Nuove sanzioni alla Russia, Von der Leyen: “Stop al petrolio russo”
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L’Ue stringe sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. A presentare alla plenaria del Parlamento europeo la proposta della Commissione su un embargo al petrolio da completare in un periodo tra i 6 e gli 8 mesi questa mattina è stata la presidente Ursula von der Leyen.
«Putin deve pagare un alto prezzo per questa sua aggressione brutale, il futuro dell’Unione Europea è scritto anche in Ucraina». Due i punti cardine del discorso della presidente: le sanzioni e la ricostruzione. Riguardo alle sanzioni la presidente ha annunciato il divieto delle trasmissioni di emittenti televisive russe in Europa, l’esclusione dallo Swift di un altro importante istituto, la Sberbank, «di gran lunga la più grande banca della Russia», lo stop ai servizi di consulenza a Mosca: «Il Cremlino si affida a contabili, consulenti e spin-doctor dall’Europa. E questo ora si fermerà. Stiamo vietando la fornitura di questi servizi alle società russe».
Ma soprattutto von der Leyen ha confermato la sanzione più attesa, lo stop al petrolio. «Proponiamo un divieto del petrolio russo, un divieto totale d’importazione di tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto, greggio e raffinato. Ci assicureremo di eliminare gradualmente il petrolio in modo ordinato, in modo da permettere a noi e ai nostri partner di assicurare vie di approvvigionamento alternative e di ridurre al minimo l’impatto sui mercati globali. Questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente il greggio russo entro sei mesi e i prodotti raffinati entro la fine dell’anno». Ungheria e Slovacchia saranno esentate fino alla fine del 2023: questa, secondo l’indicazione raccolta da fonti europee, la proposta presentata dalla Commissione europea agli Stati membri.
L’Ue sta pensando di sanzionare anche il patriarca Kirill. Secondo un documento a cui ha avuto accesso l’agenzia France Press, la Commissione europea ha proposto di sanzionare il capo della Chiesa ortodossa russa nell’ambito di un sesto pacchetto di misure per la guerra in Ucraina. La nuova lista, che dovrà essere approvata dagli Stati membri, comprende 58 personalità, tra cui la moglie, la figlia e figlio del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.
«Vogliamo la vittoria di Kiev», ha aggiunto von der Leyen, che è poi passata al capitolo ricostruzione. «Il Pil dell’Ucraina dovrebbe scendere dal 30% al 50% solo quest’anno», ha spiegato. «E il Fondo monetario internazionale stima che da maggio in poi l’Ucraina avrà bisogno di 5 miliardi di euro al mese per mantenere il Paese in funzione, pagare pensioni, stipendi e servizi di base». «Dobbiamo sostenerli, ma non possiamo farcela da soli. Accolgo con favore che gli Stati Uniti abbiano annunciato un massiccio sostegno di bilancio. E anche noi, come Team Europe, faremo la nostra parte», ha aggiunto la presidente. «L’Europa ha una responsabilità molto speciale nei confronti dell’Ucraina: con il nostro supporto, gli ucraini possono ricostruire il loro Paese per la prossima generazione. Questo porterà la stabilità e la certezza necessarie per rendere l’Ucraina una destinazione attraente per gli investimenti diretti esteri, e aprirà la strada al futuro dell’Ucraina all’interno dell’Unione europea».
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, 2022-05-04 08:50:59 ,
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