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Ucraina-Russia: le news sulla guerra di oggi 12 ottobre

Ucraina-Russia: le news sulla guerra di oggi 12 ottobre

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È il 231° giorno della guerra in Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha dichiarato che la Russia è pronta a considerare un’eventuale proposta di incontro tra Putin e Biden al G20 in Indonesia, ma ad oggi – ha aggiunto – non vi è stata alcuna proposta seria da parte Usa. Il presidente americano, invece, in un’intervista alla Cnn ha definito lo zar una persona «razionale» che però «ha sbagliato i suoi calcoli in modo significativo». Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che teme un’altra escalation, al G7 ha ammonito che non può esserci un dialogo con Putin. Anche i leader hanno condannato «gli attacchi indiscriminati sulla gente civile innocente» che «costituiscono crimini di guerra. Ne chiederemo conto al presidente Putin e ai responsabili». La nota finale del G7 ha confermato la compattezza del fronte occidentale al fianco del Paese invaso, «finché sarà necessario». Condanna a cui si è aggiunta la promessa degli Usa di nuove armi a Kiev, mentre la Germania ha consegnato il primo dei quattro sistemi di difesa aerea promessi.

Sul nucleare, «se anche i russi decidessero di mettere in atto un attacco tattico gli ucraini non si fermeranno», ha assicurato l’ambasciatore d’Italia a Kiev, Pierfrancesco Zazo, a Porta a Porta riferendo di colloqui con vertici militari ucraini. «Gli ucraini si sentono vincenti – ha sottolineato –, sono cautamente ottimisti e sono convinti di poter prevalere dal punto di vista militare e considerano remota al momenti la possibilità che Putin possa utilizzare l’arma atomica tattica. Non considerano questo rischio al momento, ma non lo escludono. Ritengono che Putin vuole adottare in questa fase una strategia basata sulla paura per indurre i paesi occidentali a ridurre gli aiuti militari e scoraggiare gli ucraini».

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Aggiornamenti ora per ora
00.27 – Ambasciatore Zazo: “In caso attacco nucleare ucraini non si fermano”
«Se anche i russi decidessero di mettere in atto un attacco nucleare tattico gli ucraini non si fermeranno». Lo ha detto l’ambasciatore d’Italia a Kiev, Pierfrancesco Zazo, a Porta a Porta riferendo di colloqui con vertici militari ucraini. «Gli ucraini si sentono vincenti, sono cautamente ottimisti e sono convinti di poter prevalere dal punto di vista militare e considerano remota al momenti la possibilità che Putin possa utilizzare l’arma atomica tattica. Non considerano questo rischio al momento, ma non lo escludono. Ritengono che Putin vuole adottare in questa fase una strategia basata sulla paura per indurre i paesi occidentali a ridurre gli aiuti militari e scoraggiare gli ucraini».

00.18 – Ambasciatore Zazo: “Ucraini compatti a sostegno Zelensky”
In Ucraina «vedo un fronte compatto a sostegno di Zelensky. Si sentono vincenti, sono cautamente ottimisti e sentono di poter prevalere dal punto di vista militare e considerano remota la possibilità che Putin possa utilizzare l’arma atomica tattica. Ritengono che Putin voglia adottare in questa fase una strategia basata sulla paura per scoraggiare gli ucraini». Lo ha detto l’ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo, a Porta a Porta su Rai 1. 

23.59 – Usa temono cyberattacchi, “potrebbero essere la vendetta di Putin”
Sale la preoccupazione negli Stati Uniti per cyberattacchi russi. Il timore è infatti che Vladimir Putin possa cercare la sua “vendetta” tramite attacchi hacker. Lo riporta Cnn, ricordando come nelle ultime ore proprio hacker russi hanno attaccato i siti dei maggiori aeroporti americani.

23.58 – L‘ambasciatore italiano in Ucraina: “Attacco a Kiev atto di rappresaglia”
«L’attacco missilistico su Kiev da parte dei russi è stato un vero shock. Negli ultimi mesi la vita nella capitale ucraina era tornata a una vita più o meno normale. È stato un brusco risveglio alla realtà». Queste le parole dell’ambasciatore italiano in Ucraina, Pierfrancesco Zazo, intervenendo alla puntata di stasera, su Raiuno, di Porta a Porta. «Certamente un atto di rappresaglia all’azione ucraina del bombardamento del ponte di Kerch – ha aggiunto –. Ma nessuno si aspettava che i russi attaccassero Kiev che da sempre è considerata la capitale spirituale e religiosa del mondo russo».

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A CURA DELLA REDAZIONE , 2022-10-12 00:05:35 ,
www.lastampa.it

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