Product Description
Price: [price_with_discount]
(as of [price_update_date] – Details)
[ad_1]
Tito Maria Imperiale, meglio noto come el sior Titìn per via della bassa statura, vicecapocronista e firma illustre dell’«Eco del Garda», si apre ai lettori rivelando le proprie ossessioni private, a cominciare dalle perversioni condivise con la moglie che l’ha da poco abbandonato. Nel farlo, svergogna il mondo provinciale che lo circonda: un mondo di egoismo e vacuità, noia e dissipazione, in cui tutti nascondono una depravazione e l’unica smorfia etica è un moralismo ipocrita; in cui c’è chi gira un sequel del Salò di Pasolini nei luoghi reali della Repubblica Sociale e chi, nostalgico, insegna agli eredi motivetti del Ventennio. Francesco Permunian ci trascina di nuovo nel suo teatrino dell’assurdo affollato di marionette farneticanti. L’aberrazione e la turpitudine diventano in questo Elogio neutre manifestazioni di una società priva di rotta, in cui non pare concepibile trovare un indirizzo né un senso che sorpassino l’istante. Nelle grottesche avventure dei protagonisti, riportate da un narratore non sempre affidabile, alla satira esplicita e asperrima si uniscono un’ironia più sottile e un’amarezza di sfondo: Elogio dell’aberrazione è un pugno in faccia che si prende ridendo.
Editore : Ponte alle Grazie; New – Revised edizione (7 novembre 2022)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 208 pagine
ISBN-10 : 8868338742
ISBN-13 : 978-8868338749
Peso articolo : 505 g
Dimensioni : 20.6 x 1.7 x 14 cm
[ad_2]
Ma i critici li leggono i libri che recensiscono? Bruttissimo
Anche leggendo le valutazioni dei critici sopra riportate, non si capisce se si parla del libro o dellâautore. Ce nâè una addirittura di Camilleri forse dallâoltretomba, o che forse riguardano capacità diverse dellâautore, ma allora perché metterle nella descrizione del libro che si sta acquistando? Per me è âpubblicità ingannevoleâ oltretutto non meritata. Era appena stato pubblicato il libro e avevo letto una recensione in un giornale. Sembrava fosse a metà tra i vecchi libri di David Madsen (cuoco eretico..nano gnostico..), con un poâ di goliardia alla Tinto Brass, in un ambiente provinciale alla Vitali. Anche la copertina inganna. Il libro è veramente brutto e tristissimo, agli antipodi di quanto avevo immaginato sulla base della descrizione, non câè sesso e ancor meno erotismo, in alcuni punti solo volgarità . Per fortuna, se non lo si pagasse a peso dâoro per un Kindle, è corto, come lo sono i capitoli che per inciso non si capisce nemmeno se appartengono alla stessa storia, o siano di fatti non correlati. Lâunica cosa chiara é che la moglie del personaggio principale è scappata con un padroncino di un camion per lo spurgo, forse perché lo scrittore lo ripete molte volte, come lettore avrei fatto lo stesso, se ne avessi avuto la possibilità .