Scrive al Papa, incontra Jimmy Carter, fa crescere un’anguria: la storia di Laura e il viaggio per realizzare i 60 desideri del padre deceduto
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Far crescere un’anguria, attraversare un fiume a nuovo, visitare l’Europa. E poi parlare con il presidente americano Jimmy Carter e avere una corrispondenza con il Papa. Semplici o complessi, sono sogni. Quelli che si è appuntato su un taccuino Mick Carney nel 1978, che non poteva immaginare che un incidente stradale lo portasse via alla sua famiglia a 54 anni. Tredici anni dopo è stata la figlia Laura a ritrovare quegli appunti scritti fitti su un taccuino a ganci: con stupore ha letto tutta la lista del padre e ha deciso di realizzare tutti i suoi sessanta sogni. Tranne uno, quello in cima alla lista: «Essere un bravo papà». Ci aveva già pensato lui.

Mick era un venditore della Pennsylvania. Nel 2003 è stato investito e ucciso a Limerick da un diciassettenne, che ha ignorato il semaforo rosso perché stava guardando il telefono. La figlia Laura, allora venticinquenne, ha iniziato a battersi per i morti della strada, finché un giorno il fratello David non le ha mostrato qualcosa che le ha fatto cambiare i piani.
Dopo un trasloco, tra vecchi scatoloni, trovano la «lista del papà», di cui nessuno in famiglia aveva mai sentito parlare. Sono tre fogli bianchi spiegazzati, con scritto a mano sessanta desideri, espressi nell’anno in cui Laura nacque. «Guardai mio marito — ha raccontato la donna al Washington Post — e senza dirci una parola entrambi abbiamo pensato la stessa cosa: quella lista dovevo completarla io».
Assistere a una finale di baseball, buttarsi con il paracadute, visitare Parigi, guidare una Corvette. A piccoli passi Laura ha iniziato un vero e proprio viaggio dei desideri, che è durato cinque anni. Qualche volta accompagnato dal marito, altre volte dal fratello o dalla mamma, ha realizzato per il padre tutta la sua lunga lista di sogni. L’ultimo il 27 dicembre: incidere cinque canzoni, brani che suo padre amava. «E proprio così.. – ha annunciato su Facebook –, la lista di mio padre è finita».

Negli anni Laura si è raccontata sui social. Ha pubblicato le foto dei desideri “compleatati”, si è fatta aiutare dai follower e sostenere. Ora quella lista e la storia di lei e suo padre diventerà un libro, che uscirà il prossimo luglio. «Mio padre credeva che la vita è fatta di piccole cose»
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, 2023-01-24 12:35:05 ,
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