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(as of Sep 07, 2024 17:31:39 UTC – Details)
Sirmione, notte di san Martino dell’anno 1276. Alla testa dei suoi soldati Alberto della Scala, fratello di Mastino I, signore di Verona, entra con il vescovo-inquisitore della città nel piccolo borgo fortificato sul lago di Garda, cattura circa duecento credenti catari.
Esuli di Francia, avevano trovato qui il loro ultimo fatale rifugio. Condotti a Verona, processati innanzi al tribunale della Santa Inquisizione, torturati condannati per eresia senza ritrattare, vengono arsi vivi in Arena due anni dopo.
Tra loro Flora, giovane sposa e madre. La sua struggente storia d’amore col giovane balivo Leonardo è l’asse portante attorno al quale si muovono servi, inquisitori, papi, imperatori.
E Guglielmo, figlio di Flora e gli altri figli piccoli dei catari, che fine hanno fatto dopo la tragica notte di Sirmione?
Sono loro il dito misterioso di Dio, la pagliuzza capace di rovesciare il tavolo su cui i potenti scrivono la storia. Attraverso i bambini tutto il sangue versato dai grandi verrà riscattato.
E Flora? Il finale: inatteso.
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Dall’editore
Ancora sangue e roghi. Sempre. Non ha mai fine il tempo di Caino.
“…et Flora Garcias comburatur”sentenziò l’inquisitore. Sporca, con la tunica lacera e incrostata di sangue, la donna fu condotta in mezzo all’arena di Verona. Le mani legate dietro la schiena, gonfie, livide per la stretta della corda…
Sirmione, notte di san Martino dell’anno 1276. Alla testa dei suoi soldati Alberto della Scala, fratello di Mastino I, signore di Verona, entra con il vescovo-inquisitore della città nel piccolo borgo fortificato sul lago di Garda e cattura circa duecento credenti catari esuli di Francia che avevano trovato qui il loro ultimo fatale rifugio.
Condotti a Verona, processati innanzi al tribunale della Santa Inquisizione, torturati, condannati per eresia senza ritrattare, vengono arsi vivi in arena due anni dopo. Tra loro Flora, giovane sposa e madre. La sua struggente storia d’amore col giovane balivo Leonardo è l’asse portante attorno al quale si muovono servi, inquisitori, papi, imperatori. E Guglielmo, figlio di Flora e gli altri figli piccoli dei catari, che fine hanno fatto dopo la tragica notte di Sirmione? Sono loro il dito misterioso di Dio, la pagliuzza capace di rovesciare il tavolo su cui i potenti scrivono la storia.
Attraverso i bambini tutto il sangue versato dai grandi verrà riscattato. E Flora? Il finale: inatteso.
Giorgio Montanari è nato a Soave (VR). Vive e lavora a Desenzano del Garda (BS). È stato docente di lettere prima e successivamente dirigente scolastico.
Ha pubblicato i seguenti romanzi: Nero (Helicon, 2017, vincitore del premio letterario Casentino), La notte del Quarto Stato (Giovane Holden, 2018, vincitore premio letterario Bukowskj), Le stanze segrete del cuore (Gruppo editoriale Mauri Spagnol, 2020), Di fango e di rose (Gruppo editoriale Mauri Spagnol, 2021).
La ragazza che parlava alle api è vincitore del Premio Letterario Nazionale per narrativa “Andrea Torresano” VIII Edizione 2022.
Editore : Gilgamesh Edizioni (17 marzo 2023)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 175 pagine
ISBN-10 : 8868676605
ISBN-13 : 978-8868676605
Peso articolo : 264 g
Dimensioni : 13.97 x 1.12 x 21.59 cm
un viaggio tra storia e cultura
Montanari intreccia un romanzo storico legato al catarismo gardesano con avvincente maestria e possibilità di una lettura polisemantica. L’attento lettore ritrova le tappe che hanno caratterizzato la storia medioevale del contesto gardesano, il ruolo del Monastero di Santa Giulia di Brescia e il modus operandi dell’Inquisizione che tornerà nei medesimi luoghi nel 1600, ma anche un gioco di significati che richiamano il mito. Il rapporto tra le donne e le api, tra la purezza e il bacio delle produttrici di miele ha radici molto lontane che sono sopravvissute nell’immaginario collettivo fino a noi, prima di Montanari anche Pennacchi le aveva richiamate nelle letteratura contemporanea. Tutto questo arricchimento arriva tra le pagine di una grande storia d’amore: amore di coppia, amore filiale, amore materno, amore per la propria fede. Un gioiello che esalta ancor di più quella perla tra le penisole che è Sirmione, già cantata da Catullo e terra d’elezione della Callas.
