Product Description
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Il saggio è la forma prediletta da Adorno, accanto all’aforisma, poiché rientra nel pensiero asistematico, che non sussume il particolare alla totalità, ma lo spreme in quanto frammento, la realtà stessa essendo frammentaria e trovando «la propria unità attraverso le fratture, non attraverso il loro appianamento», sicché il saggio «deve far risplendere la totalità senza peraltro asserirne la presenza». E molte di queste «note» sono veri e propri saggi da allineare ai piú famosi dell’autore.
Accanto a contributi teorici fondamentali come La posizione del narratore nel romanzo contemporaneo o quello sull’Impegno, in cui Adorno motiva in polemica con Sartre e con Brecht il rifiuto di questa abusata categoria, si troveranno qui analisi impreviste e quanto mai illuminanti della poesia di Hölderlin, Heine e George, di Balzac, Proust e Valéry, della scena finale del Faust e di Finale di partita di Beckett.
Per questa nuova edizione, Sergio Givone ha selezionato i saggi letterari piú rappresentativi di Note per la letteratura, oltre a ripescare il fondamentale saggio su Kafka, originariamente in Prismi.
ASIN : B007BYRYLG
Editore : EINAUDI (28 febbraio 2012)
Lingua : Italiano
Dimensioni file : 530 KB
Da testo a voce : Abilitato
Screen Reader : Supportato
Miglioramenti tipografici : Abilitato
Word Wise : Non abilitato
Memo : Su Kindle Scribe
Lunghezza stampa : 296 pagine
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Versione antologica dimezzata dei due volumi omonimi usciti nel 1979
«Noten zur Literatur» uscì originariamente negli anni ’50 e ’60 in tre volumi, in seguito ripubblicati uniti nel Band 11 (1974) delle «Gesammelte Schriften» di Adorno, edite da Suhrkamp. In edizione italiana, «Note per la letteratura» uscì invece nel 1979 in due volumi (vol. 1: 1943-1961; vol. 2: 1961-1968) nella collana “Einaudi Paperbacks”. L’edizione italiana di allora, senza alcuna Prefazione ma INTEGRALE, fu il frutto dell’instancabile lavoro del bravissimo Enrico De Angelis. In quel periodo, quest’ultimo curò, infatti, sempre per Einaudi anche la prima traduzione italiana della «Teoria estetica» (1975) del nostro Adorno, e l’unica traduzione italiana della monumentale «Sociologia dell’arte» (1977) di Arnold Hauser in 3 volumi. Ben presto «Note per la letteratura» divenne un articolo raro, quasi da collezionismo, in cui ci si poteva imbattere soltanto a fatica (quasi mai comunque nei due volumi insieme), spulciando nelle bancarelle e/o negli scaffali di qualche negozio Libraccio. La riedizione di quest’opera rappresentava, dunque, un’esigenza impellente per ogni amante e/o studioso del pensiero adorniano. A quest’esigenza poteva rispondere efficacemente questa “nuova” edizione Einaudi del 2012, se non fosse per almeno due pecche strutturali, che ne vanificano l’utilità . 1) La presente edizione è una versione antologica dimezzata dei due volumi pubblicati nel 1979. à vero che la nuova edizione è arricchita dalla Prefazione di Sergio Givone, la quale contribuisce a conferire valore a un’operazione editoriale che altrimenti risulterebbe insensata così come è strutturata. Tuttavia non si riesce di certo a compensare così la mancanza di circa la metà dei saggi contenuti nell’opera completa, e qui selezionati in base a criteri discutibili (come inserire nella presente raccolta un saggio da “Prismi”). 2) Altro lato negativo della presente edizione è la pubblicazione senza alcuna revisione della traduzione di De Angelis del 1979 (di cui si esalta comunque l’ottimo lavoro di traduttore negli anni ’70 e ’80). Questi fattori rendono a mio avviso la “nuova” edizione 2012 un’occasione perduta, giacché è solo una ristampa dimezzata della vecchia edizione 1979, nettamente migliore anche sotto il profilo della qualità della carta e di tutto il libro. Non si riesce davvero a capire perché Einaudi non abbia ristampato direttamente i due volumi del ’79, che presentavano l’opera completa e di cui è già proprietaria… 5 stelle all’opera di Adorno in sé (qui macellata), 1 stella all’operazione editoriale = 3 stelle.