“Mia anima carnale”: rimandi alimentari e note sessuali nelle lettere di Manganelli a Ebe
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I filosofi in duemila e passa anni di storia non sono ancora riusciti a capire cos’è l’amore. Gli scrittori però, quando sono bravi, riescono a mostrare almeno una delle tante sfumature dell’amore: la passione. La seduzione tira fuori dall’uomo letterato i più gustosi paragoni e metafore, fa sperimentare col vocabolario. Leggere le lettere, a oggi inedite, che Giorgio Manganelli ha scritto a Ebe Flamini, fa vedere come anche nel privato (o forse soprattutto) si riescano a tirare fuori i migliori tocchi linguistici, i più bei giochi, per dichiarare il proprio attaccamento emotivo e fisico.
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Giulio Silvano , 2023-03-04 09:00:00 ,
www.ilfoglio.it