AGI – Il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill, è nella lista degli individui da sanzionare per l’invasione russa dell’Ucraina presentata dalla Commissione europea agli ambasciatori Ue. Secondo quanto apprende l’AGI da fonti europee, la lista verrà discussa nelle prossime ore ma è improbabile venga approvata già oggi.
Immediata la reazione del patriarcato di Mosca che guarda con “scetticismo” ai piani della Commissione. “Vorrei ricordare agli autori delle iniziative sanzionatorie che il Patriarca proviene da una famiglia i cui membri sono stati oggetto di repressione per decenni a causa della loro fede, durante il periodo dell’ateismo militante comunista”, ha dichiarato su Telegram il portavoce della Chiesa ortodossa russa, Vladimir Legoyda. “Nessuno di loro ha avuto paura di reclusione o rappresaglie”, ha ricordato, “quindi bisogna essere completamente estranei alla storia della nostra Chiesa per intimidire il suo clero e i suoi credenti, inserendoli in liste nere”, ha avvertito Legoyda.
La Chiesa ortodossa russa ha anche criticato le parole del Papa sul suo colloquio con il Patriarca Kirill, nell’intervista del Pontefice al Corriere della Sera. “Dispiace che un mese e mezzo dopo il colloquio con il patriarca Kirill, papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per riferire il contenuto di questa conversazione“, si legge in un comunicato del dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne della Chiesa ortodossa russa.
“È improbabile che le affermazioni” del Papa relative al suo colloquio con il Patriarca Kirill, “contribuiscano all’instaurazione di un dialogo costruttivo tra la Chiesa cattolica romana e quella russo ortodossa, in questo momento particolarmente necessario” ha aggiunto il Patriarcato di Mosca.
14:23
La Bulgaria chiederà all’Ue una deroga sull’embargo del petrolio russo
La Bulgaria chiederà alla Commissione europea la deroga all’embargo al petrolio russo. Lo ha annunciato il vice premier e ministro delle Finanze bulgaro, Assen Vassilev, in un’intervista al quotidiano Capital. “La Bulgaria può tecnologicamente fare a meno del petrolio russo, ma ciò aumenterebbe notevolmente il costo del carburante. Da questo punto di vista, se la Commissione europea prevede eccezioni, vorremmo approfittare di queste eccezioni, poiché ciò è nel migliore interesse dei consumatori bulgari, dei trasportatori bulgari e del popolo bulgaro nel suo insieme”, ha spiegato. “Se c’è una ferma posizione europea ‘fermiamo tutto per tutti’, è una cosa. Ma se ci sono eccezioni, eserciteremo il nostro diritto di utilizzare la stessa eccezione”, ha spiegato il vice premier. Si erano già fatte avanti per le esenzioni anche Ungheria e Slovacchia che potrebbero ottenere una deroga di un anno.
13:46
Kishida: l’aggressione russa mina l’ordine internazionale
“L’aggressione russa dell’Ucraina mina le fondamenta dell’ordine non soltanto europeo ma internazionale, e in questo voglio comprendere anche l’area dell’Indopacifico”. Lo ha detto il premier giapponese, Fumio Kishida, nella conferenza stampa congiunta a Roma con il presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Approfondiremo la collaborazione con l’Italia nella prospettiva di realizzare un Indopacifico libero e aperto”, ha aggiunto il premier giapponese.
13:42
Kishida a Draghi, uniti nelle sanzioni senza precedenti alla Russia
“La comunità internazionale è ad un bivio decisivo, un momento importante per porre fine all’aggressione russa. Giappone e Italia sono unite nell’attuaee sanzioni contro la Russia dalla severità senza precedenti e unite nel rafforzare gli aiuti all’Ucraina”. Lo ha detto il premier giapponese, Fumio Kishida, nella conferenza stampa congiunta a Roma con il presidente del Consiglio, Mario Draghi.
