Product Description
Price: [price_with_discount]
(as of [price_update_date] – Details)
[ad_1]
Nella Milano del 1630 infuria la peste, ma Alma Osio non ha paura, è convinta che non morirà prima di aver compiuto la sua missione: vendicare sua madre e suo padre. Alma infatti è figlia della relazione proibita tra Virginia de Leyva, la Monaca di Monza, murata viva, e Giovan Paolo Osio, signore di Usmate, torturato e ucciso nelle segrete di un traditore.
Dopo una vita di fughe e molti compromessi con il destino, oggi Alma è una donna libera e ricca che può permettersi il maggiore dei lussi, la verità. Per trovarla però dovrà scendere nell’anima nera della città, tra feste equivoche in palazzi nobiliari, intrighi di aristocratici e prelati alla corte del Borromeo, delitti di artisti avidi di sangue quanto di ispirazione, mentre il suo passato la insegue a sua volta. Al suo fianco Dulce, l’amica e amante conosciuta in una casa di tolleranza spagnola, e un coraggioso cacciatore di lupi e di uomini che lei ha salvato dalla morte.
Marina Marazza firma l’ideale seguito del suo Io sono la strega, la vicenda di una donna decisa a placare la propria sete di giustizia. Intorno a lei, lo scenario straordinariamente vivido di una città travolta dal panico per un morbo che uccide senza distinzioni di classe o di censo. Personaggi di fantasia e figure realmente esistite si alternano in una Milano insieme manzoniana e incredibilmente contemporanea, in un romanzo storico che cattura come un noir.
ASIN : B08N8N5H5S
Editore : Solferino (12 novembre 2020)
Lingua : Italiano
Dimensioni file : 3596 KB
Da testo a voce : Abilitato
Screen Reader : Supportato
Miglioramenti tipografici : Abilitato
Word Wise : Non abilitato
Memo : Su Kindle Scribe
Lunghezza stampa : 302 pagine
[ad_2]
Fantastica avventura in unâepoca lontana
Adoro questa scrittrice. Eâ capace di trasportarti in quel periodo oscuro e terribile per le donne, e lo fa con una crudezza ed una sensibilità incredibili. Lâho letto dâun fiato, come tutti gli altri libri che ha scritto
Un romanzo ben costruito
Ottimo per rilassarsi
Una scrittrice storica dalle grandi capacità che però indulge eccessivamente nell’iperletteratura e si fa sfuggire il capolavoro
Circoli di nobili e pittori alla De Sade che uccidono artisticamente le vittime. Cortigiane bisessuali che gestiscono case di appuntamenti tipo Salon Kitty e segretamente sono vendicatrici mascherate dei torti arrecati dai potenti. Inquisitori perversi che profittano delle donne che processano. Fanatici religiosi che si fanno inchiodare su croci e finiscono storpiati e denunciano la propria moglie come strega. Nobili che violentano indifferenti le fantesche. Mogli povere e bellissime comprate da ricchi nobili che le fanno oggetto di sesso sadico. Fabbri storpiatori di bambini per il mercato dell’accattonaggio. Carnefici che si ritrovano ad uccidere la propria madre. Genitori che abusano delle figlie bambine. Mogli mussulmane infibulate e lapidate. Morti violente in gran numero nella cerchia della protagonista. La carrellata di atrocità ed efferatezze che Marina Marazza ci presenta nelle 377 pagine del libro sembra non avere fine.L’autrice fa eccessive concessioni ai gusti di un pubblico avido del sensazionalistico, del macabro, dell’orripilante, del truculento, che costituisce ormai una parte consistente dei lettori dei romanzi storici.à un peccato, perché le pennellate d’ambiente, la ricostruzione storica e la caratterizzazione dei personaggi sono eccellenti, per dire il meno, e la scrittura è efficace, serrata e piena di ritmo.Marina Marazza cade nell’errore di non pochi autori attuali di ritenere che il racconto storico, per essere interessante, vada infarcito di trame granguignolesche, sensazionalistiche, di trasposizioni nel passato di incongrue figure di serial killers, di detective (avete presente: “Aristotele indaga”â¦), di cospirazioni o società segrete alla Dan Brown che hanno nelle proprie mani addirittura le sorti della religione o dell’umanità ⦠eccetera eccetera. Come esempi di questa voga possono citarsi Marcello Simoni (“Il marchio dell’Inquisitore”), Valerio Evangelisti (il ciclo dell’inquisitore Eymerich), Alan Altieri (la trilogia di Magdeburgo), Richard Dubell (“Il testamento di Satana”) e molti altri.Scrittori più sobri, come Perez-Reverte, Conn Iggulden, Ken Follett, Harry Sidebottom, James Clavell, Malcolm Bosse, Guido Cervo, Melania G. Mazzucco, Kenneth Wishnia, Shusaku Endo, che sanno utilizzare il materiale che la storia mette loro a disposizione, senza bisogno di gonfiarlo, colgono risultati nettamente superiori.Ci si augura che Marina Marazza, nei suoi prossimi romanzi, ci regali un affresco storico di questo genere, vivo, sensibile, realistico, palpitante di personaggi vividi e credibili. In altre parole il capolavoro che è alla sua portata.
Bella storia
La storia è appassionante e anche la scrittura è intrigante, solo che, a mio avviso, ci sono troppi personaggi!Di ognuno si racconta la storia che però resta un pochino superficiale, poco approfondita.Nel complesso è comunque un bel libro e credo che leggero’ altro di questa scrittrice.
Molto bello.
Un romanzo che emoziona e che racconta la peste con le sue centinaia di cadaveri riversi nelle strade e raccolti ogni giorno dai monatti con i loro carretti. Ma racconta anche delle terribili esecuzioni portate avanti dall’inquisizione nei confronti di untori, ladri e presunte fattucchiere: mani amputate da boia pieni di zelo, ferri roventi, corde che straziano i corpi, decapitazioni, roghi e supplizi di ogni sorta, tutto sotto gli occhi rapiti della folla in visibilio nelle piazze, che arrivava ad applaudire tali macabri spettacoli. E poi storpiatori e stupratori di bambini indifesi vissuti in un epoca buia come quella del tardo medioevo… molto triste ma tutto vero e così magistralmente raccontato dalla Marazza, straordinaria scrittrice secondo il mio parere e di cui ho apprezzato anche la precedente opera sulla monaca di Monza. Spero che presto ci regali qualche altra perla. Grazie anche ad Amazon che dispone spesso di libri come questo, difficilmente reperibili su altri siti.
Splendido
Come tutte storie della Marazza anche questa merita di essere letta per la delicatezza e la profonditá con la quale descrive ogni personaggio. La sofferenza che li contraddistingue trasuda da ogni capitolo, da ogni descrizione, da ogni parola che ciascuno di loro pronuncia. Sublime, poetico e tragico al tempo stesso, Miserere è un fiume che ti travolge e ti porta improvvisamente in un altro posto, in un’altra epoca. Ne consiglio vivamente la lettura, l’ho trovato splendido.
Accattivante storia
Splendido affresco storico per un libro che tiene un ritmo piacevole e che a tratti è superlativo. Bellissima la capacità di catapultare il lettore nel periodo di riferimento e di narrare usi e abusi di un’epoca e un luogo segnati da peste, fanatismo, ignoranza, con splendide eccezioni. Mi è piaciuto tanto, complimenti.
Miserere
Miserere, scritto bene si…, ma la grandezza di Marina Marazza è nel suo romanzo storico Il segreto della Monica di Monza