Definire l’efficacia delle sanzioni imposte alla Russia è estremamente complesso, perché riguardano beni e settori diversi e sono entrate in vigore in modo dilazionato nel tempo. Una nuova analisi sul tema arriva dalla Banca centrale europea che, studiando come sono cambiati i flussi commerciali con Mosca dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, calcola che il primo round di sanzioni imposte dall’Unione europea a marzo ha ridotto l’import russo di circa il 15 %, con i beni sanzionati che hanno subìto le flessioni più profonde.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE
Redazione , 2022-08-05 06:00:00 ,
www.ilfoglio.it