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Per un quarto di secolo (1929-1953) Iosif Stalin è stato il padrone assoluto dell’Unione Sovietica. Dall’ufficio al Cremlino, o dalle dacie fuori Mosca dove spesso risiedeva, il dittatore gestiva con pugno di ferro ogni aspetto della vita sociale, sulla base di un’interpretazione estremistica e ultrasemplificata del marxismo. Ossessionato dall’idea di “nemici interni” pronti a tradirlo, Stalin instaurò un regime di terrore che non permise mai a nessuno dei suoi sudditi di sentirsi al sicuro. Si calcola che ben 60 milioni di persone incolpevoli abbiano subito i tragici effetti della discriminazione e repressione, fino alla pena capitale. Eppure, oggi in Russia sembra rifiorire il mito di Stalin quale figura storicamente “necessaria”, che ha avuto quantomeno il merito di trasformare un paese arretrato in una superpotenza industriale in grado di affrontare e sconfiggere Hitler. Oleg Chlevnjuk, considerato il maggior esperto mondiale di Stalin e del suo tempo, si oppone a tale tendenza “giustificazionista” sfatando vari miti sul despota sovietico, da quelli celebrativi che lo dipingono come “amministratore eccelso”, “stratega militare lungimirante”, “vittima di ambiziosi e avidi collaboratori” agli altri, opposti, che lo vorrebbero “traditore del lascito di Lenin”, o addirittura, e unicamente, “belva assetata di sangue” e “criminale sadico e paranoico”.
Editore : Mondadori (9 maggio 2017)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 467 pagine
ISBN-10 : 8804676663
ISBN-13 : 978-8804676669
Peso articolo : 590 g
Dimensioni : 16.3 x 3.4 x 22.8 cm
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Magnifica biografia.
Direttore di ricerca presso lâArchivio di Stato della Federazione Russa, lâautore delinea un quadro storico biografico di una delle figure più rappresentative â nel bene come nel male â del XX secolo: Ioseb DžugaÅ¡vili, meglio conosciuto come Stalin. Di fatto egli è considerato il maggior esperto mondiale del dittatore e il contenuto ne conferma pienamente i meriti.Il libro infatti racconta con assoluta dovizia di particolari, frutto della consistente ricerca negli Archivi di Stato di documenti ufficiali, corrispondenze private ed interviste, lâascesa al potere del dittatore sino al controllo totale di ogni aspetto sociale, politico, economico e religioso una volta successo a Lenin. Ne emerge una figura indubbiamente molto intelligente, scaltra, desiderosa di detenere il potere assoluto sulla massa, sui funzionari governativi, sullâapparato militare e, in generale, sulle coscienze di ogni individuo fino ad averne una visione a tratti paranoica, ossessiva ed impulsiva.Il terrore ed il senso di oppressione divennero gli strumenti prediletti per esercitare il controllo tanto desiderato, talvolta allentando la tensione verso il popolo o la casta elitaria facente parte del Politburo con qualche riforma agevolatrice, ma puntualmente reindirizzando attraverso uccisioni, deportazioni, arresti, confische, pubbliche umiliazioni, false colpe ed incriminazioni, il corretto comportamento da seguire di fronte ad un leader che esigeva lâassoluta fedeltà e la cieca obbedienza.Nessuno era al sicuro sotto la dittatura stalinista, né i più alti funzionari facenti parte della stretta cerchia che ebbero la fortuna â ma anche la sventura – di conoscere e frequentare il giovane compagno Koba durante la lotta contro il governo zarista e la presa del potere comunista, né tanto meno i singoli cittadini di qualsiasi estrazione sociale o persino i parenti più stretti. Il risultato delle riforme, delle scelte dettate dalla paranoia e dalla costante diffidenza verso chiunque gli stesse attorno, trasformarono la Russia in un paese cui era certamente più facile trovare la morte che ottenere fama, potere e ricchezza. Il controllo statale rigido, incentrato sulla paura e sulla volontà di creare una potenza mondiale bellica ed industriale in tempi relativamente brevi, fece di Stalin una figura altamente incurante delle problematiche della società , della povertà dilagante, della perdita dei diritti e delle sofferenze patite dalla popolazione.Stalin amava essere adulato ma al contempo detestava soffermarsi o visitare i numerosi villaggi distribuiti lungo lo sterminato territorio russo. Odiava strenuamente la classe contadina, ma