Il racconto del cugino indagato: “Saman uccisa con una corda e gettata nel Po”
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Saman Abbas tenuta ferma dai cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, così da permettere allo zio Danish Hasnain di strangolarla con una corda. La madre, Nazia Shaheen, in preda a una crisi di pianto, allontanata dal marito, Shabbar Abbas. Il contributo di un uomo misterioso che avrebbe aiutato a finirla, infilare il corpo in un sacco, caricarlo su una bici e poi, dopo averlo fatto a pezzi, gettarlo nel Po. Sarebbero queste le fasi del delitto raccontate da uno degli indagati, Ijaz, a un altro detenuto, che a sua volta lo ha riferito alla polizia penitenziaria. Dichiarazioni che per i carabinieri di Reggio Emilia sono credibili solo in parte.
Saman Abbas, in un video del Tgr Emilia Romagna agli atti i suoi ultimi minuti di vita
Le confidenze di Ijaz, arrestato su un autobus in Francia il 31 maggio 2021 – il primo ad essere catturato – sono state fatte in due occasioni e riassunte in annotazioni del 20 e del 29 ottobre di quell’anno. Mentre nel primo caso, in cui il cugino della diciottenne pachistana aveva riferito di non aver preso parte all’omicidio commesso dai parenti, ma di esserne a conoscenza da Nomanhulaq, ci sarebbero elementi non veritieri e depistanti, il secondo racconto è per gli investigatori più realistico, seppur con punti ritenuti fantasiosi.
Forse si sarebbe corretto, anche dopo aver letto gli atti del fascicolo giudiziario, nel frattempo tradotti, per aderire il più possibile agli elementi in possesso degli inquirenti così da essere più credibile. Nel racconto annotato il 29 ottobre Ijaz dice che l’omicidio è stato organizzato dai genitori, in particolare dal padre che non riusciva più a gestire la figlia.
La sera del 30 aprile Shabbar avrebbe chiesto alla moglie di fare una camminata con Saman nelle vicinanze della loro dimora di Novellara. Lui le avrebbe seguite da vicino e una volta superate le serre – non è chiaro quali visto che nella zona ce ne sono diverse – le due sarebbero state raggiunte dallo zio Danish, dallo stesso Ijaz e dall’altro cugino Nomanhulaq. Avrebbero bloccato mani e piedi alla ragazza e la madre a quel punto avrebbe iniziato a piangere e così il marito l’avrebbe allontanata. Danish avrebbe strangolato la ragazza con una corda e il padre avrebbe chiamato un altro uomo, con il volto coperto da un passamontagna, che li avrebbe raggiunti in poco tempo, probabilmente già preallertato, e che avrebbe preso le redini delle operazioni. Ijaz ha sostenuto che lui e il padre sarebbero tornati indietro, mentre il personaggio misterioso, Danish e Nomanhulaq si sarebbero occupati di trasportare il corpo verso il fiume, in sella a una bici.
Presidente Federazione Pakistan: “Alla base dell’uccisione una mentalità retrograda”
«Condanniamo questo efferato omicidio che ha molto scosso la comunità pakistana in Italia senza se e senza ma. Alla base dell’uccisione di Saman c’è una mentalità retrograda che riguarda tutta la sua famiglia che non ha imparato a vivere in una società civile. Auspico, se il padre fosse veramente colpevole, una pena severa per lui». Lo dice Raza Asif, presidente della Federazione Pakistana in Italia. «Il consolato, l’ambasciata e le autorità pakistane avevano dato la loro massima disponibilità e avevano promesso che avrebbero compiuto tutte le indagini necessarie. Spero si faccia chiarezza e giustizia su questo caso. Noi siamo Pakistani – ha aggiunto Asif ,- ma dobbiamo rispettare le leggi e la cultura dei Paesi in cui viviamo. I nostri figli studiano in Italia e ne assorbono la cultura: chi vive qui deve far propria la mentalità del posto. Proprio per questo è fondamentale avvicinare i genitori ai figli. Le nuove generazioni hanno infatti una diversa mentalità, si sentono più italiani e sono più integrati con i loro coetanei. Noi stiamo lavorando molto con le famiglie, con i genitori, per avvicinare e far convivere queste due culture, evitando così forme di integralismo dei padri verso i figli: i genitori devono accettare di dar loro spazio e farli vivere in una società diversa rispetto a quella dei villaggi del Pakistan».
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, 2022-09-24 09:59:42 ,