Maurizio Cerrato ucciso per un parcheggio, l’omicida tradito da uno degli imputati
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torre annunziata
Mezzogiorno, 14 settembre 2022 – 15:26
Quattro giorni dopo rivel il nome dell’assassino ai carabinieri
di Redazione online
stata una delle quattro persone imputate al processo per l‘omicidio di Maurizio Cerrato, ucciso con una coltellata al culmine di una lite scoppiata per un parcheggio, il primo a rivelare il nome dell’assassino ai carabinieri. La circostanza emersa oggi, durante l’udienza del processo sulla morte del 61enne vigilante agli scavi di Pompei, ucciso a Torre Annunziata (Napoli) la sera del 19 aprile 2021, in corso davanti alla Corte di Assise di Napoli. A riferirlo stato l’allora comandante della sezione operativa dei carabinieri di Torre Annunziata, il tenente Sebastiano Somma, che quella sera venne avvertito e intervenne malgrado non fosse in servizio.
L’ufficiale ha riferito che a indicare Antonio Cirillo (il quale dopo gli accertamenti dei militari fornir la sua confessione) come l’esecutore materiale dell’assassinio di Cerrato, stato, il 23 aprile 2021, Domenico Scaramella (presente in aula) imputato insieme con il fratello Giorgio (collegato in video conferenza dal carcere di Catanzaro) e con Francesco e Antonio Cirillo, padre e figlio, il primo agli arresti domiciliari e presente in aula, il secondo invece assente. Domenico Scaramella, ha precisato l’ufficiale, venne ascoltato come persona informata dei fatti, quel giorno.
Non solo. Il militare ha anche rivelato che stato grazie a un’intercettazione ambientale che i carabinieri di Torre Annunziata riuscirono a scoprire che il sistema di video sorveglianza del garage era perfettamente funzionante e aveva registrato quanto accaduto quella sera in cui Cerrato venne ferito a morte. Immagini che consentivano di identificare le persone coinvolte e che erano state volutamente cancellate dalle memorie in loco e dal cloud al quale era collegato attraverso il cellulare di uno dei garagisti. A recuperare diversi frame di particolare importanza, dal quel cellulare, saranno, successivamente, i carabinieri, dopo avere capito che – a differenza di quanto era stato loro dichiarato in precedenza – il sistema era invece funzionante. Nel corso dell’udienza sono state anche lette alcuni dei messaggi sopravvissuti alle cancellazioni che si sono scambiati via chat Antonio Cirillo e la sua compagna: in uno di questi l’assassino reo confesso di Cerrato chiede alla sua donna di recarsi sul luogo della tragedia per fagli sapere cosa stesse succedendo (vai l e fammi sapere). La prossima udienza stata fissata per il 21 ottobre.
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14 settembre 2022 | 15:26
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