13:42
Kishida a Draghi: siamo uniti nelle sanzioni senza precedenti alla Russia
“La comunità internazionale è ad un bivio decisivo, un momento importante per porre fine all’aggressione russa. Giappone e Italia sono unite nell’attuaee sanzioni contro la Russia dalla severità senza precedenti e unite nel rafforzare gli aiuti all’Ucraina”. Lo ha detto il premier giapponese, Fumio Kishida, nella conferenza stampa congiunta a Roma con il presidente del Consiglio, Mario Draghi.
13:41
Draghi: ci siano tregue anche localizzate
“Nel nostro colloquio abbiamo riaffermato la condanna all’invasione russa dell’Ucraina. Italia e Giappone sono impegnate perché si arrivi il prima possibile a tregue, anche localizzate, per permettere le evacuazioni di civili e favorire i negoziati di pace. Continuiamo ad aiutare l’Ucraina e a esercitare pressione sulla Russia, perché cessi immediatamente le ostilità”. Lo afferma il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, sull’Ucraina nella conferenza stampa con il premier giapponese Kishida.
13:40
Draghi, ci siano tregue anche localizzate
“Nel nostro colloquio abbiamo riaffermato la condanna all’invasione russa dell’Ucraina. Italia e Giappone sono impegnate perché si arrivi il prima possibile a tregue, anche localizzate, per permettere le evacuazioni di civili e favorire i negoziati di pace. Continuiamo ad aiutare l’Ucraina e a esercitare pressione sulla Russia, perché cessi immediatamente le ostilita’”. Lo afferma il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, sull’Ucraina nella conferenza stampa con il premier giapponese Kishida.
13:05
Il Patriarcato di Mosca: le parole del Papa non aiutano il dialogo ecumenico
“È improbabile che le affermazioni” del Papa relative al suo colloquio con il Patriarca Kirill, “contribuiscano all’instaurazione di un dialogo costruttivo tra la Chiesa cattolica romana e quella russo ortodossa, in questo momento particolarmente necessario”. Lo ha dichiarato il Patriarcato di Mosca, in una nota diffusa dal suo dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne dopo le parole del Pontefice su Kirill, nell’intervista concessa al Corriere della Sera.
13:04
Di Maio a Kuleba, pronti a nuove sanzioni e a ricostruzione
“Siamo pronti a partecipare alla ricostruzione dell’Ucraina, distrutta dalla folle guerra russa”. Sono queste le parole rivolte dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, all’omologo ucraino, Dmytro Kuleba, nel corso di una lunga telefonata avvenuta stamattina, prima della partenza del titolare della Farnesina per l’India. I due ministri hanno ribadito che le relazioni tra Italia ed Ucraina non sono mai state così forti. “Il premier Draghi – ha continuato Di Maio – ieri ha illustrato chiaramente la linea dell’Italia in Parlamento Europeo: vogliamo che l’Ucraina faccia ingresso nell’Ue, non ci volteremo dall’altra parte e continueremo a sostenervi”. Intanto, “lavoriamo per la pace, con un pieno sostegno ai corridoi umanitari. Lo sforzo dell’Italia in questa direzione è massimo”, ha aggiunto Di Maio. Il ministro ha ribadito che “il premier Draghi lavora per la pace insieme agli altri leader europei. L’Italia dal primo giorno di questa guerra vuole trovare una soluzione di pace e sta spingendo per un cessate il fuoco”. “L’Italia – ha concluso Di Maio – sostiene la proposta della Commissione Ue sul sesto pacchetto di sanzioni senza alcun veto. Abbiamo inoltre la ferma volontà di perseguire tutti i crimini di guerra. Il nostro Paese sta aiutando il popolo ucraino a difendersi dall’invasione russa”.
12:57
La Chiesa russa: dal Papa “tono sbagliato” sul colloquio con Kirill
La Chiesa ortodossa russa ha criticato le parole del Papa sul suo colloquio con il Patriarca Kirill, nell’intervista del Pontefice al Corriere della Sera. “Dispiace che un mese e mezzo dopo il colloquio con il patriarca Kirill, papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per riferire il contenuto di questa conversazione”, si legge in un comunicato del dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne della Chiesa ortodossa russa.
