sanita’
Mezzogiorno, 8 maggio 2022 – 11:47
Un malore ha causato il decesso di Benedetto Pepe, coordinatore nazionale del sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria. E il Saues accusa: «Mancata tempestività intervento 118»
di Anna Santini
Non c’è solo il caos Cardarelli, con un pronto soccorso stracolmo di barelle, a evidenziare le enormi criticità della sanità campana. Ora è deflagrata un’altra emergenza, altrettanto inquietante: la carenza del servizio di soccorso del 118. E l’accusa è ancora più rilevante perché arriva da medici. Che hanno assistito alla morte di un loro collega in attesa dell’arrivo, in ritardo, di un’ambulanza.
I tentativi di rianimarlo
Ieri sera, 7 maggio, al ristorante «Falanghina» di Pozzuoli era in corso una cena tra medici. Una decina di persone, locale dedicato interamente a questo evento. Quando un malore ha colpito Benedetto Pepe, coordinatore del Saues, il sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria. Alcuni colleghi sono immediatamente intervenuti per prestare il primo soccorso, altri hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza del 118. Ma, nonostante i tentativi dei medici presenti, Pepe è deceduto nel ristorante prima dell’arrivo dell’ambulanza.
Le cause del malore
Il medico, psichiatra e padre di due figli, è stato colpito da una fibrillazione ventricolare che ha poi provocato un arresto cardiaco. Le condizioni di Pepe sono apparse subito complicate, anche perché durante il malore stava mangiando e il cibo ha ostruito le vie respiratorie. I colleghi hanno tentato di rianimarlo, poi sul posto sono arrivati anche i familiari. Ma ogni tentativo è stato inutile.
Ficco: «Ritardo nel soccorso»
«Pepe era un medico psichiatra tra i più attivi del nostro sindacato, padre esemplare, raro esempio di generosità sul lavoro e nella vita sociale – dice Paolo Ficco, presidente del Saues – il dolore per la sua scomparsa è unito al rammarico per la mancata tempestività dell’intervento dell’ambulanza del 118 lungamente attesa nel ristorante laddove i medici presenti si erano prontamente attivati per praticare i primi possibili soccorsi del caso».
L’arrivo dell’ambulanza
Da quanto confermano i responsabili del servizio 118 dell’area flegrea, dal momento della chiamata fino all’arrivo dell’ambulanza sono trascorsi tredici minuti. Troppi per poter salvare Pepe, ma non molti per un sabato sera e un’area così vasta come quella flegrea. Perché qui la rete dell’emergenza sconta una evidente carenza organica. Sono operative 23 ambulanze su tutto il territorio, con una media di 400 chiamate al giorno per gestire una copertura dei soccorsi su un milione e trecentomila abitanti.
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8 maggio 2022 | 11:47
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