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Giuseppe Russo, l’influencer napoletano fermato in Messico e scambiato per un narcos (omonimo)

Giuseppe Russo, l’influencer napoletano fermato in Messico e scambiato per un narcos (omonimo)

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Mezzogiorno, 29 gennaio 2023 – 09:29

Bloccato in aeroporto, gli sequestrano documenti e cellulare. Chiuso per due ore in una stanza e poi interrogato: il narcotrafficante ha il suo stesso nome

di Felice Naddeo

Giuseppe Russo (a sinistra) all’aeroporto in partenza con la fidanzata per il Messico e (a destra) in spiaggia a Cancun
Giuseppe Russo (a sinistra) all’aeroporto in partenza con la fidanzata per il Messico e (a destra) in spiaggia a Cancun

Lui non Gennaro Savastano, il personaggio cult di Gomorra, ma poco mancato che non fosse considerato alla stregua del boss di camorra della serie tv ispirata al libro di Roberto Saviano. Non a Napoli, per, ma a Cancun, in Messico. Dove Giuseppe Russo, noto influencer partenopeo, protagonista social de “Il mio viaggio a Napoli”, che ha oltre un milione e 100mila follower, stato scambiato per un pericoloso narcotrafficante. Che, ironia della sorte, ha proprio il suo stesso nome: Giuseppe Russo. Ed napoletano. Il nostro, invece, si era concesso solo qualche giorno di vacanza su una spiaggia sudamericana, in compagnia della fidanzata Federica.

Al controllo documenti

lui stesso a raccontare quanto accaduto. Sono partito da Napoli, ho fatto scalo ad Amsterdam, poi undici ore di volo per arrivare a Cancun – dice Russo – all’aeroporto sono arrivato al controllo documenti. Prima passata la mia fidanzata, senza alcun problema. Poi toccato a me. Il poliziotto ha iniziato a sfogliare il mio passaporto e a guardami. Per diversi minuti. Continuava a fissarmi, fino a quando non mi ha detto: “dobbiamo fare ulteriori controlli”.


Chiuso in una stanza

A quel punto, Russo stato portato in un’altra area dell’aeroporto e chiuso a chiave in una stanza. Ma prima gli viene sequestrato il cellulare e il bagaglio a mano (la valigia non era stata ancora ritirata). Quando mi hanno chiuso in quella stanza ho cominciato ad avere paura – continua l’influencer – e pensavo: questo un sequestro di persona, non un controllo. Passava il tempo e nessuno rispondeva alle mie richieste. Ero solo e senza neanche la possibilit di avvertire qualcuno. Neanche Federica. Dopo un’ora e mezza arriva una poliziotta con uno sguardo minaccioso e mi preleva.

L’interrogatorio

L’agente lo trasferisce in un’altra stanza e inizia una sorta di interrogatorio. Poi l’ennesima domanda: Ma tu sei Giuseppe Russo e sei di Napoli?. L’influncer risponde positivamente. Cercando di spiegare che a Cancun per una vacanza e quale la sua attivit professionale. Nel frattempo, la polizia messicana sta svolgendo ulteriori approfondimenti su documenti e identit del giovane partenopeo. Fino a quando, dopo due ore e mezza non viene a galla la verit. Mi hanno detto che stavano cercando un pericoloso narcotrafficante – racconta ancora l’influencer – che si chiama Giuseppe Russo ed napoletano. L’interrogatorio proseguito con decine di domande. E dopo due ore e mezza all’aeroporto di Cancun sono riuscito ad arrivare in albergo.

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29 gennaio 2023 | 09:29

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