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“Pestato a morte da 5 agenti mentre era inerme”: proteste in tutta l’America dopo il video dell’arresto di Tyre Nichols

“Pestato a morte da 5 agenti mentre era inerme”: proteste in tutta l’America dopo il video dell’arresto di Tyre Nichols

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DAL CORRISPONDENTE DA WASHINGTON. Il video che scuote l’America è stato diffuso ieri sera poco dopo le 19 dalla polizia di Memphis e rilanciato immediatamente della tv all news americana. Il video – in realtà sono quattro spezzoni ripresi della bodycam degli agenti e da una telecamera aerea fissa – documenta il fermo, la colluttazione, la fuga e infine la cattura e le botte, che gli agenti della polizia di Memphis, in Tennessee, hanno dato al 29enne nero Tyre Nichols.

L’episodio è successo alle 20:30 del 7 gennaio. Il ragazzo è deceduto tre giorni dopo in ospedale. Cinque poliziotti, anche loro afroamericani, coinvolti nel pestaggio sono stati subito licenziati dalla polizia, giovedì sono stati incriminati di omicidio di secondo grado, aggressione e rapimento aggravato. Quattro di loro sono usciti su cauzione. Fanno tutti parte di un’unità chiamata Scorpion (Street Crimes Operation to Restore Peace in Our Neighborhoods) creata nel 2021, non nuova a usare la mano pesante. Tanto che da più parti di chiedeva lo scioglimento.

Usa, il video dell’arresto di Tyre Nichols: 5 agenti si accaniscono sul 29enne che morirà in ospedale



Una dozzina di città americane hanno mobilitato tutte le forze dell’ordine per le proteste, alla diffusione del video, come nel 1992 a Los Angeles dopo l’uccisione di Rodney King. Nella città del Tennessee i manifestanti hanno bloccato il ponte dell’Interstate 55 che attraversa il fiume Mississippi e porta verso l’Arkansas. A Washington decine di manifestanti si sono radunati a Lafayette Park, vicino a Black Lives Matter Plaza, e in K Street mentre a Boston hanno marciato lungo Tremont Street, creando problemi al traffico cittadino. La Nbc segnala manifestazioni di protesta anche a Sacramento, San Francisco, Atlanta, Asheville, Filadelfia, Providence e Dallas.

Le autorità, la abitazione Bianca e anche la madre di Tyre si sono appellati ai cittadini affinché protestassero in modo pacifico.

I quattro video scandiscono le fasi. Nel primo si vede il fermo del giovane. La causa è guida pericolosa, ma non si capisce cosa faccia scattare l’alterco e la reazione dei poliziotti. Il giovane urla «mamma, mamma, mamma» e chiede con l’angoscia nella voce cosa sta accadendo «dannazione non ho fatto niente, sto andando a abitazione», mentre gli agenti gli intimano di «stare a terra». Qui viene spruzzato dello spray al peperoncino. Finisce negli occhi di un agente. Passano lunghi minuti in cui si vede il poliziotto gettarsi acqua sugli occhi. Tyre si divincola e fugge.

Nel secondo spezzono c’è la caccia al ragazzo e poi l’arresto. Una terza parte è perlopiù oscurata, la bodycam è guasta, si sentono delle voci.

È l’ultimo però il video cui hanno fatto riferimento in questi giorni l’Fbi e la polizia locale. Quello in cui, per usare le parole dell’avvocato della famiglia, Ben Crump, «Tyre è stato picchiato come una pignatta». «L’hanno preso a calci come una pallone da football», ha invece notato il marito della madre, Rodney Wells.

Calci, pugni, un bastone di metallo. La telecamera è appesa a un palo della luce e raccoglie le testimonianze più forti. Si vedono i poliziotti fumare come se tutto fosse tranquillo, non ci sono solo i cinque incriminati, ma sono almeno una decina. L’ambulanza con due paramedici – sospesi e anche loro sotto inchiesta, non la stessa dei cinque poliziotti – arriva dopo 22 minuti. Tyre è accasciato e appoggiato a una vettura e gli urlano: «Siediti, figlio di puttana». Nessuno gli presta soccorso. E solo dopo mezz’ora Tyre riesce a parlare, dicendo che non riesce a respirare.

Il resto viene dai verbali e dai resoconti medici. Lo portano in ospedale. Alle 4 del mattino il medico telefona alla madre, le chiede come mai non è qui, il figlio sta andando in arresto cardiaco. Ma alla donna, Row Vaughn Wells, poco prima la polizia aveva impedito di entrare poiché Tyre è «in arresto». Quando arriva in ospedale a notte fonda, «Tyre non è più fra noi», ha detto. Il 10 gennaio è deceduto per emorragia probabilmente a causa del pestaggio.

Le immagini hanno fatto il giro del Paese, la figlia di Rodney King si è detta «stufa e amareggiata». I sindaci delle città nel pomeriggio avevano tenuto una riunione d’emergenza con i funzionari della abitazione Bianca.

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alberto simoni , 2023-01-28 07:12:26 ,
www.lastampa.it

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