Allo Stadium vittoria clamorosa degli emiliani, gol decisivo dell’attaccante francese in pieno recupero. Allegri le prova tutte, non basta la rete di McKennie
Gli urlacci di Allegri, l’adrenalina dello Stadium, i cambi offensivi, Chiesa che zoppica per le botte prese eppure non molla mai: la Juve senza Ronaldo tornata una squadra, su questo non c’ dubbio, ma ancora una squadra con idee offensive modeste e confuse, con la peggiore difesa dal 1988 (gi 13 gol subiti) e per giunta poco fortunata: dopo cinque risultati utili in campionato (4 vittorie e il pareggio con l’Inter), Madama perde in dimora all’ultimo dei cinque minuti di recupero contro il Sassuolo, andato in vantaggio a fine primo tempo con Frattesi, raggiunto da un colpo di testa di McKennie su punizione di Dybala alla mezzora della ripresa e portato in trionfo da uno dei suoi talenti, il francesino Maxime Lopez.
Per gli emiliani una vittoria storica, che rimanda la memoria a quella di fine ottobre 2015 a Reggio Emilia, sempre contro i bianconeri: fu quella — alla decima giornata esattamente come questa — l’ultima sconfitta della Juve di Allegri prima della striscia da record che port allo scudetto della Grande Rimonta. Dopo dieci giornate i punti di distacco dalla prima in classifica erano 11, mentre adesso sono 13: sulla carta una differenza ancora non incolmabile, soprattutto perch le avversarie che si contendono lo scudetto sono di pi rispetto ad allora e si possono quindi rubare punti tra loro.
La Juve per meno attrezzata di quella del 2015. E soprattutto, come ha dimostrato il Sassuolo e gi aveva fatto vedere l’Empoli vittorioso allo Stadium alla seconda giornata, il pallone italiano molto cambiato: i laboratori di provincia stanno producendo calcio organizzato, propositivo, spettacolare. E nonostante le difficolt nel passaggio da De Zerbi al debuttante Dionisi, i neroverdi restano uno delle avanguardie di questo tipo di gioco.
Madama invece rischia di ritrovarsi prigioniera del personaggio che il suo allenatore le sta ritagliando addosso, con frasi sibilline come quella della vigilia (Ci sono partite da giocare e altre da vincere) e con prestazioni di pura sofferenza difensiva, come quelle con Chelsea, Roma e la stessa Inter. Un periodo, anche non breve, per assorbire lo choc Ronaldo e restaurare le crepe che ha trovato, era necessario ad Allegri. Senza contare che il trio Chiesa-Morata-Dybala visto ieri ha giocato pochissimo assieme.
Ma il calcio va avanti in fretta, non solo perch Milan e Napoli hanno un ritmo forsennato, ma anche perch chi ha meno soldi, risponde con le idee e le sa mettere in pratica. L’inserimento di Frattesi e il lancio di Berardi che manda Lopez davanti a Perin all’ultimo secondo — dopo tutta la frenesia e il caos mostrati dalla Juve per provare a vincere — sono l a dimostrarlo.
27 ottobre 2021 (modifica il 27 ottobre 2021 | 21:33)
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Paolo Tomaselli, inviato a Torino , 2021-10-27 23:39:35 ,