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Nella chat Telegram odio etnico e pedopornografia, arrestato anche un giovane residente a Salerno

Nella chat Telegram odio etnico e pedopornografia, arrestato anche un giovane residente a Salerno

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Mezzogiorno, 30 novembre 2022 – 11:02

Arrestati tre giovani. L’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova

di Redazione online

Sono due genovesi di 21 anni e un coetaneo cuneese residente in provincia di Salerno i tre giovani arrestati nell’ambito dell’operazione «Blocco Est Europa» della polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova, con l’accusa di far parte di un gruppo Telegram che incitava alla discriminazione razziale etnica e religiosa, all’apologia di stragi e alla diffusione di materiale pedopornografico. Sono stati anche perquisiti tre minorenni residenti a Torino, Lanciano (CH) e Sanremo (IM) in esecuzione di decreti emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Genova. Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari. Le attività odierne sono state condotte con il supporto delle Digos di Torino, Salerno, Chieti, Imperia, del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Piemonte e delle le Sezioni Operative per la Sicurezza Cibernetica di Chieti, Salerno ed Imperia.

La chat

I giovani destinatari delle misure, in questa fase processuale e in attesa del processo, sono stati ritenuti dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo ligure gravemente indiziati, in primo luogo, di aver fatto parte di un gruppo Telegram avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi (ai due ragazzi genovesi viene tra l’altro ascritto il ruolo di “promozione e direzione” di tale gruppo); viene anche contestata l’apologia della Shoah. Tra le accuse contestate, a vario titolo, c’è anche quella di aver fatto apologia, attraverso il web, di gravi delitti (omicidi e stragi) anche di tipo terroristico, di aver istigato la violenza sessuale in danno di minori e di aver diffuso, sempre attraverso i canali social, materiale pedopornografico. La segnalazione, arrivata al Commissariato di Ps online, ha dato inizio alle attività di indagine, sviluppate dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Liguria e dalla Digos di Genova, che hanno fatto emergere lo scambio di copioso materiale di stampo suprematista (xenofobo, misogino, omofobo, antisemita e filonazista), oltre alla condivisione di materiale pedopornografico tra gli utenti della chat Telegram denominata “Blocco Est Europa”.


30 novembre 2022 | 11:02

© RIPRODUZIONE RISERVATA




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, 2022-11-30 15:04:32 ,
corrieredelmezzogiorno.corriere.it

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