Product Description
Price: [price_with_discount]
(as of [price_update_date] – Details)
[ad_1]
La biografia del misterioso e inafferrabile leader dei Talebani che da dieci anni tiene in scacco il più potente e tecnologico esercito del mondo. Una storia che inizia con un ragazzo diciottenne che si batte contro gli invasori sovietici e in battaglia viene ferito irrimediabilmente a un occhio, se lo strappa, si benda da sé e torna a combattere. Che prosegue con quattro ragazzi, Omar, Ghaus, Hassan e Rabbani, che sulla piazza del loro povero villaggio, Singesar, decidono di fare qualcosa contro le prepotenze, gli abusi, le violenze, gli stupri, gli assassinii dei “signori della guerra” che, impegnati in una feroce lotta per il potere, agiscono nel più pieno arbitrio. Nasce così il movimento talebano che nel giro di soli due anni (1994-96), grazie all’appoggio della popolazione, sconfiggerà i “signori della guerra” riportando l’ordine e la legge, sia pur una dura legge, la sharia, nel Paese di cui Omar diventerà la guida. Ne vien fuori il ritratto di un uomo singolare, riservato, di poche parole ma attento a quelle degli altri, timido, quasi umile, e anche per questo adorato dai suoi, ma per nulla cupo, ironico e sarcastico, che arrivato al potere continuerà a condurre la vita spartana di sempre e non lo userà per arricchirsi o ritagliarsi privilegi ma per inseguire un suo sogno. Quello di un Afghanistan finalmente unificato e pacificato, lontanissimo dagli stili di vita dell’Occidente.
ASIN : B0067K1WJA
Editore : Marsilio (13 aprile 2011)
Lingua : Italiano
Dimensioni file : 947 KB
Da testo a voce : Abilitato
Screen Reader : Supportato
Miglioramenti tipografici : Abilitato
Word Wise : Non abilitato
Memo : Su Kindle Scribe
Lunghezza stampa : 157 pagine
[ad_2]
Libro molto interessante…
…e lucidamente obiettivo, sulla figura del Mullah Omar e sulla storia del suo movimento. Aiuta a mettere gli occhiali sulla miopia della disinformazione che subiamo riguardo ai “buoni” (americani ed alleati) e “cattivi” (Talebani). Un gran bel libro, per chi chiaramente è appassionato di geopolitica mediorientale, che aiuta a riflettere con lucida obbiettività sul disastro Afghanistan creato dall’occidente, e che in gran parte riesuma la figura di Omar, come “incarnazione del Male”. Purtroppo questi libri andrebbero volantinati da un aereo per fa riflettere molta gente sulla disinformazione che ci attanaglia. à un “trittico” che consiglio assieme a “Talebani” di Ahmed Rashid, ed al capolavoro premio Pulitzer 2016 di Joby Warrick: “Bandiere Nere, la Nascita dell Isis”.
Uno squarcio alla propaganda per scoprire le menzogne
Caso vuole che io abbia letto questo libro negli stessi giorni in cui si svolge il processo a Julian Assange per i Wikileaks, processo al quale è stato dedicato un ampio servizio da parte della trasmissione “Presa diretta” condotta da Riccardo Iacona. Ebbene la visione del suddetto servizio, unitamente alla lettura di questo libro che parimenti riporta interviste a Gino Strada, documenti del Pentagono e servizi di intelligence occidentali, i famosi wikileaks appunto (mica dichiarazioni di qualche fazioso), spalancano un cancello sull’edificio di menzogne che da decenni i mass media occidentali confezionano quasi quotidianamente per tenere buona l’opinione pubblica occidentale, per non disturbare i padroni delle multinazionali, in primis quelle dei mercanti d’armi che incessantemente lucrano sulla sofferenza più atroce della gente comune, rea soltanto di essere nata in un paese che a causa della cultura diversa noi reputiamo “non rilevante”.Massimo Fini illustra passo dopo passo, come se non si sapesse già , come la scusa dell’attacco terrorista a New York e la fantomatica caccia a Bin Laden non siano state altro che scuse per poter invadere un paese che nulla aveva a che vedere con quella strage. Mostra come gli Stati Uniti in primis, a cui supinamente si sono accodati diversi stati