Product Description
Price: 16,00€ - 15,20 €
(as of Sep 02, 2024 16:06:42 UTC – Details)
Aprile 1970. È tornato nella sua Firenze, il colonnello Bruno Arcieri, con tutta l’intenzione di restare e di cercarvi un po’ di pace. Con l’aiuto amorevole di Marie, la sua compagna francese, ha aperto una trattoria nel cuore medievale della città e vi ha impiegato la sgangherata umanità che l’aveva accolto e aiutato tempo prima, in una comune in periferia. Gli Spostati, sull’insegna nomen omen. Ma il suo sogno viene bruscamente infranto quando scopre che qualcuno ha devastato la cucina della trattoria alla vigilia dell’inaugurazione. Dietro l’enorme frigorifero rovesciato, un cadavere, e Max, il cuoco misterioso, scomparso senza lasciare traccia. Le prime indagini dei Carabinieri portano all’identificazione del morto: uno sbandato con dei trascorsi nelle file della Repubblica di Salò. Inizia così una faticosa ricerca, tra vecchie amicizie e conoscenze, in un intrico di personaggi che riemergono come ombre dagli anni bui del regime fascista. Un romanzo teso, dai contorni ambigui come i suoi protagonisti, con un Arcieri crepuscolare che, nonostante i suoi molteplici tentativi, non riesce a lasciarsi alle spalle i fantasmi del passato.
Editore : TEA; 2° edizione (11 ottobre 2022)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 272 pagine
ISBN-10 : 8850264712
ISBN-13 : 978-8850264711
Peso articolo : 300 g
Dimensioni : 21.6 x 2.2 x 14.1 cm
vecchia storia
sempre ottimo Gori
Persone, luoghi e incontri assumevano un nuovo significato. (Cit)
Anch’io, come il nostro bravo Arcieri, ho seguito tutta la narrazione, e la vicenda, con il cuore in subbuglio: ma a differenza di lui non ho capito proprio tutto! Ciò nonostante lo consiglio, e mi riprometto di rileggerlo più attentamente. Benché sia una trama auto-conclusa, i riferimenti al passato (quanto alla vita pericolosa del personaggio principale) non sempre li ritrovo nei miei ricordi, non avendo letto proprio tutta la serie, e forse proprio per questo ho avuto qualche difficoltà di lettura. Comunque, una volta di più, l’autore ci riporta a un tempo della nostra storia che va studiato, e non va dimenticato. Come quel ponte sull’Arno, e il confronto con una vita dove si può assaporare la pace…(Ora che vediamo in tv le fasi di una guerra del nostro tempo, non dimentichiamoci quando anche i nostri genitori ricordavano il tuono delle bombe… ) Anzi, no, alla fine , proprio all’ultimissima pagina, ho potuto , dovuto, mettere tutti i tasselli a posto, e comprenderne il senso, e l’insegnamento.Mi ha anche fatto piacere la comparsa a un certo punto del commissario Bordelli di Vichi: i due personaggi a volte si incontrano, grazie ai due autori! (Aggiungo, da lettrice di Fabrizio Silei, che ho letto con interesse nella post-fazione âIn ordine sparsoâ, la citazione dei due personaggi di quellâautore, farò attenzione alla prossima lettura dell’ultimo romanzo!)Consigliato, anzi, consigliati!
Un po’ fiacco ..
Narrazione lenta, troppo infarcita di ricordi non sempre pertinenti, che sembrano messi lì per aumentare il numero delle pagine, ma tolgono ritmo al racconto. Anche i personaggi sono un po’ scialbi. Il romanzo ( peraltro sempre scritto con maestria) si riscatta nel finale, ma non basta a farne un bel libro come altri della serie
Libro appassionamte
Bello ma da leggere dopoI precedenti della serie
Bello
Come tutti i suoi libri anche questo mi è piaciuto. Attendo il prossimo.
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Le storie di Firenze
Leonardo Gori scrive molto bene chiaro e scorrevole. Le storie sono ambientate a Firenze ,la mia città , e quindi è un motivo in più per leggere i suoi ð.
Storia affascinante
Sempre un gran piacere leggere i libri di questo autore. Storie molto affascinanti…descritte in modo minuzioso che sembra stare li con il protagonista.