12:55
Il Cremlino: per gli europei il costo delle sanzioni “aumenterà ogni giorno”
“Le sanzioni, le aspirazioni di sanzioni di americani, europei e di altri Paesi, sono un’arma a doppio taglio”. Il monito è del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, che ha commentato così la proposta della Commissione europea per il sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca. “Cercando di farci del male, anche loro devono pagare un caro prezzo”, ha aggiunto parlando con la stampa, “lo stanno già facendo: stanno pagando un prezzo alto e il costo di queste sanzioni per i cittadini europei aumenterà ogni giorno”.
12:47
500 feriti in acciaierie Azvostal, 200 gravi
Nelle acciaierie Azovstal a Mariupol ci sono 500 feriti. Lo ha detto alla Bbc Mykhailo Vershynin, un ufficiale della polizia ucraina asserragliato nel complesso. Di questi, “200 sono in condizioni critiche”. Le condizioni dei feriti peggiora a causa della mancanza di assistenza medica e della scarsa igiene, ha spiegato Vershynin. “Manca tutto, cibo, acqua o farmaci”. I feriti, ha concluso, sono di età compresa tra i 19 i 60 anni.
12:46
Il Cremlino: nessun assalto all’acciaieria Azovstal
Il Cremlino non rileva cambiamenti nella situazione allo stabilimento Azovstal a Mariupol, ma registra tentativi periodici da parte dei combattenti ucraini asserragliati nell’impianto di aprire il fuoco. Lo ha detto il portavoce Dmitri Peskov, ricordando che lo stesso presidente Vladimir Putin “ha pubblicamente emesso un ordine di annullare l’assalto”. “Non c’è assalto ma rileviamo esacerbazioni associate al fatto che i militanti raggiungono le postazioni di tiro”, ha spiegato Peskov, “questi tentativi vengono repressi molto rapidamente”.
12:45
Il Cremlino: mobilitazione il 9 maggio? Sciocchezze
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha definito “sciocchezze e falsità” le notizie secondo cui il presidente, Vladimir Putin, potrebbe proclamare la mobilitazione in Russia il 9 maggio, alla parata per la vittoria sul nazismo. “No, non ne vale la pena. Questo non è vero, questa è una sciocchezza”, ha detto Peskov, citato dalla Ria Novosti.
12:44
Ue: Putin non è ancora pronto per la pace
“Le sanzioni sono solo un strumento dell’Ue e sono accompagnate dagli altri strumenti che sono gli sforzi diplomatici. Ma per avere gli sforzi diplomatici, i negoziati, ci vogliono due parti. E purtroppo ogni sforzo dell’Unione europea e dei suoi rappresentanti che si impegnano con Putin e con il Cremlino per arrivare alla pace e l’interruzione di questa aggressione finisce in una situazione in cui Putin dice no”. Lo ha dichiarato il portavoce dell’Ue per la politica estera, Peter Stano. “Ci sono state molte visite, telefonate e incontri con Putin. Il risultato è che Putin non è pronto per fare la pace in questo momento. E’ pronto per continuare la sua aggressione illegale e disumana”, ha aggiunto. “Quindi noi dobbiamo continuare il nostro impegno e dobbiamo continuare anche con la nostra reazione che è fatta dal sostegno all’Ucraina per difendersi e dalle sanzioni alla macchina di guerra di Putin”, evidenzia Stano.
12:20
Kishida: “Invasione oltraggiosa riportare pace”
Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ha condannato l’uccisione di civili durante l’invasione russa dell’Ucraina, durante un incontro con Papa Francesco in Vaticano e, assieme al Pontefice, chiede di “porre fine all’oltraggiosa invasione e riportare la pace”. Lo riferisce l’agenzia Kyodo al termine dell’incontro tra il premier giapponese e Papa Francesco.
