Risalgono da 18.896 a 62.071 i casi oggi in Italia, che sono però 25mila in meno di una settimana fa, anche se i tamponi sono circa 125mila in meno di quelli eseguiti allora. Il tasso di positività scende infatti meno di soli tre decimali al 15,1%. Ancora tanti i decessi, oggi 153contro i 124 di ieri. Calano i ricoveri, due in meno nelle terapie intensive, 99 nei reparti di medicina.
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Tornano a salire i contagi Covid in Veneto, con 6.126 casi (ieri erano 1.168) nelle ultime 24 ore. i morti sono 12. Il totale delle persone colpite dal virus dall’inizio dell’epidemia raggiunge il 1.679.828, Stazionaria infine la situazione negli ospedali, con 899 ricoveri in area non critica (-1) e 35 (+1) in terapia intensiva. In 24ore salgono da 473 a 2.017 i positivi al coronavirus rilevati nelle Marche e l’incidenza ogni 100mila abitanti torna verso quota 800 (da 723,92 a 796,32). Emerge dal bollettino giornaliero della Regione. Sono stati analizzati 6.187 tamponi di cui 5.360 nel percorso diagnostico (37,6% di positivi) e 827 nel percorso guariti.
Sono 3.620 i nuovi casi positivi al Covid in Toscana nelle 24 ore su 21.864 test di cui 2.853 tamponi molecolari e 19.011 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 16,56% (75,3% sulle prime diagnosi). Rispetto a ieri il numero dei nuovi casi è più’ alto (erano 730) così come anche quello dei test effettuati (erano 4.823) con un tasso di positività che sale (era 15,14%).
Resta ferma al 15%, nelle ultime 24 ore, l’occupazione dei reparti di `area non critica´ da parte di pazienti Covid in Italia che, esattamente un anno fa, era 29%. Sono 6 le regioni che superano la soglia del 20%: Umbria (33%), Calabria (25%), Abruzzo (24%), Sicilia (22%), Basilicata (26%), Molise (21%). È stabile al 4%, in Italia, l’occupazione delle terapie intensive (un anno fa era 28%) e nessuna supera la soglia del 10%. Questi i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 2 maggio 2022, pubblicati oggi.
Nel dettaglio, rispetto al giorno precedente, l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area `non critica´ da parte di pazienti con Covid-19 cresce in 3 regioni e province autonome: Pa Trento (15%), Umbria (33%), Valle d’Aosta (15%). Cala in altrettante: Basilicata (26%), Molise (21%) e Veneto (10%). È stabile in 15: Abruzzo (24%), Calabria (25%), Campania (18%), Emilia Romagna (15%), Friuli Venezia Giulia (13%), Lazio (18%), Liguria (19%), Lombardia (11%), Marche (17%), Pa Bolzano (9%), Piemonte (11%), Puglia (18%), Sardegna (19%), Sicilia (22%), Toscana (12%).
Per quanto riguarda, invece, l’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19, in 24 ore cresce in 5 regioni: Abruzzo (al 7%), Friuli Venezia Giulia (3%), Liguria (7%), Toscana (4%), Umbria (6%). Cala in 3: Lazio (6%), Piemonte (2%), Sardegna (5%). La variazione non è disponibile in Valle d’Aosta (0%). La percentuale è stabile nelle restanti 11 regioni e province autonome: Basilicata (al 4%), Calabria (9%), Campania (7%), Emilia Romagna (3%), Lombardia (2%), Marche (2%), Molise (3%), Pa Bolzano (1%), Pa Trento (4%), Puglia (5%), Sicilia (6%) e Veneto (2%).
«Penso che sia probabile una estensione, di che natura e in che termini lo valuteremo con la nostra comunità’ scientifica», ha intanto annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla stampa italiana a Washington, a conclusione della sua visita negli Stati Uniti, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di allargare a una platea più ampia il secondo booster (o quarta dose) vaccinale anti Covid-19, come sembrano orientati anche gli Usa.«Noi costruiamo queste decisioni – ha spiegato – prima di tutto con i nostri partner europei. In questo momento abbiamo cominciato a somministrare il secondo booster alle persone sopra gli 80 anni, agli ospiti delle rsa e alle persone fragili tra i 60 e i 79 anni. Io raccomando a tutte queste persone di chiedere un secondo booster. Poi ci confronteremo ancora con i nostri partner internazionali, con l’Ema e l’Ecdc e valuteremo se in autunno sarà necessario allargare ulteriormente la platea dei destinatari del secondo booster».
Nel frattempo Speranza incassa i complimenti di Anthony Fauci, il noto immunologo italo-americano, che promuove nuovamente l’Italia per i suoi preparativi contro una nuova possibile pandemia e per il livello di vaccinazione che ha superato il 90% della cittadinanza sopra i 12 anni (contro il 73,8% degli Stati Uniti). «Un lavoro fenomenale» ha detto parlando accanto al ministro della Salute italiano, dopo un incontro all’ambasciata italiana a Washington.
Fauci ha predicato prudenza dopo l’uscita dalla fase critica della pandemia di Covid-19, perché «non sappiamo per certo cosa succederà» e ha detto di ritenere probabile negli Stati Uniti la raccomandazione del secondo booster (o quarta dose) per tutti tra settembre e ottobre.
Quanto alle subvarianti BA.4 E BA.5 della famiglia Omicron, diffuse in particolare in Sudafrica, l’immunologo ha detto di aver parlato proprio ieri con i colleghi di quel Paese, che hanno registrato un aumento dei casi ma non delle ospedalizzazioni.
Paolo Russo , 2022-05-03 16:23:31 ,
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