Mariella Enoc si è dimessa dalla presidenza dell’ospedale Bambino Gesù
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CITTÀ DEL VATICANO. È arrivata inaspettata la notizia delle dimissioni della presidente dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, Mariella Enoc. Da lei stessa a stretto giro confermata con una dichiarazione sintetica e tesa a spegnere ogni ipotesi di dissidi interni: «Nei giorni scorsi – fa sapere Enoc – ho incontrato il Segretario di Stato e sabato nel pomeriggio il Santo Padre e ho detto loro che ritenevo utile per il bene dell’ospedale anticipare la fine del mio mandato per potere far sì che la grande impresa di una nuova sede del Gianicolo fosse intrapresa da chi ne avrebbe avuto la responsabilità del compimento».
«L’ospedale – continua la manager della Sanità – sta vivendo un momento di grande crescita e di molte iniziative in corso e credo quindi che si possa capire che il mio è un atto di responsabilità e di amore verso il Bambino Gesù. In questo momento mi aiuta molto la vicinanza del Santo Padre».
Settantanove anni, originaria di Novara, importanti esperienze manageriali nella sanità alle spalle, Enoc era approdata in Vaticano nel febbraio del 2015, chiamata dal segretario di stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, per voltare pagina dopo gli scandali legati alla gestione del manager Giuseppe Profiti dovuti alla ristrutturazione dell’attico del cardinale Tarcisio Bertone con i soldi della Fondazione dell’Ospedale. Mano, mano, Enoc si è guadagnata anche uno stretto e cordiale rapporto di fiducia con papa Francesco. Ed in effetti, nel pomeriggio, in un Vaticano mezzo spoglio per l’assenza del Pontefice e del suo entourage impegnati nella missione in Congo e Sud Sudan, i primi commenti raccolti, pur nella sorpresa nell’apprendere delle dimissioni attese nel corso dell’anno ma più avanti, sono stati tesi a sottolineare «la stima», «la gratitudine», «la credibilità» di cui Enoc ha sempre goduto Oltretevere.
Resta comunque il passaggio istituzionale obbligato dell’accettazione delle dimissioni, un dossier che dalla segreteria di Stato potrebbe arrivare anche sullo stesso tavolo del Papa visti i rapporti tra Francesco ed Enoc. Formalmente Enoc, in carica dal 2015 e ottenuti già diversi rinnovi, avrebbe dovuto lasciare dopo l’approvazione del bilancio di esercizio del 2023. Resta il fatto però che il passaggio alla nuova sede del Gianicolo e in generale la fase di transizione che sta vivendo l’ospedale, potrebbe aver velocizzato i tempi per agevolare, come fa intendere la stessa Enoc, l’avvio di una nuova governance dell’ospedale in ragione anche del suo riassetto. A meno di colpi di scena, come una pur poco probabile, non accettazione delle sue dimissioni.
Mariella Enoc: “Il buon manager è colui che sa coniugare il bilancio con l’umanità”
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, 2023-02-04 18:19:21 ,
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