Dalla fotografia alla clinica: al Maria Vittoria le diagnosi con la molecola che si illumina con gli infrarossi
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TORINO. La Chirurgia I dell’Ospedale Maria Vittoria, diretta dal dottor Francesco Quaglino, è sede del Centro di Riferimento per le Patologia Neoplastica della Tiroide per la Rete Oncologica Piemontese e Centro di Riferimento per la Chirurgia Colorettale per la Società Italiana di Colo Proctologia.
Da oggi è operativa, presso il blocco operatorio di Chirurgia dell’Ospedale Maria Vittoria di Torino, la nuova Colonna Laparoscpica 4k con visore Verde di Indicianina (ICG): permette un elevato salto di qualità dal punto di vista tecnologico, garantendo una migliore performance chirurgica ed una maggiore sicurezza per il paziente. In particolare, parliamo di i interventi mini-invasivi laparoscopici avanzati e di diagnosi intraoperatorie precise sulla anatomia e sulla perfusione della ricostruzione dei monconi colici, grazie alle elevata performance delle ottiche e del visore con verde di Indocianina.
La molecola
Ma che cos’è, precisamente, l’Indocianina? Il verde d’Indocianina (ICG) è una molecola sviluppata negli anni ’50 nei laboratori di ricerca della Kodak per la fotografia ad infrarossi. Nel 1959, è stato approvato il suo utilizzo in ambito clinico e da allora è stata impiegata per eseguire indagini diagnostiche di cuore, fegato, occhio e polmone: questa molecola diventa fluorescente quando illuminata con luce ad infrarossi. Se iniettata in vena, consente uno studio, in tempo reale, della vascolarizzazione sanguigna e linfatica di diversi organi tra cui il colon, oltre a facilitare lo studio anatomico dell’albero biliare. E’ una sostanza sicura, l’utilizzo non ha effetti collaterali. La strumentazione necessaria al suo utilizzo è un rilevatore di fluorescenza. Negli ultimi anni è stato introdotto l’uso della fluorescenza con verde d’Indocianina per acquisire informazioni relative alla vascolarizzazione durante l’intervento di chirurgia colorettale. Questa metodica facilita l’identificazione della reale vascolarizzazione dei monconi intestinali da ricollegare e la visualizzazione dell’uretere, con l’obiettivo di ridurre le complicanze chirurgiche. Nella chirurgia laparoscopica, riconoscere le strutture in modo precoce e differenziarle più chiaramente, è una necessità.
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