11:45
L’Ue approva lo schema della Germania di aiuti per aziende da 11 miliardi
La Commissione europea ha approvato uno schema tedesco con un bilancio di circa 11 miliardi di euro per sostenere le aziende di tutti i settori nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi in materia di aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 23 marzo 2022. “Questo schema ombrello consentirà alla Germania di mitigare l’impatto economico della guerra di Putin in Ucraina e di sostenere ulteriormente le aziende in tutti i settori colpiti dall’attuale crisi e dalle relative sanzioni”, ha spiegato la vice presidente della Commissione europea, Margrethe Vestager. “Continuiamo a stare con l’Ucraina e il suo popolo. Allo stesso tempo, continuiamo a lavorare a stretto contatto con gli Stati membri per garantire che le misure di sostegno nazionali possano essere messe in atto in modo tempestivo, coordinato ed efficace, proteggendo nel contempo la parità di condizioni nel mercato unico”, ha aggiunto.
11:43
Fonti: Kirill nella lista delle sanzioni individuali Ue
Il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill, è nella lista degli individui da sanzionare per l’invasione russa dell’Ucraina presentata dalla Commissione europea agli ambasciatori Ue. E’ quanto apprende l’AGI da fonti europee. La lista verrà discussa nelle prossime ore ma è improbabile venga approvata già oggi.
11:36
Michel, aumenteremo la fornitura di aiuti militari alla Moldavia
“Stiamo pianificando l’aumento del sostegno militare, con la fornitura di equipaggiamenti, alla Moldavia”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in una conferenza stampa a Chisinau con la presidente moldava Maia Sandu.
11:33
L’Ungheria sull’embargo del petrolio russo, mancano le “garanzie”
La proposta di un graduale embargo europeo sul petrolio russo non offre alcuna “garanzia” per la sicurezza energetica dell’Ungheria. E’ il commento del governo di Budapest dopo l’annuncio della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
“Non vediamo nessuno piano su come realizzare una transizione sulla base delle proposte attuali e su cosa garantirebbe la sicurezza energetica dell’Ungheria”, ha commentato il servizio stampa del governo.
11:30
La Russia vieta l’ingresso al premier del Giappone
La Russia ha introdotto il divieto d’ingresso “a tempo indeterminato” sul suo territorio a 63 cittadini giapponesi, tra cui il primo ministro Fumio Kishida, il ministro degli Esteri Hayashi Yoshimasa e il ministro della Difesa Kishi Nobua.
Nella blacklist anche numerosi parlamentari giapponesi, direttori di media, giornalisti e rappresentanti della comunita’ scientifica.
Nell’annunciare la misura, il ministero degli Esteri russo, ha spiegato che “l’amministrazione di Fumio Kishida ha lanciato una campagna anti-russa senza precedenti, consentendo una retorica inaccettabile contro la Federazione russa, comprese calunnie e minacce dirette”. “Tokyo sta compiendo passi concreti volti a smantellare i legami di buon vicinato, danneggiando l’economia russa e il prestigio internazionale del nostro Paese”, ha aggiunto Mosca.
11:22
Kuleba a Di Maio, grazie per le armi ed l’embargo del petrolio
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha ringraziato il titolare della Farnesina, Luigi Di Maio, “per la leadership italiana sulle sanzioni, compreso l’embargo petrolifero, e per le forniture di armi all’Ucraina”. Su Twitter, il capo della diplomazia di Kiev ha riferito i contenuti del suo colloquio telefonico con Di Maio: “Abbiamo discusso dell’agevolazione del commercio tra i nostri Paesi e delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Ho sottolineato l’importanza di concedere all’Ucraina lo status di candidato all’Ue”.
11:03
Mosca, ampliato il controllo sui territori del Donbass
Nel corso della sua “operazione militare speciale” in Ucraina, l’esercito russo, insieme alle unità delle Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk, “sta ampliando il controllo su questi territori”. Lo ha annunciato il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu. “Le forze armate della Federazione russa Proseguono l’operazione militare speciale. Attualmente, le unità dell’esercito russo, insieme alla milizia popolare della Repubblica popolare di Lugansk e della Repubblica popolare di Donetsk, stanno espandendo il controllo su questi territori”, ha detto Shoigu in una teleconferenza. Allo stesso tempo, ha osservato il ministro, i militari russi “stanno adottando misure per proteggere la cittadinanza civile”. “Corridoi umanitari vengono aperti quotidianamente per l’evacuazione in sicurezza dei civili dalle zone di combattimento e vengono dichiarati cessate il fuoco”, ha affermato.
