I calcoli del dragone. Perché alla Cina di Xi non conviene la guerra di Putin
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In una sua poesia, Mao si rivolge al monte Kunlun e immagina per la prima volta il mondo tripolare – Europa, America, Cina – che doveva indirizzare la politica estera cinese. I suoi successori si sono attenuti alla linea. Il conflitto in Ucraina è un pericolo per questa ricerca di equilibrio
Uno spettro si aggira per l’occidente. Ha l’aspetto di un punto interrogativo: da che parte sta, che farà la Cina? Rispondo: farà, come ha sempre fatto, quello che conviene alla Cina. E’ quel che loro vanno ripetendo. Xi Jinping ha già detto che la Cina non vuole che ci sia una guerra mondiale. Sarebbe più credibile se facesse davvero qualcosa per evitarla. E’ l’unico che può fare a Putin “offerte che non si possono rifiutare”. Credo che Xi sia sincero. Per una buona ragione: perché a Pechino la guerra non conviene. Quella scatenata contro l’Ucraina dall’amico Putin gli è già costata troppo. E molto di più rischia di costargli l’escalation.
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Siegmund Ginzberg , 2022-05-09 12:57:00 ,
www.ilfoglio.it