Product Description
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Nel 1915, Sherlock Holmes è in pensione e tranquillamente impegnato nello studio delle api da miele quando una giovane donna si imbatte letteralmente in lui, nella campagna del Sussex. Quindicenne, goffa, egocentrica e recentemente orfana, la giovane Mary Russell mostra un acume tale da impressionare persino il grande detective in un confronto arguto e di raffinata intelligenza. In principio riluttante, sotto la sua tutela, questa modernissima donna del XX secolo si dimostra un’abile allieva e una compagna degna del suo genio. Nel loro primo caso, devono rintracciare la figlia rapita di un senatore americano e confrontarsi con un avversario davvero astuto: un attentatore che ha messo in allarme gli investigatori e che non si fermerà davanti a nulla per porre fine alla loro “inedita” collaborazione.
Editore : Leggereditore (19 maggio 2022)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 384 pagine
ISBN-10 : 8833751775
ISBN-13 : 978-8833751771
Peso articolo : 370 g
Dimensioni : 14 x 3.2 x 21 cm
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Bello!
à il primo romanzo di Laurie R. King che leggo e sono un appassionato delle avventure di Sherlock Holmes sia nella versione originale che in quella apocrifa. Mi é piaciuto molto il romanzo perché conserva gli aspetti caratteristici di Sherlock Holmes aggiungendo una figura femminile che riesce a tenergli testa e stimola il grande investigatore anche nella sfera affettiva.Trama interessante, scrittura fluida. Letto tutto d’un fiato.Consigliato
ilmondodisimis.com
Ho sempre ammirato la figura di Sherlock Holmes ma, anche se ho visto diverse trasposizioni in TV non ho mai letto le sue storie originali, ma sempre varie rivisitazioni. Anche con questo libro continuo a conoscerlo sempre indirettamente.L’allieva di Sherlock Holmes è infatti un’ennesimo testo apocrifo ma con una dovizia di precisazioni da ritenere l’autrice una ben stimata erede letteraria di Doyle.Quando ho saputo di questo libro ho fortemente pensato che fosse una storia ispirata al fantomatico detective, invece con mio grande stupore e meraviglia ho avuto la fortuna di trovarci proprio lui stesso. Infatti Sherlock sarà il protagonista secondario per tutto il libro, con sporadiche apparizioni anche di Watson e della signora Hudson, la governante che si occupava anche della casa di Baker Street. Curiosa poi la prefazione in cui l’autrice dichiara di non essere lei l’artefice di queste storie ma una certa Mary Russel, chiedendo addirittura a chiunque abbia informazioni di farsi avanti.I testi reperiti sono infatti scritti da una anziana Mary Russel che si racconta in una sorta di biografia e inizia proprio dal primo incontro con Sherlock quando aveva solo quindici anni.Dopo la morte prematura dei genitori e l’affido ad una zia, poco incline all’affetto, si ritrova un pomeriggio a passeggiare, arrivando proprio davanti alla casa del celebre investigatore ormai cinquantenne in pensione. La sua intelligenza e arguzia conquista Sherlock che decide di prenderla sotto la sua ala, insegnandole diverse tecniche di sopravvivenza come anche il lavoro dell’investigazione. Mary ora ha diciotto anni e inizia ad aiutare il detective fino a trovarsi completamente invischiata in un caso con le consuete conseguenze.Il punto di vista è della ragazza, come un diario ci racconterà tutto, anche parti non inerenti alla storia stessa che mi hanno molto rallentata. Già dalle primissime pagine se ne intuisce lo stile ed è infatti il motivo che mi ha spinta a leggerlo con calma, prendendo lo stesso ritmo della narrazione. Mi sono resa conto che ultimamente nei libri, ma nelle storie in generale voglio il “tutto e subito”, ma questa volta ho voluto prendermi tempo. Assaporare ogni singola parola scritta dalla King.Ho adorato il linguaggio utilizzato, i dialoghi a tratti divertenti tra la giovane Mary e lo scorbutico Sherlock. Ho potuto conoscere questo famoso personaggio con gli occhi della giovane apprendista, che ne descrive ogni smorfia.Seppur con un carattere eccentrico e poco incline a farsi amare, io lo adoro proprio per tutto questo. La sua mente geniale lo tiene in alto diverse spanne rispetto agli altri, e a volte il suo atteggiamento potrebbe ritenersi offensivo ma anche adeguato al suo genio brillante.Questo è il primo libro di una lunga serie, al momento infatti se ne contano ben diciassette e non sono sicura che sia conclusa. Sinceramente non so se li leggerò. Seppur la lettura è stata per certi versi piacevole, per il modo in cui è stata narrata, devo ammettere che alcune parti mi sono risultate troppo lente e fuori contesto. Troppi dettagli, troppe descrizioni che mi hanno annoiata. Nonostante mi fossi imposta una lettura calma e senza fretta, devo dire che la lentezza di certi capitoli mi hanno messa a dura prova.