10:57
Russia, le forniture di armi dalla Nato saranno distrutte
Le forniture di armi e munizioni dalla Nato per le forze armate ucraine, che arrivano sul territorio di questo Paese, sono “obiettivo legittimo di distruzione” per Mosca. Lo ha ribadito il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu in una teleconferenza.
“Gli Stati Uniti e i loro alleati della Nato Proseguono a gonfiare di armi l’Ucraina: qualsiasi trasporto dell’Alleanza del Nord Atlantico arrivato sul territorio del Paese con armi o materiale per le forze armate ucraine e’ considerato da Mosca come un legittimo obiettivo di distruzione”, ha detto Shoigu.
10:55
L’Ue è al lavoro sull’unità nell’embargo al petrolio russo
“Vietare le importazioni di petrolio dalla Russia sembrava troppo difficile fino a poche settimane fa, ma oggi lo stiamo facendo” e “garantiremo di andare avanti in modo coordinato, per avere con noi ogni singolo governo. Come sappiamo, questo compito non è facile”. Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, nel suo intervento al Parlamento europeo a Strasburgo sul sesto pacchetto di sanzioni alla Russia.
10:43
Dombrovskis, confido che gli Stati Ue approvino subito le sanzioni
“Il pacchetto di sanzioni di oggi è davvero di vasta portata, e comprende il petrolio russo, le principali banche, i canali di propaganda e gli individui. Confido che gli Stati membri accetteranno rapidamente di mettere in atto queste misure. Stiamo anche elaborando un piano per sostenere la ripresa dell’Ucraina”. Lo scrive in un tweet il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis.
Today’s sanctions package is truly far-reaching, encompassing Russian oil, major banks, propaganda channels & individuals.
I trust Member States will quickly agree to put these measures in place.We’re also drawing up a plan to help get back on its feet. #StandWithUkraine https://t.co/Gq2y3eE41B
— Valdis Dombrovskis (@VDombrovskis) May 4, 2022
10:39
Mosca, colpite sei stazioni per forniture armi
Le forze russe hanno colpito e reso non operative 6 stazioni ferroviarie in Ucraina centrale e occidentale, che venivano usate “per rifornire le truppe ucraine in Donbass di armi e munizioni prodotte da Stati Uniti e Paesi europei”. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, nel briefing mattutino.
Konashekov ha indicato in Podbortsy, Leopoli, Volonets, Tymkove e Pyatikhatka le zone colpite ieri. Il ministero ha inoltre riferito che le forze russe hanno colpito 40 obiettivi militari ucraini, tra cui quattro depositi di munizioni.
09:54
Herzog, da Lavrov dichiarazioni antisemite, si scusi
Il presidente di Israele, Isaac Herzog, ha dichiarato di essere rimasto sbalordito dalle parole del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, sulle origini ebraiche di Hitler. Nel suo primo commento alla vicenda, che ha surriscaldato i rapporti tra i due Paesi, Herzog ha detto di aspettarsi delle scuse da Mosca.
“All’inizio non potevo credere che fossero parole pronunciate dal ministro degli Esteri russo. Mi hanno fatto arrabbiare e mi hanno disgustato”, ha dichiarato Herzog in un’intervista ad Haaretz. “Nella settimana in cui ricordiamo l’Olocausto, il ministro degli Esteri russo sceglie di diffondere bugie, bugie terribili, che sanno di antisemitismo. Mi aspetto che ritratti le sue parole e si scusi”, ha dichiarato il presidente di Israele.
09:53
Von der Leyen, embargo del petrolio raffinato russo entro l’anno
“Ci assicuriamo di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, in modo da consentire a noi e ai nostri partner di garantire rotte di approvvigionamento alternative e ridurre al minimo l’impatto sui mercati globali. Questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente la fornitura russa di petrolio greggio entro sei mesi e di prodotti raffinati entro la fine dell’anno”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo.
