Sign In

Blog

Latest News
Riapre l’ambasciata italiana a Kiev, l’ambasciatore Zazo: siamo vicini al popolo ucraino, è un momento di speranza

Riapre l’ambasciata italiana a Kiev, l’ambasciatore Zazo: siamo vicini al popolo ucraino, è un momento di speranza

[ad_1]

«La riapertura della nostra ambasciata a Kiev rappresenta per noi un momento emozionante e di speranza a oltre cinquanta giorni di distanza dall’inizio del conflitto. Come evidenziato dal ministro degli Esteri Di Maio, la riapertura della nostra sede è un gesto simbolico ma che queste autorità apprezzano molto. Oggi ci sentiamo ancora più vicini al governo e al popolo ucraino e continueremo ad assistere al meglio i nostri connazionali». L’ambasciatore italiano in Ucraina, Pier Francesco Zazo, ha spiegato così il senso della scelta diplomatica, dopo il rientro a Kiev.

L’Italia ha riaperto la sua ambasciata a Kiev e «lunedì sarà pienamente operativa», aveva spiegato nella serata di venerdì 15 aprile il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: «L’ambasciatore Zazo è appena rientrato a Kiev da Leopoli, dopo un viaggio di 10 ore. Il ritorno del diplomatico italiano era atteso subito dopo Pasqua, ma l’ambasciatore “è già operativo e dalla prossima settimana sarà al lavoro con le istituzioni ucraine per la diplomazia e per arrivare almeno a un cessate il fuoco», ha aggiunto Di Maio, ricordando che l’ambasciata italiana era stata «tra le ultime a lasciare la capitale ucraina ed è ora tra le prime a tornarci». In un videocollegamento dall’Unità di crisi, il titolare della Farnesina ha poi ringraziato Zazo e il suo staff «per il coraggio e la dedizione», anche nel lavoro svolto a Leopoli in queste settimane: «C’erano 2000 italiani da evacuare, ne sono rimasti 139». Il ritorno a Kiev «è il simbolo dell’Italia che crede nel dialogo», ha insistito il ministro, spiegando che riaprire l’ambasciata significa «essere vicini alle autorità ucraine ma anche perseguire la strada della giustizia per i tanti civili uccisi».

Nei prossimi giorni Zazo sarà in visita proprio in quelle aree attorno alla capitale dove la ritirata dei russi ha fatto emergere violenze, morte e orrori di ogni genere. «Le atrocità sono sotto gli occhi di tutti. Ci sono civili e bambini uccisi, uno scenario apocalittico». 

[ad_2]

LEGGI TUTTO

, 2022-04-16 12:38:59 ,
www.lastampa.it

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *