violenza urbana
Mezzogiorno, 5 maggio 2022 – 10:22
arrivato in auto e ha esploso tre colpi di pistola in aria. In dimora aveva anche una bomba carta di 250 grammi
di Gennaro Scala
Ha organizzato una spedizione punitiva contro il negozio Profumi di dimora, ma il movente non criminale. Voleva intimidire l’ex cognato che aveva litigato con la sorella. I carabinieri hanno denunciato per minaccia aggravata e detenzione illegale di armi ed esplosivi Michele Ortone, volto noto alle forze dell’ordine. Secondo la ricostruzione era nella sua auto attorno alle 13 di ieri, mercoled 4 maggio, quando, passando davanti al negozio di detersivi dell’ex marito della sorella, ha estratto una pistola e ha fatto fuoco tre volte in aria. Poi la fuga. stato proprio l’ex cognato a contattare i carabinieri chiamando il 112, raccontando tutto. I militari hanno subito identificato il giovane, gi in passato fermato per tentato omicidio e rapina. I carabinieri hanno bussato alla sua porta e nell’abitazione hanno trovato un ordigno esplosivo improvvisato del peso di 250 grammi. Secondo una ricostruzione ancora da verificare, la sorella del denunciato aveva avuto una discussione con l’ex. Per vendicare l’affronto subito dalla donna, il giovane avrebbe pensato di intimidire l’ex cognato sparando qualche colpo di pistola.
Il tatuaggio del clan sul collo
Personaggio singolare, Ortone. Lo scorso luglio rimase ferito in un agguato. Fu colpito con un proiettile alla tibia destra che lo tenne in ospedale una decina di giorni. Secondo informative dei carabinieri, Ortone si sarebbe avvicinato al gruppo capeggiato da Massimiliano Esposito ‘o Scugnato. Tanto che sul collo avrebbe un tatuaggio indicativo dell’appartenenza a questo gruppo. Non solo. Ortone fu arrestato il 20 ottobre del 2020, perch ritenuto il presunto autore dell’accoltellamento avvenuto poco pi di una settimana prima nei pressi di un bar in via Empedocle. Il giovane fu arrestato in esecuzione di un fermo. La vittima era un 19enne che, solo per un caso fortuito, non perse la vita. Quest’ultimo avrebbe contestato ad Ortone un debito insoluto di 50 euro, relativo ad un corrispettivo pattuito per il prestito di una carta prepagata. A svelare l’identit del proprio aggressore fu lo stesso ferito, poco dopo l’accoltellamento.
Il tentato omicidio per un debito
Secondo quanto riferito dalla vittima agli inquirenti, aveva prestato la propria carta prepagata all’amico perch questi ne aveva bisogno per farsi accreditare dei soldi. Fatto sta che, col passare dei giorni, la carta prepagata non gli veniva restituita, fin quando i due si incontrarono in via Empedocle per un chiarimento. In quell’occasione la discussione sfoci in un litigio e a un certo punto Ortone avrebbe impugnato un coltello con il quale avrebbe colpito al petto Spagnuolo, sfiorando il cuore. Non tutto. Quando era appena 18enne, fu coinvolto in un’operazione di squadra Mobile e carabinieri di Pianura che diedero esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sei persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso e di estorsione, tutte ritenute vicine al gruppo Pesce-Marfella. Amicizie pericolose e vita al limite.
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5 maggio 2022 | 10:22
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