09:51
Mosca, con il Battaglione Azov anche mercenari di Israele
Nuovo attacco della Russia contro Israele con cui è ai ferri corti, a livello diplomatico, dopo le dichiarazioni del ministro degli Esteri Serghei Lavrov sulle origini ebraiche di Hitler. In Ucraina, “fianco a fianco con le unità del Battaglione Azov, stanno combattendo mercenari provenienti da Israele”, ha denunciato portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Probabilmente i politici israeliani non vogliono saperlo”, ha aggiunto Zakharova parlando a radio Sputnik, “forse non sono interessati”.
09:50
Kuleba, “Più sanzioni alla Russia, più armi” a Kiev
“Più sanzioni alla Russia, più armi pesanti all’Ucraina”. È l’appello arrivato dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un tweet, pochi minuti dopo l’annuncio delle nuove sanzioni dell’Ue. “Il terrorismo missilistico russo deve essere punito”, ha aggiunto Kuleba. “La Russia fatica ad avanzare e subisce perdite terribili, da qui deriva il disperato terrore missilistico in tutta l’Ucraina. Ma noi non abbiamo paura, e nemmeno il mondo deve averla”, conclude il ministro.
09:15
Attaccato deposito carburante filo-russi a Makeyevka, un deceduto
Una persona è morta e due sono rimaste ferite in seguito al bombardamento di un deposito di carburante a Makeyevka nell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, secondo il quartier generale della difesa territoriale della repubblica separatista, in Ucraina dell’Est. “Secondo i dati preliminari, in seguito al bombardamento del deposito di carburante di Makeyevka, una persona e’ rimasta uccisa e due ferite”, hanno reso noto su Telegram le autorita’ filo-russe locali, come riporta Ria Novosti.
09:13
Von der Leyen: stop consulenti europei a servizio Cremlino
“Il Cremlino si affida a contabili, consulenti e spin-doctor dall’Europa. E questo ora si fermerà. Stiamo vietando la fornitura di questi servizi alle società russe”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo.
09:11
Governatore Donetsk, autobus con civili partiti da Mariupol
Alcuni autobus con a bordo civili hanno lasciato Mariupol questa mattina. Lo ha riferito su facebook il governatore di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. “Oggi, con il sostegno delle Nazioni Unite e della Croce Rossa, stiamo evacuando i civili dalla regione dell’Azov a Zaporizhia. Gli autobus sono già partiti da Mariupol”, ha annunciato Kyrylenko, aggiungendo che ci saranno fermate a Lunacharsky, Tokmak e Vasylivka, con l’opportunità di unirsi al convoglio in trasporto privato a Tokmak.
09:10
Von der Leyen, divieto di trasmissioni nell’Ue ad emittenti russe
“Vietiamo il nostro spazio a tre grandi emittenti statali russe. Non saranno più autorizzate a distribuire i loro contenuti nell’Ue, in qualsiasi forma o mezzo, sia via cavo, via satellite, su Internet o tramite app per smartphone. Abbiamo identificato questi canali tv come portavoce, che amplificano in modo aggressivo le bugie e la propaganda di Putin. Non dovremmo più dare loro un palcoscenico per diffondere queste bugie”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo.
09:00
Cremlino, nuova telefonata Putin-Lukashenko
Il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente della Bielorussia, Aleksander Lukashenko, hanno discusso alcune questioni dell’agenda bilaterale e della promozione dello Stato dell’Unione, nel contesto dell’oeprazione militare russa in Ucraina. “Sono stati toccati aspetti dell’interazione nel quadro delle associazioni d’integrazione nello spazio eurasiatico”, ha fatto sapere il Cremlino, anche in connessione con la preparazione del prossimo incontro dei leader degli Stati membri dell’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva”. “E’ stata discussa la situazione anche nel contesto dell’operazione militare speciale in corso per proteggere il Donbass”, si legge nella nota.
Il Cremlino ha aggiunto che e’ stata confermata la reciproca intenzione di rafforzare ulteriormente le relazioni di partenariato e l’alleanza russa-bielorussa.