europei (non ultimo l’Italia) abbiano tenuto una condotta scellerata, responsabile non solo di tante atrocità mortali, ma anche della disgregazione economica, sociale e morale di un paese. Contro tutto questo e la spessa cortina di mistificazioni si è battuto per una dozzina d’anni il mullah Omar cui è dedicata questa biografia. Un uomo sostenitore di una cultura certamente retrograda, arcaica e per sua stessa dichiarazione “medievale”, ma innegabilmente fondato su una fede autentica, un disprezzo assoluto per le ricchezze materiali, una morale rigorosa e generosità incondizionata. Cresciuto dalla guerra (prima contro l’URSS, poi contro i signori della guerra e infine contro la coalizione occidentale), coraggioso, mai domo nel rigettare con forza tutte le storture con cui gli USA (primo tra tutti gli stati canaglia del pianeta) hanno cercato di corrompere, sfruttare, contaminare e fiaccare un popolo fiero della sua storia e della sua indipendenza.La prosa di Massimo Fini è assolutamente scorrevole, asciutta, scevra di qualsiasi piaggeria che possa adulare il lettore. Con la sua paziente raccolta di documenti redatti dagli stessi apparati occidentali, insospettabili di qualsiasi mistificazione, lui non fa altro che mettere meglio a fuoco la verità , e non è certo tipo da curarsi se i lettori avranno la forza di riconoscere che vivono in un mondo che si regge sulle menzogne più spudorate, un “Truman show” di proporzioni planetarie, oppure preferiscono voltarsi dall’altra parte per poter continuare a pensare che “comunque i buoni siamo noi, i cattivi sono loro”.
Ottimo libro per capire come realmente stanno le cose
Il libro scorre molto velocemente ed è scritto molto bene. Non è una vera e propria biografia ma un racconto della situazione socio politica dell’Afghanistan mentre Omar era a capo dei Talebani.Ho dato quattro stelle perché penso che l’autore abbia inserito nel libro una grande quantità di sue opinioni, cosa che non mi aspetto in una biografia. Opinioni sacrosante e a mio avviso corrette ma che comunque non reputo dovessero essere riportate.Per il resto era quello che mi aspettavo: un racconto sulla verità di un Paese martoriato da interessi economici e politici occidentali.
Una garanzia
Massimo Fini è sempre una garanzia.Pur essendo di parte (chi conosce il pensiero di Fini lo sa) il libro è uno dei migliori in lingua italiana sull’argomento.Si legge bene e tiene il ritmo come fosse un romanzo.
Altri tempi!
Il libro si legge tutto d’un fiato. La scrittura è rapida, senza fronzoli e appassionata. Le idee espresse possono essere non condivisibili, ma certamente non lasciano il lettore indifferente. Un’interpretazione originale e affascinante di un personaggio avvolto nel mistero e poco conosciuto in Occidente e per questo tanto odiato. Un’ottima occasione per ascoltare una voce fuori dal coro e per farsi un’idea, per una volta, distante dal pensiero delle masse.
Libro per guardare le cose da un altra prospettiva
Ho appena finito di leggerlo, consigliatissimo, fa guardare sotto un altra luce un popolo che noi frettolosamente definiamo “barbaro”, ma che in realtà ha un suo modo di fare e di vivere, niente affatto sbagliato.Un popolo che conserva valori da noi abbandonati, il loro leader è appunto frutto di quel popolo, una figura per molti aspetti ammirevole, sicuramente degna di rispetto
Interessante
Ben scritto, rivela alcuni interessanti retroscena utili alla comprensione del mosaico afgano. Qualche pagina in più non avrebbe fatto male all’approfondimento e la scarsità di fonti e notizie autentiche sul Mullah Omar alla fine incide sulla qualità del libro.
Datato e fazioso ma attuale
Fini non prova neanche a nascondere la sua simpatia per il Mullah Omar e questo è un bene perchè contribuisce a chiarire subito molti aspetti del libro. Il libro è del 2011 ma ha mantenuto la sua attualità e anzi molte delle riflessioni che vengono fatte sono validissime anche per l’attualità .