La vittoria del surrealismo, da movimento settario a corrente mainstream
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Dorothea Tanning, Meret Oppenheim, Josephine Baker, Leonor Fini. Una tra tutte: Leonora Carrington. La riscoperta di una corrente che è un sentimento. Forse quella con più rappresentanti femminili tra tutte
L’Italia a lungo ha fatto fatica ad accettare il surrealismo, movimento – anche se la definizione è forse stretta – perdurato per decenni e che, data la sua lasca categorizzazione, vanta un alto numero di rappresentanti e affiliati temporanei in tutte le discipline pensabili. Percepito in Italia come troppo distruttivo, e ancora troppo legato al Dada, il surrealismo alla fine degli anni Venti a Eugenio Montale appare come una “babele parigina”. Ardengo Soffici parla di “amenità e spiritosaggini decadentistiche”.
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Giulio Silvano , 2022-12-24 09:00:00 ,
www.ilfoglio.it