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Parigi, 1929. Simone è una ragazza curiosa, vivace e intelligente, e ha un grande sogno: diventare una scrittrice. Nonostante il parere contrario della famiglia, soprattutto del padre, severo e tradizionalista, Simone dopo il liceo si iscrive all’Università. Sono anni decisivi per lei, di studi letterari, di amicizie profonde e di incontri importanti. Ed è proprio nelle aule dell’École Normale Supérieure che Simone conosce l’uomo destinato a diventare il suo compagno di vita: Jean-Paul Sartre, di poco più grande di lei, apprezzato e conosciuto nell’ambiente universitario per le sue idee filosofiche e il suo carisma. Entrambi si sentono immediatamente legati, perché hanno interessi culturali comuni, ma soprattutto hanno la stessa visione del mondo e dell’amore, fondata sulla libertà assoluta e sul rifiuto di ogni vincolo e costrizione. Con Sartre, Simone condivide la vita privata ma anche il lavoro di scrittrice e l’impegno politico, frequentando i caffè della Rive Gauche, animati da artisti e intellettuali, e viaggiando per portare avanti le proprie battaglie, in una relazione aperta e appassionata che li porterà ad affrontare anche la guerra e la separazione, per poi ritrovarsi e non lasciarsi mai più. Con il suo romanzo, Caroline Bernard ha voluto rendere omaggio a questa grande donna che non si è accontentata di conquistare la propria libertà, ma che, attraverso i suoi scritti e le sue lotte, ha aperto la strada verso l’emancipazione a tutte le donne.
Editore : TRE60 (24 febbraio 2022)
Lingua : Italiano
Copertina rigida : 352 pagine
ISBN-10 : 8867026828
ISBN-13 : 978-8867026821
Peso articolo : 480 g
Dimensioni : 14.5 x 3.2 x 22.1 cm
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Immersivo e stimolante
Se si ama Parigi e il femminismo è il libro perfetto, stimolante ed immersivo
Noioso
Non so se è la scrittura dell’autrice o la vita della De Beauvoir, ma sono arrivata a metà e non vado oltre. E io raramente non termino un libro. Però questa storia è indisponente, almeno per me. L’autrice si capisce che ama molto la De Beauvoir e ha ricavato molti dettagli dai suoi diari, ma il modo in cui racconta la vita della scrittrice è veramente noioso. E tra l’altro si ha l’impressione che il modo in cui vivesse la De Beauvoir fosse piuttosto artificioso. Una ribellione quasi forzata, non spontanea. Ho avuto questa impressione. In sostanza il libro non mi è piaciuto, fin dove lo ho letto. Ma non penso che l’altra metà sia diversa