Semplicemente meraviglioso
Spettacolare!Un libro coinvolgente, assolutamente ben scritto tanto da esser catapultati sin da subito nel romanzo e… non vedo l’ora di leggere il seguito!L’autrice merita infinite stelle di valutazione!
Insomma
abbastanza lento e noioso
giallo
Interessante rivisitazione di un classico, un po’ verboso, ma coinvolgente.
Mmm…
Mmm …questo primo capitolo non mi è piaciuto per niente, la scrittura nel suo svolgimento l’ho trovata troppo incasinata,la protagonista l’ho trovata incompleta,ho già acquistato il secondo ma credo che lo lascerò in sospeso.
Consigliato!!
Regalo molto apprezzato!!Copertina bellissima!! Trama molto interessante!!
Bello bello bello!
âð¸ððð£ððð ð¢ðð ð ð¡ðððð ðððððð, ð¢ðð ððððð§ð§ððð ðððððððððð¡ð ð ðððâðððð¢ð¡ð ð ð¢ð ðððððð¡ð ððð¡ð ð ð ððððð ð¡ððð, ððððððð¡ð¡ð ð ððððððð¡ð¡ð ððð ðððð ðð ð¢ð ððð¡ððððð¡ð¡ð ðð¢ðð ð ðððððððð¡ð ðâð ð¡ðððð£ð ðððð¡ððð ð¡ð¢ð¡ð¡, ð¡ððððð ð ððù ð¡ððððð.â- ð¿ðð¢ððð ð . ð¾ððð, âðâð¢ðððªð¦ð·ð¢ ð¥ðª ðð©ð¦ð³ðð°ð¤ð¬ ðð°ðð®ð¦ð´âð§¡Innanzitutto ringrazio @fanuccieditore e @leggereditore per la copia e la fiducia!ðQuesto libro è frutto dellâimmaginazione di M.R.H.Nella prefazione, infatti, lâautrice racconta che un giorno le è arrivato a casa un baule, al cui interno – oltre alle altre cose – câerano dei manoscritti. Propose alla sua editor di pubblicare questi volumi, sperando di non incappare in cause legali nel caso il vero autore si fosse fatto vivo, o viva.ðâLâallieva di Sherlock Holmesâ è un giallo, ovviamente, ma non aspettatevi lo stesso Sherlock nato dalla penna di Arthur Conan Doyle e, soprattutto, non ci sarà Watson al suo fianco, bensì una quindicenne che sorprenderà anche il detective più famoso del mondo.âï¸Scritto in prima persona dal punto di vista di Mary Russell, il libro è simile a un diario. Lo stile non è né ricercato né semplice, ma è il modo di parlare degli inizi del 1900: raffinato e comprensibile allo stesso tempo.Mary è una ragazzina orfana di 15 anni dai lunghi capelli biondi che, un giorno, durante una passeggiata al fine di allontanarsi dalla petulante zia, si imbatte in una figura intenta ad scrutare delle api curiosamente macchiate di rosso e blu. Lâintuizione che ricava da quel fatto, sorprende non poco lâuomo in osservazione, che si rivelerà essere il noto detective Sherlock Holmes, ora in pensione. Questi, colto alla sprovvista dalla perspicacia di Mary, scambia la ragazza per un giovanotto, ma Mary saprà rispondergli per le rime, rendendo ancora più curioso Sherlock, che decide di invitarla a casa sua.Da quel giorno, Mary, andrà spesso a trovare lâinvestigatore e la sua governante, Mrs. Hudson, diventando la sua allieva e imparando da lui i trucchi del mestiere, tra cui: riconoscere i diversi terreni e la loro provenienza; analizzare le impronte di piedi e mani; fare esperimenti scientifici e travestirsi (Mary darà addirittura vita a un ragazzo indiano).