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La storia di un legionario che abbandona la capitale per difendere ciò che rimane del glorioso Impero romano al confine danubiano. Un romanzo storico che trascende la storia e racconta i battiti di una vita che non si rassegna al disfacimento. Imperdibile!
È l’anno 1129 dalla fondazione di Roma (il 376 dopo Cristo). Marcello, giovane e brillante oratore, lascia la capitale, gli affetti e un avvenire sicuro per arruolarsi nelle legioni di stanza sul confine danubiano: si è infatti convinto che in tempi drammatici (i barbari premono da ogni parte) la parola “ornata” sia un’insopportabile menzogna e che solo la pratica delle armi possa costituire una seria verifica del proprio limite.
Tra partenza e ritorno (i fatti lo risospingeranno avventurosamente a Roma trent’anni dopo), vi sono esercitazioni, battaglie, rivolte, spedizioni in terra straniera; anche relazioni sentimentali, instabili come tutto ciò che nasce in una terra devastata…
Recensioni di alcuni lettori:
Non il solito libro di storia romanzata. Il protagonista, Marcello, diventa nel romanzo la coscienza di ROMA, racconta nella sua storia ciò che Roma era e diventa. Molto bello, introspettivo, sagace. (Steps)
Un romanzo storico autobiografico impregnato di una realtà ordinaria e credibile in cui il protagonista, Marcello, è presentato con una sensibilità tale che risulta impossibile non affezionarsi. La sua vita è segnata dal caos che regna nel periodo storico di riferimento, verso cui il protagonista tenta di opporre stoicamente resistenza. Lo stile dell’autore si conferma il fiore all’occhiello del romanzo, come nel precedente titolo (Re Infecta), e lo eleva ad un livello qualitativo ormai raro. (Andrea B.)
E non solo per i riferimenti agli Annali di Tacito, ma anche per la consistenza dei particolari sia nei dettagli della vita dei legionari che per il carisma e la competenza degli imperatori-generali…..le gentes Flavia, Ulpia, Claudia,….. in questo scenario assolutamente credibile si inseriscono, piacevolmente per il lettore, le vite romanzate dei protagonisti : centurioni, tribuni, legati… (Marco Talucci)
Mauro Novellini abita con la famiglia a San Martino dall’Argine, in provincia di Mantova, e insegna letteratura italiana e latina in un liceo del capoluogo. Con Nella legione di confine egli sperimenta il genere del romanzo storico e insieme quello dell’autobiografia: a narrare in prima persona è infatti il protagonista stesso, una volta giunto alla soglia dei cinquant’anni e alla fine della sua esperienza di soldato. Gli obiettivi dell’autore sono due: da una parte accendere i riflettori su un periodo piuttosto oscuro della storia romana, dall’altra dimostrare che in quella storia di violenza e di declino il nostro presente è già inscritto in gran parte come patrimonio genetico. Con Gilgamesh Edizioni Novellini ha già pubblicato nel 2015 Re infecta (un giallo ambientato nell’attualità e nel territorio mantovano), ormai alla seconda edizione.
Acquistalo subito! Scopri Nella legione di confine, il secondo capolavoro di Mauro Novellini, dopo Re infecta.
Dall’editore
La storia di un legionario che abbandona la capitale per difendere ciò che rimane del glorioso Impero romano al confine danubiano. Un romanzo storico che trascende la storia e racconta i battiti di una vita che non si rassegna al disfacimento. Imperdibile!
È l’anno 1129 dalla fondazione di Roma (il 376 dopo Cristo). Marcello, giovane e brillante oratore, lascia la capitale, gli affetti e un avvenire sicuro per arruolarsi nelle legioni di stanza sul confine danubiano: si è infatti convinto che in tempi drammatici(i barbari premono da ogni parte) la parola “ornata” sia un’insopportabile menzogna e che solo la pratica delle armi possa costituire una seria verifica del proprio limite.
Tra partenza e ritorno (i fatti lo risospingeranno avventurosamente a Roma trent’anni dopo), vi sono esercitazioni, battaglie, rivolte, spedizioni in terra straniera; anche relazioni sentimentali, instabili come tutto ciò che nasce in una terra devastata…
Recensioni di alcuni lettori:
Non il solito libro di storia romanzata. Il protagonista, Marcello, diventa nel romanzo la coscienza di ROMA, racconta nella sua storia ciò che Roma era e diventa. Molto bello, introspettivo, sagace. (Steps)
Un romanzo storico autobiografico impregnato di una realtà ordinaria e credibile in cui il protagonista, Marcello, è presentato con una sensibilità tale che risulta impossibile non affezionarsi. La sua vita è segnata dal caos che regna nel periodo storico di riferimento, verso cui il protagonista tenta di opporre stoicamente resistenza.
Lo stile dell’autore si conferma il fiore all’occhiello del romanzo, come nel precedente titolo (Re Infecta), e lo eleva ad un livello qualitativo ormai raro.(Andrea B.)
E non solo per i riferimenti agli Annali di Tacito, ma anche per la consistenza dei particolari sia nei dettagli della vita dei legionari che per il carisma e la competenza degli imperatori-generali…..le gentes Flavia, Ulpia, Claudia,…..
in questo scenario assolutamente credibile si inseriscono, piacevolmente per il lettore, le vite romanzate dei protagonisti : centurioni, tribuni, legati… (Marco Talucci)
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3,99 €€3,99 3,99 €€3,99
I romanzi dello stesso autore pubblicati da Gilgamesh Edizioni
Re infecta di Mauro Novellini Nella legione di confine di Mauro Novellini
Mauro Novellini abita con la famiglia a San Martino dall’Argine, in provincia di Mantova, e insegna letteratura italiana e latina in un liceo del capoluogo.
