Dibattito al Csm per la nomina del procuratore nazionale antimafia. Favorito il procuratore di Napoli Giovanni Melillo, dopo il pronunciamento dei membri di diritto, nonché vertici della Cassazione.
Il pm Nino Di Matteo è intervenuto per sostenere Nicola Gratteri, attuale procuratore di Catanzaro, paragonando il suo lavoro a quello del pool antimafia di Falcone e Borsellino nella Palermo degli Anni 80 e paventando “in coscienza” che una sua mancata nomina, come accadde a Falcone in quel periodo, “suonerebbe come una bocciatura e sarebbe interpretata dalla criminalità organizzata come ennesima e pericolosissima presa di distanza istituzionale da un magistrato così esposto a rischi per la sua vita, un errore che già in passato ha macchiato il Csm, con isolamento di magistrati che è stato terreno fertile per omicidi e stragi”.