Brasile, il piano golpista a dimora dell’ex ministro. L’inchiesta punta sul ruolo di Bolsonaro
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SAN PAOLO. Si stringe il cerchio in Brasile intorno ai finanziatori e sostenitori del tentato golpe contro il presidente Lula da Silva. La giustizia aspetta il ritorno in patria di Ansderson Torres, ex ministro della giustizia di Bolsonaro, nella cui dimora è stato trovato un documento-bozza per un decreto presidenziale per annullare il risultato delle elezioni di fine ottobre. L’idea era decretare lo stato d’emergenza e annullare la vittoria di Lula sulla base di non meglio precisate irregolarità durante le votazioni. Torres, che è atteso oggi dagli Stati Uniti, deve anche rispondere per il sabotaggio ai dispositivi di sicurezza durante la presa dei palazzi del potere domenica scorsa.
Gli inquirenti vogliono intanto risalire ai finanziatori di tutta l’operazione. Sono stati bloccati 1,5 milioni di euro di proprietà di una cinquantina di persone e di sette imprese che avrebbero pagato il trasporto, il vitto e l’alloggio dei manifestanti piombati sulla capitale. Lula ha promesso un’investigazione dura e accurata, diversi ex alleati di Bolsonaro si stanno defilando per paura di finire nell’inchiesta. Tra di loro Luciano Hang, proprietario della catena di grandi magazzini Havan, che dopo esser stato per 4 anni una presenza fissa nei meeting della destra ora sostiene che è giunto il momento di voltar pagina e di aiutare l’attuale governo. Il capogruppo della maggioranza al Senato chiede che l’ex presidente sia messo sotto accusa. Il futuro di Jair Bolsonaro, che si trova ancora in Florida, è incerto.
A fine mese scade il suo visto negli Stati Uniti, le indagini in corso puntano ad individuare la sua partecipazione nell’organizzazione dell’assalto a Brasilia. Bolsonaro non ha mai abbandonato la teoria dei brogli elettorali, ma è sempre più isolato; sta perdendo l’appoggio di governatori parlamentari eletti tra le fila dei partiti che hanno appoggiato la sua candidatura. Molti di loro stanno pensando al loro futuro politico e per questo sono trattati ora dalla base più radicalizzata del bolsonarismo come traditori.
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, 2023-01-14 08:31:40 ,
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