Sign In

Blog

Latest News
Campania, la regione più giovane: l’unica dove cresce la cittadinanza

Campania, la regione più giovane: l’unica dove cresce la cittadinanza

[ad_1]

Mezzogiorno, 16 dicembre 2022 – 09:12

Ma l’Istat rileva pochi laureati e un dramma sociale: solo a Napoli tremila donne senza fissa dimora

di Paolo Grassi

«La cittadinanza censita in Italia al 31 dicembre 2021 ammonta a 59.030.133 residenti, in calo dello 0,3% rispetto al 2020: -206.080 unità». È la fotografia (con i dati più recenti) scattata dall’Istat, istituto che rileva anche una sola regione nella quale l’indicatore non scende in territorio negativo: la Campania. Area dove, per la precisione, si registrano 160 abitanti in più. Si passa cioé dai 5.624.260 residenti del 2020 ai 5.624.420 del 2021. «Il decremento di cittadinanza — spiega l’Istat, che ieri ha presentato l’ultimo censimento — interessa soprattutto il Centro Italia (-0,5%) e l’Italia settentrionale (-0,4% sia per il Nord-Ovest che per il Nord-Est), è più contenuto nell’Italia meridionale (-0,2%) e risulta minimo nelle Isole (appena 3 mila unità in meno)». Il nostro Paese, peraltro, è «sempre più vecchio»: l’età media si è innalzata di tre anni rispetto al 2011 (da 43 a 46 anni). La Campania, in questo quadro, continua a essere la regione più giovane (età media di 43,6 anni); mentre la Liguria si conferma quella più anziana (49,4, anni).


Il Comune più «under»

«Lo squilibrio della piramide delle età e il progressivo invecchiamento della cittadinanza sono ben evidenziati anche dal confronto tra la numerosità degli anziani (65 anni e più) e quella dei bambini sotto i 6 anni di età». Nel 2021 per ogni piccolo si contano 5,4 anziani a livello nazionale (5,1 nel 2020 e appena 3,8 nel 2011): si va dai 4 anziani per fanciullo del Trentino-Alto Adige e della Campania ai 7,8 della Liguria. Parallelamente «continua a crescere l’indice di vecchiaia (rapporto tra la percentuale di cittadinanza di 65 anni e più e quella di 0-14 anni) che si attesta a 187,6 da 182,6 del 2020 (179,3 nel 2011)». Pure in questo caso i valori più bassi si registrano in Campania (143,6) e Trentino-Alto Adige (147), mentre quello più alto è quello della Liguria (267,2)». Sempre nella nostra regione l’Istat segnala il comune più giovane d’Italia: come nel 2020 si tratta di Orta di Atella, in provincia di Caserta (età media 36,6 anni da 35,7 nel 2020); di contro il più vecchio è San Giovanni Lipioni, in provincia di Chieti (66,1 anni medi). Spostandosi da Terra di lavoro alla provincia di Salerno, è Petina il centro che ha registrato il maggior incremento di residenti stranieri rispetto al 2020.

I laureati

Ma non sono tutte rose e fiori. «Con il 19,1% il Lazio è la regione con l’incidenza più elevata di laureati e di dottori di ricerca (0,8%) a cui si contrappone la Puglia (12,9% e 0,3%), al pari di Valle D’Aosta, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia». Situazione migliore nei grandi Comuni, ossia quelli con più di 250 mila residenti, che «Proseguono a essere un polo di attrazione per i più istruiti: la quota di laureati registra un picco (29,1%) a Milano e Bologna, che dal 2011 guadagnano 6 punti percentuali». Più contenute, «ma sempre sopra la media nazionale del 15%, le incidenze di laureati a Palermo, Napoli e Catania, che in dieci anni crescono tra i 2,5 e i 3,2 punti percentuali». Gli stranieri senza titolo di studio — poco meno del 10% a livello nazionale — qui risultano 17,1%. «Le persone senza fissa dimora sono iscritte nelle anagrafi di 2.198 comuni ma concentrate per il 50% in 6 realtà. In particolare, il 23,1% è iscritto nel comune di Roma (oltre 22 mila), quasi il 9% a Milano, circa il 7% a Napoli». A Roma, Milano e Firenze «la componente straniera sfiora il 60% mentre è molto più bassa a Napoli (8,6%)». Dove «si contano inoltre circa 3 mila donne senza fissa dimora (il 10% di quelle censite) e quasi altrettanti uomini (2.941), un’evidenza non riscontrabile negli altri grandi centri».

La newsletter del Corriere del Mezzogiorno

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

16 dicembre 2022 | 09:12

© RIPRODUZIONE RISERVATA




[ad_2]

LEGGI TUTTO

, 2022-12-16 09:13:07 ,
corrieredelmezzogiorno.corriere.it

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *