l’esperienza
Mezzogiorno, 28 gennaio 2022 – 18:12
La felice esperienza nata dall’intuizione di Massimo Antonelli, ex cestista di professione, ripresa dal regista Mohamed Kenawi e rimbalzata sulla rete all news in lingua araba
di Carmelo Prestisimone
«Il basket per me è una benedizione», dicono all’unisono John e Kobe, due 16enni nigeriani dopo il film “Tam Tam – The Dream Team” (trasmesso a marzo sul Doc Channel della tv), proiettato in anteprima al cineteatro di Sant’Aniello: da progetto sociale a pellicola. Stamattina la proiezione in anteprima. La location è nota: Castel Volturno, nel Casertano, un luogo di formidabili potenzialità che conta la più alta percentuale in Italia di immigrati africani.
L’intuizione del regista
Qui il regista Mohamed Kenawi ha deciso di raccontare per Al Jazeera, il più diffuso canale satellitare all news in lingua araba (ma anche inglese) e network che riprenderà il campionato del mondo di calcio in Qatar, l’idea straordinaria di Massimo Antonelli, ex cestista professionista anni ‘70 e ‘80. «Ho voluto raccontare la storia – ha detto Kenawi – sottolineando il carattere multietnico del luogo e per questo la sua unicità. Poi il progetto visionario ricco di utopia e sogno, la storia avvincente che ha visto la squadra e i suoi coach lottare contro difficoltà apparentemente insormontabili. Lascio spazio anche nella trama alle interpretazioni del pubblico che assisterà alla visione».
Il percorso a Castel Volturno
Il percorso innescato da Antonelli è stato tortuoso ed entusiasmante allo stesso tempo. La querelle con la Federbasket per rientrare nei campionati giovanili è infinita. L’idea è partita 6 anni fa su di un campo sgarrupato in riva al mare e non lontano dal centro tecnico dove si allena il Napoli. Ragazzi e ragazze esuberanti ma senza alcun tipo di comprensione della disciplina sportiva e quindi anche di coordinazione motoria lanciati su un playground in selciato del litorale domitio al caldo o al gelo, tra estate e inverno. Poi la passione infinita di istruttori, educatori ed anche cronisti riusciti a trasferire la filosofia del giving back ovvero ringraziare operando e aiutando gli ultimi per i riconoscimenti ricevuti dal territorio. «Il film è stata una sorpresa ed è un’emozione incredibile condividerne i contenuti con i miei ragazzi – ha detto Antonelli -. Ho apprezzato molto la sobrietà e la discrezione della troupe di narrare la vita autentica, anche non facile in certi momenti, di questi ragazzi senza stravolgere il nostro programma sportivo, che orgoglio!».
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28 gennaio 2022 | 18:12
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