Occhio al neo populismo bancario
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La gestione della crisi di Mps ha implicazioni politiche che possono essere pericolose per la stabilità del governo e presenta il rischio di un ritorno del populismo guidato da questioni legate alle banche. Il passato insegna: la sottovalutazione di problemi bancari è stato uno dei motivi per cui gli elettori hanno fatto mancare il sostegno ai referendum del governo Renzi a fine 2016 e poi hanno votato per partiti anti establishment e populisti nel 2018. E’ l’opinione (saggia) di Lorenzo Codogno, già capo economista del Mef e ideatore della società di consulenza e ricerche di mercato Lc Macro Advisors, secondo il quale il costo che i contribuenti finiranno per pagare è pari all’incirca a 10 miliardi di euro, ovvero quasi la metà del bilancio espansivo che Palazzo Chigi sta per varare. Dopo che si è interrotto il negoziato con Unicredit, le possibili opzioni per la banca senese sono quattro e l’economista le mette in ordine di probabilità che hanno di verificarsi.
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Redazione , 2021-10-27 06:01:00 ,