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Aereo caduto in Nepal: ecco perché Pokhara è il paradiso del trekking verso l’Annapurna e luogo di meditazione ai piedi dell’“Ottomila”

Aereo caduto in Nepal: ecco perché Pokhara è il paradiso del trekking verso l’Annapurna e luogo di meditazione ai piedi dell’“Ottomila”

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«Un’avventura irripetibile, con lo sguardo rivolto ai picchi maestosi dell’Annapurna, si parte per un trekking magnifico tra sorgenti termali, cascate spettacolari, fiumi glaciali»: la pubblicità dei siti di viaggio descrive così il percorso scelto da migliaia di turisti ogni anno che parte da Pokhara, la città nepalese dove era diretto l’aereo precipitato in Nepal con 72 persone a bordo. Pokhara è la seconda città del Nepal per grandezza (circa 200.000 abitanti), si trova a 800 metri di quota nel centro del piccolo Paese stretto tra Cina e India, ed è una nota località turistica ricercata soprattutto dagli amanti del trekking, ma anche un luogo di meditazione, ai piedi della catena himalayana e in mezzo a placidi laghi. Niente traffico caotico e smog come nella capitale Katmandu, ma un tranquillo via-vai di escursionisti che passeggiano nelle strade lungo il lago Phewa.

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Ogni giorno, soprattutto da novembre a febbraio, sono numerosi i voli in arrivo e in partenza dall’aeroporto internazionale, che è anche collegamento strategico per volare su Jomson, nella valle del Mustang. Pokhara è considerata un ‘gioiello’ per il suggestivo panorama e per le bellezze naturali: sulla città incombe la figura triangolare del Machapuchare, unica montagna inviolata del Nepal in quanto è vietato scalarla. Dietro si intravedono le catene dell’Annapurna e del Dhaulagiri, due ‘Ottomila’ che sono meta dei più forti alpinisti di tutto il mondo. Ma anche dal punto di vista culturale la città vanta alcune perle, come lo stupa bianco per la Pace Mondiale, che è stato donato dai giapponesi, e il tempio Barahi, nell’isoletta di Ratna Mandir in mezzo al lago, considerato il monumento religioso più importante della città. Sempre a Pokhara si trova l’International Mountain Museum (Imm), inaugurato nel 2004, che raccoglie cimeli sulla storia dell’alpinismo himalayano e sulla vita della gente di montagna: ogni anno accoglie oltre 100.000 visitatori.


La cittadina è considerata la patria degli sport di montagna, in particolare rafting, parapendio e kayak. La zona più frequentata è senza dubbio il Lakeside, sulla sponda del lago, dove si trovano ristoranti, alberghi, biblioteche, negozi di souvenir e le agenzie di viaggio che organizzano i trekking nelle valli dell’Annapurna e del Mustang. In passato era un’importante tappa sulla via commerciale tra la Cina e l’India. Fino agli anni ’70 è rimasta ai margini dei circuiti turistici, poi la costruzione della strada (Prithvi Highway) l’ha resa accessibile. I primi ad apprezzare la sua quiete furono gli hippy, che la scelsero per il clima mite, mentre dagli anni ’80 è diventato il principale centro di trekking del Nepal. 

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, 2023-01-15 20:47:54 ,
www.lastampa.it

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