Stangata su Apple: dovrà accettare ogni tipo di pagamento per le app, anche fuori dal suo store
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Apple dovrà consentire agli sviluppatori di fornire agli utenti link esterni all’App Store per i pagamenti, evitando così di pagare le commissioni dovute (tra il 15% e il 30%). E’ questa una delle decisioni prese dalla giudice Yvonne Gonzalez Rogers al termine del processo che ha visto di fronte Apple ed Epic Games. Per il colosso informatico è un danno enorme: dallo store incassa circa 20 miliardi di dollari l’anno con margini di profitto pari al 75%.
Apple era stata accusata da Epic Games, produttore del popolare videogioco Fortnite, di gestire un “monopolio illegale” con il suo App Store. Secondo Epic Games, con lo Store installato su iPhone e iPad, che è l’unico mezzo per poter scaricare app su questi dispositivi, «Apple impone restrizioni irragionevoli e illegali» per monopolizzare il mercato delle app, impedendo agli sviluppatori di software di raggiungere più dispositivi possibili, a meno che non passino attraverso un unico negozio, controllato appunto da Apple. Su altri 9 punti, la giudice ha invece dato ragione ad Apple.
La giudice ha detto di «non poter concludere che Apple sia un monopolista secondo le leggi antitrust federali e statali» e che «il successo non è illegale», riconoscendo però che Apple è colpevole «di condotta anticoncorrenziale» secondo le leggi della California, dove si è tenuto il processo.
Apple, ha scritto Rogers nella sua sentenza, «soffoca illegalmente la scelta dei consumatori». L’attuale sistema messo in pratica da Apple proibisce agli sviluppatori di fornire opzioni alternative per il pagamento al di fuori dell’App Store. Epic aveva chiesto maggiori cambiamenti alla policy di Apple, ma la giudice ha bocciato le sue richieste e le ha ordinato di pagare una multa per aver violato il suo contratto con Apple. Entrambe le società potranno presentare appello.
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, 2021-09-10 18:23:30 ,