Product Description
Price: [price_with_discount]
(as of [price_update_date] – Details)
[ad_1]
Infernorama rappresenta l’immagine d’apertura di un dittico che muove da sette dannati dei gironi infernali e arriverà a tre beate nell’alto dei cieli.
Nero, Bestia, Artista, Versiera, Schizzo, Freño e Jojo, ognuno dei sette protagonisti del presente libro rappresenta un peccato capitale.
L’evolversi dei loro rapporti e le vicende in cui incorreranno sono la plastica rappresentazione dell’inferno sulla Terra con tutti i suoi vizi, la sua spietatezza e il suo sangue.
Infernorama è un coro di condannati, uno spaccato di vite spacciate, è ciò che succede quando la speranza si spegne.
Lasciate ogni speranza voi ch’entrate.
Acquista ora INFERNORAMA. Scorri verso l’alto e clicca su “Acquistare adesso con 1-Click” per intraprendere un viaggio ai confini dell’Inferno terrestre…
Editore : Gilgamesh Edizioni (15 dicembre 2020)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 285 pagine
ISBN-10 : 8868675218
ISBN-13 : 978-8868675219
Peso articolo : 435 g
Dimensioni : 13.97 x 1.83 x 21.59 cm
[ad_2]
Assolutamente consigliato
Caotico, dissacrante, un caleidoscopio di esperienza/e, ricordi di inferni vissuti che hanno bruciato alcuni di noi, un linguaggio neoclassico che cerca di dare ordine al caos dell’oggi. Le immagini viaggiano velocemente nella mente e prendendo forma con le parole del libro. I personaggi assumono sembianze conosciute e familiari fino a farti trasalire. Una narrazione permeante, non di semplice lettura, che rende porosi i confini tra ricordo e immaginario letterario. Lascia aperta una domanda alla quale io stessa non so rispondere… Siamo lupi inconsapevoli di essere alla catena?
Senza capo né coda
Il libro mi è stato regalato da un amico che, da quel giorno, guardo con una punta di disprezzo.Forse la cosa peggiore che abbia mai letto, un pulp dozzinale scritto male e pensato peggio. Pesante, artificiosamente arzigogolato, artificiosamente cupo, artificiosamente disperato, un esercizio di stile fallito miseramente. Uno scimmiottamento di una poetica cannibale che scade rapidamente nel grottesco. Nel complesso un romanzetto dilettantesco che non vale la metà del suo prezzo. Lasciate perdere.
Diorama senza dio
Per recensire questo libro ci si siede davanti al PC, mica basta qualche frase veloce schizzata sullo smartphone. Già , perché quella che a una lettura distratta può apparire una delle tante storie pulp, si rivela invece qualcosa di diverso, molto più profondo, pruncipalmente grazie allo stile: Fabio Giagnoni è un eccellente narratore, che ci trasporta in un vortice di violenza, riflessioni, analisi psicologiche, digressioni politiche. Cambi di narratore e di stile, sempre sostenuti da una lignua impeccabile, non stancano il lettore che avidamente divora le pagine di questo viaggio in un inferno terreno, presente, plausibile. Inferno creato dai suoi protagonisti per i quali non ho mai provato empatia, li avrei volentieri osservati sprofondare in un baratro oscuro, posto poi tendere la mano all’utimo minuto ad Artista, per alcune sue sparate troppo sagge per non perdonarlo, e Jojo, unica anima sincera.
Infernorama, libro soddisfacente!
Non mi aspettavo granché, ma devo ammettere che ne sono stata piacevolmente colpita. Giagnoni ha uno stile di scrittura che trasmette la frenesia e lo stato ansiogeno degli eventi. à scorrevole, lineare, non ci sono astrusi passaggi oscuri. I personaggi sono ben caratterizzati, e anche se lâintento dellâautore è quello di creare distacco fra loro e il lettore, è impossibile non affezionarcisi un poâ.Devo dire, però, che ho trovato delle frasi che non mi sono piaciute molto, infatti, screditano la figura della donna e in una società come quella di oggi non mi sembra il caso affermare determinate cose in un libro.A parte questa cosa per il resto ho trovato la lettura piacevole.
La sensazione scordata della dipendenza da lettura
La prima cosa che arriva dopo averlo chiuso, è la voglia di rileggerlo. Non subito, lasciarlo decantare un po’ prima. Perché nel divorarlo troppo è stato perso, riflessioni in primis di una visione del mondo cruda ma reale, di sentimenti contrastanti che suscita, che toccano. Di immagini concrete che segui come scene di un film Di un linguaggio colto in un epoca in cui la cultura è tristemente decaduta.La sensazione che resta è il piacere dimenticato, di riscoprire che ancora esiste un libro che genera un ardente bisogno di essere letto, di dover necessariamente trovare il tempo per farlo…in mezzo a tanta letteratura che sprizza spesso solo noia. Come i suoi personaggi dipendenti da qualcosa, il lettore lo diviene dalle pagine
Meglio non comprare
Che noia la lettura……..
imbarazzante
LIbro imbarazzante, letto solo perché me lo ha regalato l’autore
Una vera sorpresa
L’inferno dantesco è un universo estremamente abusato nel senso che è stato teatro di moltissimi romanzi alcuni dei quali pessimi. Devo dire che questo invece è una grande sorpresa! Mi piace come vengono descritti i personaggi e come l’autore renda impossibile anche solo provare a giustificarli. E un libro che fa riflettere ed è scritto davvero molto bene. Consigliatissimo!