A Londra dopo la sterlina è sotto attacco anche Bbc World Service
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Mentre il Regno Unito è in tutta una serie di tempeste, arriva l’annuncio di 382 licenziamenti tra giornalisti e tecnici, la chiusura di alcuni servizi radiofonici e il trasferimento di altri su piattaforme digitali per via di un congelamento di due anni del canone, finito da tempo nel mirino dei Tories
Londra. Il potere britannico sussurra da novant’anni nelle orecchie del mondo attraverso il suo Bbc World Service, offrendo un’informazione impeccabile in paesi dove l’imparzialità non si porta e ottenendo in cambio prestigio e influenza nonostante la fine dell’impero. E proprio in un momento in cui il Regno Unito è in tutta una serie di tempeste – scisso il legame con l’Unione europea, morta Elisabetta II, terrorizzati i mercati, per citare solo gli eventi principali – proprio questa voce sta per affievolirsi, con l’annuncio di 382 licenziamenti tra giornalisti e tecnici, la chiusura di alcuni servizi radiofonici e il trasferimento di altri su piattaforme digitali. Altro che lotta alla disinformazione e alle fake news. I tagli sono necessari per via di un congelamento di due anni del canone con cui la Bbc tutta si finanzia, annunciato per far fronte al carovita, certo, ma anche tanto strumentale a quell’attacco alla Corporation che il governo conservatore ha lanciato prima con Boris Johnson e ora sotto la smaniosa e tremula leadership di Liz Truss.
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Cristina Marconi , 2022-10-01 08:52:00 ,
www.ilfoglio.it