Omofobia a Livorno, coppia gay denuncia: “Derisi per tutta l’estate”
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LIVORNO. «Siamo stati derisi, indicati, presi in giro per tutta l’estate, ci hanno detto che non abbiamo un comportamento decoroso in pubblico e che non possiamo passare davanti alla gente tenendoci per la mano e dandoci un bacio perché dà fastidio». Sendi Severini e Jonathan Giaconi, due imprenditori tessili di Lucca e Prato, raccontano a La Nazione di essere stati bullizzati sulle spiagge toscane perché omosessuali: «Chi abita nel nostro condominio – spiega la coppia – ha scritto lettere contro il nostro comportamento».
Un nuovo caso di omofobia riguarda questa volta il Lido del Chioma nel comune di Rosignano Marittimo provincia di Livorno. Dopo la coppia gay cacciata da uno stabilimento balneare sul mare di Tirrenia (Pisa), ora sono Sendi Severini e Jonathan Giaconi, a denunciare l’accaduto. «Sono un uomo di 48 anni e sono stato vittima di bullismo insieme al mio compagno. È successo nel condominio (dove ha abitazione mia madre) e nell’attiguo stabilimento balneare il Lido del Chioma. Siamo stati derisi, indicati, presi in giro per tutta l’estate e nell’ultimo episodio (sabato scorso) ci hanno detto che non abbiamo un comportamento decoroso in pubblico e che non possiamo passare davanti alla gente tenendoci per la mano e dandoci un bacio perché dà fastidio».
La lettera inviata al quotidiano fiorentino è scritta da Severini anche a nome del compagno. Riferisce di leggere di lamentele del Residence Chioma e dell’omonimo Lido «per il mio comportamento… Addirittura la signora che divide l’ombrellone con noi sostiene di non aver mai potuto usufruire dei servizi dello stabilimento, perché c’eravamo io e il mio compagno, in quanto coppia omosessuale, avvezzi a scambiarci effusioni proprio al suo ombrellone».
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La donna, secondo quanto riporta Severini, avrebbe telefonato al fratello (titolare dell’abbonamento stagionale dell’ombrellone) e alla direzione dello stabilimento balneare lamentando che la coppia le avrebbe negato l’accesso al parasole. «Siamo rimasti scioccati. Al mio compagno addirittura è venuta la febbre a 38. È sconvolto», continua Severini, che annuncia di aver preso in considerazione l’ipotesi di ricorrere alle vie legali «perché credo che siano state lese la nostra onorabilità e la nostra dignità di esseri umani».
L’auspicio della coppia è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica. «Io e Jonathan siamo due ragazzi come tanti, non siamo due mostri. Ci mettiamo la faccia e usciamo allo scoperto perché mai ci era capitata una situazione del genere. Non abbiamo nulla da nascondere».
Immediata la solidarietà alla coppia del bagno: «Certi atteggiamenti sono inaccettabili ai nostri tempi» commenta a La Nazione Laura Nannetti della Società Porticciolo. Il sindaco di Rosignano, Daniele Donati, definisce l’ennesimo episodio di omofobia «anacronistico» e invita la coppia a far visita al Comune rendendosi disponibile sin d’ora disponibile, se lo vorrà, a celebrarne l’unione civile.
Sul suo profilo Facebook, Sendi Severini ha postato un’immagine insieme al suo compagno scrivendo che «l’amore vince su tutto e tutti, viva l’amore».
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PASQUALE QUARANTA , 2022-08-30 14:34:10 ,
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