«Essere papà emoziona più di un Mondiale ma mi spiace andare in pensione»- Corriere.it
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Il campione si confessa in tv e parla della famiglia, della carriera e del futuro: «Rivedendo le immagini delle mie vittorie vorrei andare avanti ancora 10 anni, ma la verità è che sono vecchio. La mia rivoluzione? Avere avvicinato alle moto le signore di 80 anni»
La carriera, l’orgoglio, una leggera malinconia («Mi dispiace andare in pensione»), la famiglia e la figlia che verrà, il cui nome è ancora in fase di studio: «Ce ne sono ancora due tre in ballottaggio!». Queste e altre confessioni di Valentino Rossi vanno in scena stasera a «Le iene» in prima serata su Italia 1. Raggiunto da Stefano Corti il giorno della sua ultima gara italiana di MotoGp a Misano domenica 24 ottobre, il Dottore ha accettato di giocare a indovinare il momento della sua carriera sentendo la telecronaca: impresa da ragazzi e tutto indovinato in pochi secondi fino all’ultimo audio, il racconto della conquista (ahilui, mai avvenuta) del decimo Mondiale, creata ad hoc con la complicità di Guido Meda, il giornalista di Sky da sempre cantore televisivo delle sue imprese. «Rivedere le immagini mi fa venire voglia di correre per altri 10 anni però va bene così…», sospira Valentino. L’incontro si è chiuso con il dono a Valentino di una coppa simbolica, consegnata per l’occasione dalla sua compagna Francesca Sofia Novello, presto madre della loro prima figlia. «Sono contento! Mi date una coppa? Anche il decimo Mondiale è arrivato!», ha scherzato Valentino. Che ha aggiunto: «Lo dedico alla bimba che sta per nascere. Grazie, è stato bello!». Ecco le sue parole.
Il nome della figlia
«Ce ne sono ancora due tre in ballottaggio! Abbiamo scartato Valentina per me, Sofia per lei (guarda verso la sua compagna, ndr.). Ci piaceva Vittoria… vediamo dai! Se è più emozionante vincere un Mondiale o sapere di diventare papà? Sapere di diventare papà è sicuramente più emozionante, vincere il Mondiale è più adrenalinico».
La decisione di ritirarsi
«Ho pensato di continuare quest’anno però ho detto: vedo quanto sono competitivo, se riesco a vincere, se riesco a salire sul podio, se riesco a fare delle belle gare. Però quest’anno è stata più dura del previsto, mi aspettavo di andare un po’ più forte, di fare meno fatica. Dopo la gara di Assen, e li mi ero prefissato di decidere con calma, ho aspettato una settimana e poi ho detto: “via, ci siamo”. Sai qual è il problema? È che io sono vecchio! Ho 42 anni, gli altri piloti ne hanno 25. Fossi stato più giovane ci sarebbe stato il tempo per ripensarci ma ormai va bene così».
La rivoluzione di Valentino
«Prima di me il Motomondiale era uno sport abbastanza famoso però un po’ più di nicchia. Con me tanta gente si è avvicinata alle moto, gente che non le conosceva: dai bambini piccoli alle signore di ottanta anni, ho un grandissimo successo con le signore di ottanta anni! È stato questo il bello, è diventato più famoso. Comunque ci sono un sacco di piloti italiani… Bagnaia, Morbidelli, mio fratello Luca Marini, Bastianini».
Il futuro in auto
«Continuo a fare il pilota, correrò con una macchina l’anno prossimo, rimarrò in pista, sennò mi annoio! Correrò con delle macchine Gt, serie Endurance, però adesso dobbiamo capire che campionato fare».
La rivalità con Biaggi
«Nel 2001 a Suzuka la pista era bellissima e li ci fu una grande lotta con Max Biaggi, io ho provato un sorpasso all’esterno, lui mi ha dato una gomitata, poi il mio sorpasso con l’alzata del dito medio. È stato un grande momento! Una rivalità bellissima in cui lottavamo per vincere il Mondiale e questa è stata un po’ una mezza rissa da strada, ma è stata bella. Quando correvamo insieme i nostri rapporti non erano meravigliosi, adesso quando ci vediamo ci salutiamo, abbiamo condiviso una cosa insieme ed è stato bello».
Gli altri rivali in carriera
«Con Gibernau è stata una rivalità tosta. All’inizio eravamo abbastanza amici, dopo un po’ meno…è molto difficile andare d’accordo quando si lotta per i mondiali insieme. Tra i due andavo meno d’accordo con Biaggi, con lui è stata molto più lunga la rivalità. Anche con Stoner quando abbiamo lottato è stato duro il rapporto. Lorenzo è stato un grandissimo rivale, adesso andiamo d’accordo. I più grande rivali sono stati Biaggi, Stoner, Lorenzo. Quello che tornerei a sfidare? Stoner».
Il 2015 amaro
«Sul 2015 ci sono dei ricordi molti brutti perché c’è stata una grande lotta tra me e Lorenzo e abbiamo avuto dei problemi con Marquez che mi ha fatto perdere. Non si era mai visto che un campione corra per far perdere un altro e non per vincere lui. Mi dispiace non aver vinto 10 mondiali perché a Valencia (nel 2006, ndr) ho sbagliato e sono caduto ma questo ha fatto più male. È un grande rammarico perché non me l’aspettavo e da lì non è stato più lo stesso.
26 ottobre 2021 (modifica il 26 ottobre 2021 | 13:34)
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Redazione Sport , 2021-10-26 13:04:26 ,