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Barshim oro nel salto in alto, Tamberi chiude quarto a 2,33 metri- Corriere.it

Barshim oro nel salto in alto, Tamberi chiude quarto a 2,33 metri- Corriere.it

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di Gaia Piccardi, inviata a Eugene

L’olimpionico dell’alto era a caccia dell’unica medaglia che ancora gli mancava. stato eliminato con tre errori a 2,35

EUGENE Quarto, da re di Olimpia, nel mondo degli altri. Epilogo amaro per Gianmarco Tamberi al Mondiale di Eugene. Dopo una gara caparbia, in cima a una stagione tormentata dai problemi tecnici e fisici e da una clamorosa lite con il padre-allenatore, Gimbo osserva il nuovo ordine cosmico del salto: l’amico Barshim, oro di impeccabile bellezza (2,37); il coreano Woo, il pi in forma che si arreso al fuoriclasse, argento (2,35); l’ucraino Protsenko, bronzo (2,33), che chiude la finale con la stessa misura e gli stessi errori totali dell’azzurro (6) ma ha il merito di centrare la misura che decide il podio con un tentativo in meno di Tamberi medaglia di legno.

Il volo di Gimbo regolare per tre salti (2,19, 2,24, 2,27) poi, a 2,30, qualcosa si inceppa. E non un caso che questa sia una misura che l’azzurro in questa stagione ha saltato una volta sola, a Ostrava, a fine maggio. La qualificazione era stata tormentata, per due volte Tamberi in imperfette condizioni fisiche si era trovato spalle al muro, costretto ad estrarre dal cilindro un terzo salvifico salto. La finale lo rimette davanti al bivio, la storia di una vita, vivere o morire. Per scavalcare l’asticella a 2,30, dopo due errori Gimbo ha bisogno di una piccola magia, che lo stadio accoglie con un’ovazione.

Subito prima aveva ricevuto un affettuoso abbraccio
dall’amico Mutaz Barshim, il qatariota con cui aveva condiviso l’oro di Tokyo nella favola pi bella dell’Olimpiade, invitato d’onore al matrimonio settembrino a Pesaro con Chiara. Gimbo c’, ogni tanto si consulta con pap Marco, prima del Mondiale la coppia era platealmente scoppiata ma la Federatletica ha chiesto una pace armata per arrivare in fondo alla stagione. Il problema, lass in quota, a questo punto sono gli avversari: l’americano McEwen sorprendentemente senza errori, Barshim agile come una piuma, il coreano Woo (dominatore delle qualifiche) sbaglia la prima volta a 2,33, l’ucraino Protsenko sostenuto dalla voglia di regalare una minuscola gioia alla sua terra tormentata.

Sembra spacciato, davanti a questa concorrenza, Gimbo half shave che tornato a competere con la mezza barba come non succedeva da tempo. Buona la seconda. A quota 2,33 si ritrovano in (erano partiti in 12). Barshim, Protsenko, Tamberi, Woo oro indoor a Belgrado. McEwan fin l impeccabile ma ora zavorrato da due errori, passa direttamente a 2,35, la misura dell’eccellenza. Sulla cima dell’Everest sbagliano tutti tranne Barshim, in giornata di grazia. McEwan abbatte l’asticella, eliminato. Barshim ha l’oro in tasca, va avanti a saltare come se fosse nato con le ali. Sei salti meravigliosi: a 2,37 solo, Woo impossibilitato a tenergli testa esaurisce i tentativi a 2,39 e s’inchina al re, che tenta 2,42 e si ferma: l’angelo di Doha si era preso il mondo in Qatar, a abitazione, nel 2019 e non lo molla pi.

Tamberi esce a testa alta con la miglior prestazione stagionale (2,33), segno di classe, ma ancora una volta gli sfugge l’unico titolo che manca al suo palmares. Ci riprover a Budapest l’anno prossimo, tra meno di un mese c’ un Europeo da conquistare. Voltare pagina, subito, come Jacobs.

19 luglio 2022 (modifica il 19 luglio 2022 | 06:53)

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www.corriere.it

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Gaia Piccardi, inviata a Eugene , 2022-07-19 05:55:13 ,

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