Johnny Depp, vittoria pirata – La Stampa
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NEW YORK. Il day after di Johnny Depp e Amber Heard non potrebbe essere più diverso. Lui è in Inghilterra, fotografato già la sera della sentenza in un pub di Newcastle, a festeggiare con generose dosi di birra con l’amico musicista Jeff Beck. Lei è reclusa nella sua dimora di Yucca Valley, nel deserto della California. Lui nel comunicato diffuso subito dopo il parere della giuria dice che gli è stata restituita la vita, quella vita che gli era stata portata via sei anni prima. Lei in un comunicato molto più stringato dice di aver il cuore spezzato e che questo risultato «porta l’orologio indietro di anni». I fan di lui – tra questi anche Naomi Campbell, Sharon Osbourne e addirittura la Commissione giustizia repubblicana della Camera dei rappresentanti Usa – esultano, postano fotogrammi di Jack Sparrow che veleggia tronfio verso il futuro. I fan di lei – Amy Schumer e pochi altri – postano frasi a effetto sul patriarcato e sul futuro delle vittime di violenza domestica. C’è esagerazione da entrambe le parti, un senso di assoluta drammaticità che non è altro che il prolungamento di quelli che sono stati i mesi del dibattimento, i colpi di scena, gli allineamenti, i tifi opposti, i colpi bassi mediatici, gli amici famosi schierati. Tutto è diverso, oggi, ma è anche tutto uguale. L’avvocato di Heard, Elaine Bredehoft, al programma Today della Nbc ha detto che impugnerà il verdetto, farà ricorso in appello anche perché la sua assistita non è assolutamente in grado di pagare i milioni di danni – un po’ più di 8, dopo uno sconto fattole dal giudice. «Un’enorme quantità di prove che avrebbero aiutato il caso di Heard è stata soppressa durante il processo», ha detto puntando il dito sull’aspetto mediatico di tutta la vicenda. «Un certo numero di cose sono state consentite in questa corte che non avrebbero dovuto essere consentite, e ciò ha causato confusione nella giuria. Questo verdetto è un messaggio orribile, una battuta d’arresto significativa: dice alle donne che a meno che non tiriate fuori il telefono e riprendiate il vostro coniuge o il tuo partner mentre vi sta picchiando, non sarete credute».
Gli esperti di diritto si interrogano su come sia possibile che Depp solo due anni fa abbia perso un processo simile in Inghilterra – quello contro il quotidiano «The Sun» reo di averlo chiamato «un picchiatore di donne» in un articolo del 2018 – e l’abbia vinto in Usa dove le protezioni sulla libertà di parola sono molto più forti e le cause di diffamazione molto più difficili da vincere, soprattutto quando coinvolgono celebrità. Mark Stephens, avvocato esperto in diritto internazionale, ha detto alla Bbc che «è molto raro che lo stesso caso venga processato nei due Paesi e che ottenga risultati diversi». Secondo il suo parere il fattore principale che ha influito sulla vittoria di Depp in America è che lì il processo si è svolto davanti a una giuria popolare mentre nel Regno Unito era davanti solo a un giudice. La tecnica usata dai legali dell’attore è stata la stessa: il ribaltamento ovvero la vittimizzazione del presunto abusatore, una tattica comune nei processi di aggressione sessuale e violenza domestica chiamata «negare, attaccare e invertire la vittima e l’autore del reato», ha affermato Stephens. «Si ribalta la situazione sulla presunta vittima, spostando la conversazione da “l’imputato ha commesso abusi” a “la presunta vittima non è credibile”. Essendo una tecnica molto usata dagli avvocati di tutto il mondo in casi simili, è anche molto conosciuta dai giudici che tengono ad accorgersi del suo uso e a non farsi influenzare, mentre risulta molto efficace con le giurie. Le persone hanno un paradigma nella loro mente su come deve essere una vittima di abusi e su come deve comportarsi» ha aggiunto, e Heard era troppo imperfetta per essere credibile. Che cosa succederà ora ai due ex coniugi è tutto da vedere. La carriera di Depp – già ampiamente compromessa ben prima dell’articolo considerato infamante scritto dall’ex moglie e oggetto della causa di diffamazione – potrebbe riprendersi, subire un’impennata e l’attore potrebbe essere di nuovo scritturato in grandi produzioni, grandi ruoli, film meravigliosi, cerimonie di premiazione. Quella di Heard sembra irrimediabilmente rovinata, finita, caput: in un posto maschilista come Hollywood, chi avrà il coraggio di darle di nuovo lavoro? Per Depp invece è un’occasione d’oro: per dimostrarci che l’appassire della sua stella è stato davvero per cause di forza maggiore, e che dentro di lui ancora vive un ottimo attore. Per convincerci che le prestazioni mediocri degli ultimi anni e il suo esilio da Hollywood non è stato dovuto – come peraltro ha sostenuto la sua ex agente sotto giuramento al processo – all’alcool, alle droghe, alla paranoia e alla poca professionalità. Noi siamo qui in attesa, pronti a ricrederci.
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, 2022-06-03 01:00:00 ,