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Napoli, certi fantasmi che a volte non tornano

Napoli, certi fantasmi che a volte non tornano

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Mezzogiorno, 17 ottobre 2021 – 08:47

di Monica Scozzafava

Partiamo da un presupposto: i fantasmi non esistono nella storia del calcio. E anche da una premessa: un allenatore si giudica per quello che fa, non per ci che ha fatto e che stato. E se, in passato, qualcuno ha definito Spalletti come l’uomo che ha visto entit fluttuanti coperte di bianco, a Napoli la percezione della persona stata ed assai diversa. Finora ci piaciuto osservare (e l’attenzione stata massima) come invece l’allenatore con calma e saggezza abbia dato a questa squadra una concretezza che mai aveva avuto prima. Lucidit, ragione, forza e coraggio: elementi che evidentemente hanno contraddistinto il nuovo corso. E i risultati ne sono lo specchio. legittimo dunque chiedersi, perch il leader calmo e a volte fin troppo riflessivo, alla vigilia della sfida contro il Torino, abbia voluto tirare dal cassetto storie passate di fantasmi e spaventatori? evidente che la zona nobile della classifica alimenta le ambizioni ma carica anche di pressioni.

In questo momento c’ soltanto un nemico invisibile e si chiama Ivan Juric, che a maggio sulla panchina del Verona tolse al Napoli la qualificazione in Champions. Spalletti non c’era e certo non lo vive come tale, ma la squadra potrebbe non averle ancora smaltite le scorie di quella partita “maledetta”. E allora un po’ di nervosismo anche normale. Ma Spalletti l’uomo del fare, e ha insegnato ai giocatori a non guardare indietro. Lo sguardo in avanti dove c’ il primato da difendere. Un occhio anche al presente con tante questioni “calde” che intaccano la serenit dello spogliatoio e accendono l’allenatore. Dal dualismo MeretOspina (un tormentone che per me non esiste, ha detto con fermezza) al contratto di Insigne: voci di dentro ( e anche di fuori) molto insistenti che in questi giorni hanno minato la tranquillit dell’allenatore primo in classifica. Che per la prima volta da quando a Napoli apparso nervoso. Comprensibile, non lo il pregiudizio delle vecchie etichette.


17 ottobre 2021 | 08:47

© RIPRODUZIONE RISERVATA




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corrieredelmezzogiorno.corriere.it

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, 2021-10-17 08:47:59 ,

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