ðµð¼ââï¸Tra università , volontariato in ospedale durante la guerra e lâapprendistato con Holmes, Mary diventerà una giovane donna indipendente e non si farà scappare lâoccasione di lavorare col suo amico detective a un caso di rapimento.La fine di questo mistero sarà solo lâinizio di uno ancora più grande, che porterà i due compagni di indagini a doversi nascondere e addirittura scappare dal Regno Unito.Nel 1918, infatti, due bombe daranno il via ad una serie di eventi che coinvolgeranno, oltre a Mary e Sherlock, lâispettore Lestrade e Scotland Yard, Mycroft Holmes, il dottor Watson (nel libro appare poche volte, ma câè) e anche la povera Mrs. Hudson.Questo caso è senza dubbio il migliore tra quelli raccontati nel libro – ce ne sono più di uno – e il colpo di scena finale non me lo aspettavo proprio!ð¥¸ðµð»ââï¸Come ho detto allâinizio, non aspettatevi lo stesso Sherlock Holmes dei racconti di Doyle, perché quello di cui leggiamo qui è ormai un cinquantâenne in pensione, che si è allontanato dalla caotica Londra per rintanarsi nelle campagne del Sussex. Badate bene però, resta pure sempre Sherlock Holmes, e per questo accetta ancora dei casi e non smette mai di fare ricerche ed esperimenti ð§ªUna differenza sostanziale che si nota è lâemotività di questo Sherlock. Nei libri di Doyle, ma anche nelle trasposizioni cinematografiche, il detective non si fai mai problemi nellâesporre dati di fatto o intuizioni che possono turbare o infastidire le persone intorno a lui. Qui, invece, delle volte si comporta come un padre nei confronti di Mary, palesando lâaffetto che prova per lei, e spesso si percepisce anche lâempatia da alcuni sui gesti o frasi.Ammetto che, essendo abituata ad altro, questo Sherlock allâinizio è stato strano, ma poi mi è piaciuto tantissimo. Le battute, le intuizioni, i travestimenti, lâeccentricità del personaggio sono esattamente le stesse, lâunica cosa che cambia è che, secondo me, è cresciuto.ðPassando alla parte tecnica, ho faticato ad andare avanti con i primi due capitoli perché non mi aspettavo questo stile, ma passati quelli scorre molto meglio. Ci sono dei punti un poâ morti in cui i racconti di Mary sono un tantino prolissi (io ho saltato qualcosa di un capitolo particolarmente denso di dettagli). Non sono unâamante dei monologhi, ma alcuni dei suoi mi sono piaciuti molto perché non erano riflessioni, ma racconti della propria vita a tratti anche divertenti.ðInsomma, se vi piace Sherlock Holmes e lo vorreste vedere con gli occhi di qualcun altro che non sia Watson, vi consiglio assolutamente questo libro. Se trovate delle parti un poâ lenti, mi raccomando, non demordete ðªð»Io non vedo lâora di leggere il secondo volume!ð