in generale tutti coloro che, a suo modo di vedere, col proprio individualismo mettevano a repentaglio lo sviluppo economico del paese. Al di là della cifra abnorme sui morti durante il periodo della dittatura â oltre venti milioni secondo alcune statistiche â non vi è dubbio che il supremo leader abbia ottenuto talmente tanta adulazione da divenire, grazie alla continua propaganda ed allâalone di mistero che circondava la sua figura mal disposta a farsi vedere tra la folla, una sorta di divinità alla quale rivolgersi per ogni singolo o banale problema quotidiano.Tenere il pugno di ferro, tuttavia, generò un senso di paura e smarrimento tanto che, persino quando un ictus lo colse quellâ1° marzo del 1953, nessuno, né le guardie del corpo né tanto meno i suoi funzionari più fidati (in quel momento) se la sentirono di intervenire prima di svariate ore e dopo estenuanti riunioni di partito, chiamando i soccorsi solo quando al dittatore restavano pochi, agonizzanti momenti di vita. Probabilmente mai verrà risolto il caso riguardante il ritardo volontario dei soccorsi frutto del complotto ordito dai suoi ministri.Per cogliere tutte le vicende politiche e personali di Stalin, dalla sua giovinezza passando per la presa del potere, la dittatura, gli anni del Grande Terrore, il rapporto con i suoi funzionari, alleati e famigliari, le numerose riforme, il comportamento durante la guerra e la restaurazione della pace, il libro di Oleg V. Chlevnjuk risulta probabilmente il più completo sul quale fare affidamento, sia per lâassoluto rigore metodologico attuato durante la ricerca, sia per la capacità di saper comunicare al lettore le infinite sfaccettature di una personalità tanto complessa quanto tra le più crudeli del secolo appena trascorso.
notevole
Da uno dei più grandi studiosi del dittatore russo uno studio attento e minuzioso della personalità del georgiano e della sua inarrestabile ascesa ai vertici dell URSS.Un testo godibile, mai banale che si basa sulla narrazione alternata dell ultima notte di Stalin e di tutte le fasi della sua vita.Dettagliato e preciso. Se un appunto si vuole fare è forse quello di poter dedicare più spazio all analisi del contesto politico economico dell URSS post 1917 e fino alla prima guerra mondiale
Lettura scorrevole
Consigliato
dettagliato e ben scritto : si segue veramente bene !!
Ho letto varie altre biografie di Stalin e del suo periodo. Questa mi sembra dettagliata e scritta in maniera scorrevole. Molti episodi che non conoscevo, all’interno di un percorso che ne ricostruisce la vita, le vicissitudini , gli inizi, il periodo di prigionia ecc. e in generale le lotte.Ne emergono i caratteri portanti dei personaggi, le loro ansie, le loro durezze ecc. Molto bene. Dispiace finirlo.
Opera imponente
Opera imponente, ben scritta e molto scorrevole. Offre un quadro chiaro e completo di uno dei personaggi più controversi del secolo scorso.Sicuramente da leggere per comprendere la storia sovietica.
Più stalinismo che Stalin
Più che una biografia di Stalin un’opera sullo stalinismo, un affresco storico dettagliato e puntuale, una messe di informazioni che a tratti annoiano all’interno di una narrazione fluida. Eppure la figura di Stalin sembra restare sullo sfondo, quasi in tralice, come sommersa dai dati e dai fatti. Non conoscerò meglio Stalin dopo questa lettura, ma certo meglio le sue azioni e il contesto storico.
Una reale biografia
La biografia proposta presenta molti pregi: la lettura è scorrevole, si basa su una ricostruzione storica documentata, non appare faziosa, restituisce al lettore una immagine molto realistica del dittatore russo, mettendo in luce tutti gli aspetti della sua personalità e del contesto storico in cui è vissuto. Lo scrittore non è però un analista da laboratorio: al rigore scientifico si accompagna ad una vibrante carica umana e ci accompagna a guardare da vicino lo sterminio perpretrato e lo sterminato dolore patito da milioni di persone innocenti. Libro da leggere.
Biografia di un dittatore
Libro impostato su due piani: gli ultimi giorni di Stalin e la biografia del dittatore che dal 1929 al 1953 è stato il padrone assoluto dell’Unione Sovietica. Interessante da leggere mai noioso e soprattutto conoscendo la storia ci si augura che la Russia dei nostri giorni non ripeta gli errori commessi nel secolo scorso.