Con Nella legione di confine egli sperimenta il genere del romanzo storico e insieme quello dell’autobiografia: a narrare in prima persona è infatti il protagonista stesso, una volta giunto alla soglia dei cinquant’anni e alla fine della sua esperienza di soldato.
Gli obiettivi dell’autore sono due: da una parte accendere i riflettori su un periodo piuttosto oscuro della storia romana, dall’altra dimostrare che in quella storia di violenza e di declino il nostro presente è già inscritto in gran parte come patrimonio genetico.
Con Gilgamesh Edizioni Novellini ha già pubblicato nel Re infecta (un giallo ambientato nell’attualità e nel territorio mantovano), ormai alla seconda edizione.
ASIN : B085MWV1KX
Editore : Gilgamesh Edizioni (7 marzo 2020)
Lingua : Italiano
Dimensioni file : 2613 KB
Utilizzo simultaneo di dispositivi : illimitato
Da testo a voce : Abilitato
Screen Reader : Supportato
Miglioramenti tipografici : Abilitato
Word Wise : Non abilitato
Memo : Su Kindle Scribe
Lunghezza stampa : 290 pagine
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Il declino
Roma. Un mito. Un sogno. Che diventa realtà grazie a uomini duri temprati come le loro spade, forgiati dalle intemperie e dai fulmini dei loro dei!! Roma. Sorta dalle misere capanne di fango di pastori e contadini, divenuta per un millennio il faro della civiltà di tutte le terre estese dalle umide brughiere della Caledonia ai deserti infuocati dell’Africa e dalle mitiche colonne d’Ercole sin quasi ai fiumi della Mesopotamia. Ma ogni civiltà conosce la sua fine. Tanto più tragica quanto più grande essa è divenuta. E Roma non è da meno. à quel secolo che accelererà la sua completa fine che lo scrittore ci narra. Con la forza degli ideali dei protagonisti che si muovono su piani divergenti. Ideali per cui lotteranno , ciascuno a loro modo, nel tentativo inutile di arrestare l’inevitabile. Roma alla fine cadrà , schiacciata da cause interne e da pressioni esterne. Un romanzo che tocca nell’intimo del lettore, spettatore impotente delle scelte dei protagonisti, della miopia della politica, della nobiltà d’animo come della ferocia e dell’inutilità di qualsiasi guerra.
Nella legione i confine
L’impostazione è autobiografica e racconta le vicende di un giovane dedito allo studio della retorica che sente il dovere morale di arruolarsi nell’esercito per dare il suo contributo per difendere Roma e l’impero dalle invasioni barbariche che ne minacciano l’esistenza. Non un romanzo epico, le battaglie ci sono ma sono caratterizzate da singoli episodi vissuti in prima persona. In realtà incombe nel libro una atmosfera cupa e malinconica nella consapevolezza dell’imminente fine dell’impero. Il protagonista ferito gravemente a Fiesole nella sua ‘ultima battaglia contro i Goti, viene portato a Roma da cui manca da 30 anni, guarisce ma scappa lontano insieme ad una prostituta conosciuta in gioventù forse per non assistere alla tragedia finale. Nick.
non ne ho trovato
libro prolisso. A prescindere dalla descrizione del periodo storico abbastanza scontata la narrazione è lenta ripetitiva e priva di spunti emozionanti e/o interessanti. finale scontato
Il percorso interiore di un soldato
Un soldato racconta la guerra: un tema di grande attualità . Soltanto che il soldato in questione è Marcello, legionario della Roma imperiale che combatte a difesa del confine danubiano nel 376 d.C. Da buon conoscitore sia della materia trattata che dellâanimo umano, lâautore ha il merito di farci cogliere dellâuna e dellâaltro gli aspetti più inquietanti e meno esplorati, che si accaniscono a riproporsi con lo stesso schema nel corso dei secoli. Dalla sua sapiente narrazione emerge che il passato proietta la sua ombra sul presente e che il campo di battaglia è in realtà un percorso interiore. Così unâopera catalogata ufficialmente come romanzo storico non è destinata solo agli appassionati del genere, ma a tutti coloro che vogliono perlustrare gli oscuri anfratti della psiche.
Recensione del libro “La donna del tribuno”
Romanzo storico ambientato nel III secolo d.c. Nonostante si tratti di un’opera di pura fantasia delinea un quadro realistico e veritiero della situazione dell’impero romano, frustrato dalla sua stessa elefantiasi e dalle lotte intestine che, unitamente alle pressioni dei “barbari”, ne minavano la sicurezza. Un libro piacevole e di facile lettura, che consiglio caldamente agli amanti di questo genere letterario.Giancarlo Delponte
buon libro
buon libro storico
Una prosa antica
un diario di una ricerca intima del valore dell’azione rispetto a quello della parola per difendere i valori di un mondo che inesorabilmente sta per finire. Grande prosa che adotta i classici con sapienza lasciando al lettore una visione intima e poetica.
NON è un romanzo storico
Il romanzo meno avvincente che io abbia mai lettonon che sia scritto male ma non devo aver capito che NON era un romanzo storico, bensì una sorta di racconto trasversale a qualsiasi ambientazioneuno sfoggio di capacità letterarie (evidenti le doti lessicali dell’autore) “infilato” a forza in un mercato fiorente (quello dei romanzi storici) cui però non appartiene