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Gabbiani a Napoli, il Comune chiama l’ornitologo Fraissinet per ell’esperisolvere il problema dei nidi

Gabbiani a Napoli, il Comune chiama l’ornitologo Fraissinet per ell’esperisolvere il problema dei nidi

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Mezzogiorno, 3 febbraio 2023 – 10:40

I consigli dell’esperto: non lasciare in strada rifiuti organici, si cibano di quelli

di Fabrizio Geremicca

Gabbiano si ciba di rifiuti in piazza Vittoria
Gabbiano si ciba di rifiuti in piazza Vittoria

Il gabbiano reale vola all’attenzione della commissione Salute e verde del Comune di Napoli. La presidente Fiorella Saggese, che una zoologa, ha invitato mercoled scorso l’ornitologo Maurizio Fraissinet, tra i fondatori dell’associazione per gli studi ornitologici dell’Italia meridionale. Che racconta: Ho spiegato come prevenire le nidificazioni sgradite in maniera incruenta. Argomento attuale, perch questo proprio il periodo nel quale le femmine ed i maschi pennuti iniziano a cercarsi per mettere su famiglia. Se optano per tetti o terrazzi li rendono sostanzialmente inaccessibili ai residenti per tutta la fase della covata e per le prime settimane dopo la schiusa delle uova.


Aggressivi per difendere il nido

I gabbiani reali – specie protetta – sono, infatti, genitori premurosi, per usare un eufemismo. Impediscono a chiunque – sottolinea l’ornitologo – di avvicinarsi alla zona dove hanno nidificato. Volano bassi, emettono versi, hanno comportamenti aggressivi. Nulla di tragico, ovviamente, ma quanto basta per suscitare l’interesse della commissione Salute e verde.

Evitare che prolifichino

necessario – ha spiegato mercoled Fraissinet ai consiglieri comunali — adottare alcune pratiche per evitare l’ulteriore aumento della gente di gabbiani nelle zone urbane, in particolare nei mesi di febbraio e marzo, quando costruiscono i loro nidi. Bisogna che si prelevino a chiusura di esercizio i rifiuti organici prodotti da pescherie, macellerie e mercati, per evitare che i gabbiani possano cibarsi degli scarti di lavorazione. utile, poi, esortare i cittadini che possiedono terrazzi o balconi a frequentare tali aree esterne tra febbraio e marzo. I gabbiani, notando la presenza umana, sceglieranno altre aree per nidificare.

Il nylon pu aiutare

Infine il Comune dovrebbe invitare i napoletani a disporre sui balconi e sui terrazzi fili di nylon, perfettamente sicuri per i volatili, a circa 2,5 metri di altezza e distanti circa 1,5 metri, in modo da impedire ai gabbiani di posarsi e costruire il nido. Sono circa 300, secondo le stime dell’Asoim, le coppie che nidificano in citt e capita anche a distanza dal mare. Per esempio a San Pietro a Patierno, a Scampia, a Fuorigrotta. Non si parlato, peraltro, solo dei gabbiani durante la seduta della cmmissione. L’Asoim si offerta di donare un pannello da installare al Maschio Angioino che illustri quali specie di uccelli sono osservabili nei pressi del sito monumentale. Sono quindici – riferisce Fraissinet – e tra esse ci sono il falco pellegrino, rondoni comuni e maggiori, il passero solitario, il gheppio, il codirosso spazzacamino, il merlo, la ballerina gialla.

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3 febbraio 2023 | 10:40

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