Un altro mondo
Ti trasporta in un altro mondo
La ragazza che parlava alle api
Il libro è un lettura abbastanza interessante. Scritta bene. Parla di un periodo della nostra storia cristiana abbastanza nera, dove anche il prete-inquisitore dopo aver fatto di tutto e di più, sente nelle viscere il dubbio che lo assale, le notti insonni per quei tormenti e quelle torture inflitte li fanno dubbitare di essere poi un cosi bravo cristiano, rispettoso dei vangeli- visto il “Non Uccidere”. Infatti cerca di salvarsi l’anima cercando di aiutare i bambini abbandonati in fasce. Tutta la narrazione però ruota intorno alla storia d’amore di Flora che trova un lieto fine anche nel male più assoluto.
romanzo storico bello da leggere
A volte un poâ lungo nelle descrizioni storiche altre volte recupera con temi interessanti.Secondo me vale la pena leggerlo.
wow
Davvero, davvero bello. Si lascia leggere dâun fiato. Sembra un romanzo nero ma forse non lo è perché sfocia nel rosa. Scritto veramente bene, storia interessante e facile da leggere anche se ambientata nel lontano duecento. I personaggi, soprattutto quelli che non sono entrati nei libri di storia, sono delineati con tratto molto felice, in particolare Flora, la protagonista. Lâidea è originale e avvincente. La vicenda narrata, incentrata principalmente sulla appassionante storia dâamore di Flora, è ricca di sfondi storici tratteggiati in punta di penna con chiarezza e semplicità . Complimenti, scrivere un romanzo storico non è da tutti.
C’è sempre da imparare
Ho letto molti libri sul periodo dell’inquisizione ma non mi era ancora mai capitato di approfondire l’inquisizione fatta a Sirmione nei confronti dei Catari. Ho trovato il libro ben scritto e molto interessante.Particolarmente interessanti anche i dubbi che si instillano nella mente di Fra Timideo perchè generalmente non vengono mai sollevati dai vari scrittori. Non ho percepito Flora e le sue api come personaggio principale, spazia secondo me in vari personaggi senza mai sviscerarne veramente nessuno, lasciandolo fare al lettore, a parte appunto Fra Timideo. Nel complesso una buona e gradevole lettura.
Api
Romanzo a mio parere crudo. à scritto molto bene con citazioni in latino e relative traduzioni, ma fa toccare con mano il terrore. Si sentono gli odori, il dolore, la paura e la rabbia. Flora è insieme alle api una protagonista non sempre presente, ma determinante per gli eventi. All’inizio sembra un romanzo d’amore ma poi… Bisogna leggerlo per capire.
Storia e finzione intrecciate
Con un linguaggio ricercato e lâuso frequente di citazioni latine, Montanari ci accompagna a conoscere le vicende che portarono gli scaligeri a guadagnare la fiducia del Papa, pur con un passato ghibellino. Alle vicende storiche si alternano quelle private di alcuni personaggi che vivono a Sirmione: si tratta di esuli catari che dalla Francia hanno trovato riparo proprio nella cittadina sul Garda e vi prosperano in armonia. La loro pacifica società deve essere sacrificata per ragioni politiche mascherate da motivazioni religiose.Su tutto, le api, che intervengono nei momenti cruciali.Il romanzo può essere quindi letto seguendo le vicende dei protagonisti, ma anche utilizzato per conoscere la realtà storica con una narrazione che porta la linea del tempo avanti e indietro a cercare di volta in volta lâepisodio da incastrare nel racconto.