Dal Cremlino la definiscono una «esercitazione delle forze di deterrenza strategica», una simulazione di una risposta «a un attacco nucleare massiccio». Ad assistere, personalmente, il presidente russo Vladimir Putin. E sotto gli occhi del mondo intero, America in testa.
«Le esercitazioni della forza di deterrenza strategica hanno interessato unità di terra, maria e cielo», ha precisato il Cremlino in un comunicato in cui si spiega che sono stati lanciati oggi missili balistici e da crociera. Un missile balistico intercontinentale Yars è stato lanciato dal sito di Kura, nella Penisola della Kamchatka, al cosmodromo di Plesetsk. Un missile balistico Sineva è stato lanciato dal Mare di Barents. Sono stati poi lanciato missili da crociera dai bombardieri Tu-95MS. «L’esercitazione è servita per verificare il livello di prontezza dei militari e delle strutture di comando e controllo. Gli obiettivi prefissati sono stati completati con successo». I missili hanno raggiunto i loro obiettivi, ha rivendicato il Cremlino.
L’esercitazione è stata preannunciata agli Stati Uniti. Lo ha affermato il Pentagono sottolineando che si tratta di un’esercitazione di routine. «La Russia sta rispettando i suoi obblighi di controllo degli armamenti e i suoi impegni di trasparenza per effettuare queste notifiche», ha detto il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, in una conferenza stampa. Ma la tensione sale.