La Bielorussia, alleata della Russia al confine settentrionale dell’Ucraina, ha lanciato oggi un’esercitazione militare “a sorpresa” per testare la capacita’ di reazione del suo esercito
08:58
von der Leyen, un ‘Recovery’ porterà Kiev nell’Ue
“L’Europa ha una responsabilità molto speciale nei confronti dell’Ucraina. Con il nostro supporto, gli ucraini possono ricostruire il loro Paese per la prossima generazione. Ecco perché oggi vi propongo di iniziare a lavorare su un ambizioso pacchetto di ripresa (o recovery, ndr) per i nostri amici ucraini” che “aprira’ la strada al futuro dell’Ucraina all’interno dell’Unione europea”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Parlamento europeo a Strasburgo. “Questo pacchetto dovrebbe portare ingenti investimenti per soddisfare i bisogni e le riforme necessarie”, ha aggiunto la presidente. “Dovrebbe affrontare le attuali debolezze dell’economia ucraina e gettare le basi per una crescita sostenibile a lungo termine” e “stabilire un sistema di pietre miliari e obiettivi per garantire che il denaro europeo offra davvero al popolo ucraino e venga speso in conformita’ con le norme dell’Ue”, ha precisato. Il pacchetto dovrebbe inoltre “aiutare a combattere la corruzione, allineare il contesto legale con gli standard europei e migliorare radicalmente la capacita’ produttiva dell’Ucraina”. “Cio’ portera’ la stabilita’ e la certezza necessarie per rendere l’Ucraina una destinazione attraente per gli investimenti diretti esteri”, ha concluso la presidente.
08:57
von der Leyen, vogliamo che Kiev vinca questa guerra
“Vogliamo che l’Ucraina vinca questa guerra. Ma vogliamo anche stabilire le condizioni per il successo dell’Ucraina all’indomani della guerra”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Parlamento europeo a Strasburgo. “Il primo passo è il sostegno immediato. Si tratta di un sostegno economico a breve termine per aiutare gli ucraini a far fronte alle ricadute della guerra, come facciamo con il nostro pacchetto di assistenza macrofinanziaria e con il sostegno diretto al bilancio ucraino”, ha ricordato la presidente. “Inoltre, abbiamo recentemente proposto di sospendere tutti i dazi all’importazione sulle esportazioni ucraine nella nostra Unione per un anno”, ha aggiunto, “e sono sicura che il Parlamento europeo dara’ sostegno a questa idea”.
08:56
Von der Leyen, sanzioni agli autori dei crimini a Bucha e Mariupol
“Stiamo inserendo nella lista dei sanzionati alti ufficiali militari e altre persone che hanno commesso crimini di guerra a Bucha e che sono responsabili dell’assedio disumano della città di Mariupol. Questo invia un altro segnale importante a tutti gli autori della guerra del Cremlino: sappiamo chi siete e sarete giudicati”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo.
08:54
von der Leyen, il futuro dell’Europa si scrive anche in Ucraina
“La prossima settimana celebreremo la Giornata dell’Europa. Il 72esimo compleanno della nostra Unione. Questa Giornata dell’Europa riguardera’ l’Unione del futuro: come la rendiamo più forte, più resiliente, più vicina ai suoi cittadini. Ma la risposta a tutte queste domande, non possiamo darla da soli. La risposta è data anche in Ucraina”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in plenaria al Parlamento europeo. “Il futuro dell’Europa si scrive anche in Ucraina”, ha aggiunto.
08:53
Von der Leyen, embargo graduale e ordinato del petrolio russo
“Ora affrontiamo la nostra dipendenza dal petrolio russo. Sia chiaro: non sarà facile. Alcuni Stati membri dipendono fortemente dal petrolio russo. Ma dobbiamo semplicemente lavorarci sopra. Ora proponiamo un divieto al petrolio russo. Questo sarà un embargo totale di importazione su tutto il petrolio russo, marittimo e da oleodotto, greggio e raffinato”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo. “Ci assicureremo di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, in modo da consentire a noi e ai nostri partner di garantire rotte di approvvigionamento alternative e ridurre al minimo l’impatto sui mercati globali. Questo e’ il motivo per cui elimineremo gradualmente la fornitura russa di petrolio greggio entro sei mesi e di prodotti raffinati entro la fine dell’anno. Pertanto, massimizziamo la pressione sulla Russia, riducendo allo stesso tempo al minimo i danni collaterali a noi e ai nostri partner in tutto il mondo. Perche’ per aiutare l’Ucraina, la nostra stessa economia deve rimanere forte”, ha spiegato von der Leyen.
07:24
Presidente della Duma, “è una lotta fra il bene e il male”
“Questa è una lotta tra il bene e il male. I nostri soldati e ufficiali hanno prevenuto una immane tragedia”: lo ha dichiarato il presidente del parlamento russo, la Duma, Vacheslav Volodin, commentando il conflitto in Ucraina. “La Nato stava preparando l’Ucraina per un attacco al nostro Paese. Come spiegare altrimenti quelle decisioni di fornire armi all’Ucraina che sono state adottate dal Congresso statunitense a gennaio, ben prima dell’inizio dell’operazione militare speciale. Gli ucraini – ha aggiunto Volodin – sono sacrificabili per Washington, il nazionalismo è diventato l’ideologia di stato di Kiev. Se non fosse per le decisioni prese dal presidente Putin, le operazioni militari sarebbero state condotte sul territorio del nostro Paese. Lui è stato in grado di prevenire un attacco alla Russia”.
06:59
Intelligence britannica, sforzo russo verso nord-est Donbass
La Russia ha dispiegato 22 battaglioni tattici presso Izium nel tentativo di avanzare lungo l’asse nord del Donbass, informa l’intelligence britannica, secondo cui le truppe russe con molta probabilità stanno modificando i propri sforzi per conquistare i centri di Kramatorsk e Severodonetsk, la cui presa consoliderebbe il controllo militare del nord-est del Donbass e offrirebbe un caposaldo per ricacciare le forze ucraine dalla regione.
06:58
L’Ucraina ha ricevuto 4,5 miliardi di euro di aiuti dai partner internazionali
L’Ucraina ha ricevuto dall’inizio della guerra 4,5 miliardi di euro in aiuti finanziari dai partner internazionali. Lo ha detto il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal. Lo riferisce Ukrinform.
06:56
Colloquio Blinken-Truss, concordi su ulteriori aiuti
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha tenuto un colloquio con il ministro degli Esteri britannico, Elisabeth Truss. Lo rende noto il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price. Blinken ha confermato il sostegno all’Ucraina “dove il coraggioso popolo ucraino continua a difendersi contro i brutali attacchi della guerra di aggressione di Putin”.
Blinken e Truss hanno trattato dell’ulteriore assistenza a Kiev, sia in materia di sicurezza sia di aiuti umanitari nello spirito dell’unita’ transatlantica, e hanno discusso circa le “conseguenze economiche per coloro che Proseguono a offrire supporto finanziario o materiale alla guerra del Cremlino contro l’Ucraina”. Infine, Blinken e Truss hanno convenuto sulla necessita’ di continuare nel sostegno collettivo per la lotta al Covid-19, con il finanziamento di risorse per la sicurezza sanitaria e lo svolgimento di un summit che si terrà il 12 maggio.
06:55
Missili russi su Odessa e Kirovograd
Le forze russe hanno lanciato attacchi missilistici nelle regioni di Kirovograd e Odessa, causando perdite non precisate secondo quanto riferisce Ukrinform che cita il comando militare dell’Ucraina meridionale. Due missili lanciati dai russi hanno colpito infrastrutture ferroviarie nella regione di Kirovograd causando vittime. Altri tre missili lanciati sull’area di Odessa sono stati abbattuti dalle forze aeree ucraine.
06:54
Zelensky, riusciremo a salvare tutti nell’acciaieria
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si dice convinto che le forze ucraine riusciranno a salvare tutte le persone assediate a Mariupol incluse quelle che si trovano all’interno dell’acciaieria Azovstal. Lo ha detto in un videomessaggio, ricordando che sono 156 gli evacuati da Mariupol arrivati ieri a Zaporizhzhia.
Agi , 2022-05-04 13:13:21 ,
www.agi.it