AAA 100 giovani laureati cercansi: il Comune di Torino torna ad assumere
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Dopo un anno con i concorsi pubblici più importanti fermi per la pandemia, il Comune torna ad assumere. E ad immettere la prima tranche di quei mille giovani che dovranno mettere a terra le ingenti risorse provenienti dall’Europa. Palazzo civico ha pubblicato così il bando per assumere 100 funzionari direttivi. Requisito fondamentale: avere meno di 32 anni ed essere in possesso di una laurea in base ai singoli lavori per cui ci si candida.
Le domande di ammissione, che si trovano sulla pagina “concorsi” del sito del Comune, sono già aperte e dovranno essere compilate entro le 13 dell’11 ottobre. Ma di quali profili è in cerca la macchina amministrativa? La lista è lunga: 18 persone specializzate in rendicontazione e controllo, altri 18 esperti giuridici, 15 ingegneri strutturalisti, 12 analisti informatici, cinque persone specializzate in contabilità giuridica, altre cinque a testa formate in valutazione ambientale strategica e bonifiche, tecnici trasporti e mobilità, tecnici in ambito energetico, pianificatori urbanistici, e, infine, due a testa per le specializzazioni da geologo, selezione risorse umane, controllo di gestione, assistente sociale, educatore professionale e coordinatore servizi pedagogici.
Per chi riuscirà ad entrare ci sarà inizialmente un contratto di formazione lavoro part-time di 30 ore la settimana in categoria D1. Significa uno stipendio lordo mensile di 1.500 euro, pari a circa 1.200 euro di netto. Come si diceva, si tratta solo della prima tranche del progetto “Mille giovani talenti”, che ha l’obbiettivo di rinnovare la macchina comunale. Quest’ultima, infatti, negli anni ha visto un costante stop al turnover, con gli organici caduti in picchiata. Ad esempio: nel 2016 c’erano 11mila unità in forza in Comune. Che, senza correttivi, cadrebbero ad appena 7 mila e 700 nel 2023. Non solo. Perché poi c’è tutta la partita del Next Generation Eu: fondi consistenti, che richiedono una programmazione, un’esecuzione e una spesa rapide. Chiara Appendino, quando aveva annunciato la misura sei mesi fa, così aveva commentato: «Ho sempre sostenuto che in questa ripartenza i Comuni saranno protagonisti. Nei prossimi anni si svilupperanno i principali progetti per investire quelle risorse e qui, sui territori, saranno necessarie forze nuove, giovani, con competenze specifiche, capaci di immaginare un futuro, anche fuori dagli schemi, lanciando il cuore oltre l’ostacolo».
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Bernardo Basilici Menini
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bernardo basilici menini , 2021-09-23 17:28:05 ,