Sign In

Blog

Latest News
I turchi contro i curdi in Iraq e i russi offesi: la Nato non dice niente?

I turchi contro i curdi in Iraq e i russi offesi: la Nato non dice niente?

[ad_1]

Da qualche giorno i media russi e il Cremlino seguono con particolare interesse un’altra guerra, oltre a quella in Ucraina. Si tratta dell’operazione militare denominata “Claw-Lock” (la stretta dell’artiglio) lanciata lunedì scorso dalla Turchia nel Kurdistan iracheno per neutralizzare alcune postazioni del Pkk, i combattenti curdi inclusi nella lista dei terroristi da Europa, Stati Uniti e Turchia. Aerei, droni e forze di terra hanno lanciato un’offensiva attorno alle città di Metina, Zap e Avasin. Gli obiettivi principali, ha spiegato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, sono “i rifugi, i depositi delle munizioni e i tunnel” usati dai combattenti del Pkk per nascondersi e lanciare attacchi contro il territorio turco. Pochi giorni prima dell’avvio delle operazioni, Masrour Barzani, il primo ministro della regione autonoma del Kurdistan iracheno, era volato ad Ankara per un vertice con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. I due avevano discusso della necessità di “promuovere stabilità e sicurezza” e in quell’occasione il leader del Partito democratico del Kurdistan ha garantito ai turchi la sua collaborazione – anche militare – contro il Pkk, considerato una minaccia da entrambi. Il via libera all’operazione turca da parte di Barzani non significa che quello turco sia un intervento lecito. Sia il presidente iracheno Barham Salih sia l’ex primo ministro  Nouri al Maliki l’hanno definita una minaccia per la sicurezza dell’Iraq. Finora sono stati uccisi 42 combattenti curdi, ha detto il ministero della Difesa turco, che su Twitter posta video molto enfatici sulle operazioni militari con scritto: “Continueremo a distruggere le loro tane”. Anche i curdi dicono però di avere ucciso diverse decine di soldati turchi e di avere colpito due elicotteri. L’operazione “Claw-Lock” è  l’ultima di una lunga serie nel Kurdistan iracheno. Due anni fa, Ankara ne aveva lanciate altre due, denominate “Claw-Tiger” (artiglio della tigre) e “Claw-Eagle” (artiglio dell’aquila). 

Abbonati per continuare a leggere

Sei già abbonato? Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale

Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo

Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE



[ad_2]

LEGGI TUTTO

Il Foglio , 2022-04-23 06:00:00 ,
www.ilfoglio.it

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *